Francesco Cascio è Presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana, ed in tale veste ha consegnato -nella giornata di ieri- ai magistrati che conducono l'inchiesta sulla gestione del denaro di tutti, a Palazzo dei Normanni, voluminosi dossier. Si è fatto accompagnare per l'occasione dal Segretario Generale dell'Ars, il più pagato fra i segretari dei consigli regionali d'Italia.
Il Dr. Tomaselli, a che si trovava a Palazzo di Giustizia, è stato sentito come testimone nel processo Acierno, ex deputato regionale che approfittando delle disposizioni di legge secondo cui a gestire i fondi dei gruppi parlamentare non esiste obbligo di rendicontazione ne aveva approfittato per compiere alcuni "affari suoi".
Ma torniamo a Francesco Cascio che annualmente, dal suo alto incarico, gestisce 160/170 milioni di euro. Il Presidente in queste ore è dedito a sminuire il ruolo di paperone seduto su una montagna di soldi ed infatti fa presente subito: "ebbene, 60 milioni servono per pagare la pensione (vitalizio) agli ex parlamentari ed ai dipendenti".
Poi riferendosi al suo gruppo parlamentare, il Pdl, dice che percepisce €. 855 mila annue per consentire ai deputati aderenti di fare politica, ossia €. 3.750 al mese. In pratica, ci pare di capire, l'indennità non serve per fare politica !!
Francesco Cascio chiarisce ancora ai giornalisti: "Io so, conosco, l'importo che viene assegnato a ciascun gruppo parlamentare, però non so cosa essi facciano dei soldi". Prosegue: "Posso dirvi che dalla prossima legislatura i bilanci dei gruppi parlamentari saranno certificati e verranno ad essere resi trasparenti per i cittadini". Dal prossimo anno, però.
Assicura Francesco Cascio: "Il Consiglio di Presidenza dell'Ars si propone di effettuare tagli immediati ai trasferimenti in favore dei gruppi, pari a €. 4,1 milioni". Ossia nulla su uno stanziamento di €. 170 milioni di oggi.
Alla domanda dei giornalisti se nella veste di Presidente del più costoso Parlamento del mondo abbia da farsi dei "mea culpa" in merito ai fondi assegnati ai "gruppi", Francesco Cascio risponde "Assolutamente no ! Le spese sono sempre state oculate". Nessuno dei siciliani infatti ne dubita.
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