La spesa pubblica per gli investimenti in Italia è precipitata fino a scendere sotto i livelli di 60 anni fa.
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Nello stesso periodo, la spesa pubblica destinata agli investimenti è passata dal 3,8% del Pil al 3,5%, dopo aver raggiunto nel 1990 il 5,3%. «La quota destinata agli investimenti è stata penalizzata a favore delle spese correnti», in particolare per le pensioni e per i consumi pubblici nella spesa sanitaria e i servizi generali.
Se non si investe non si crea ricchezza e non si creano posti di lavoro.
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