Il punto di vista di Giannelli sul Corriere della Sera di oggi. |
Da oltre tre mesi assistiamo all’assurdo conflitto armato tra Russia e Ucraina. Due paesi segnati dalla civiltà europea.
In Occidente la guerra è vista -è presentata- come l’attacco tra il cattivo Putin ed il buon Zelensky. In effetti l’attacco russo è da considerare una deprecabile invasione dello stato ucraino. E' indubbio che sia giusto solidarizzare con la popolazione ucraina che soffre e muore in questa pazza guerra cui non avremmo pensato di assistere ai nostri tempi, nel terzo millennio.
Papa Francesco ha -da parte sua- condannato la guerra in sé, attraverso parole dure ed inequivocabili.
La narrazione degli eventi attraverso i media è, generalmente, osservata in Occidente da un solo punto di vista.
Si dimentica di rievocare le vere e lontane origini del conflitto. Da una parte si evidenziano le caratteristiche indubitabilmente oligarchiche dello Stato russo, le elezioni di Putin con un popolo sotto pressione e l’eliminazione dei dissidenti interni. Tutte cose vere.
D’altra parte, se osserviamo l’Ucraina di Zelensky, non sarebbe cosa impossibile cogliere caratteristiche più o meno analoghe: repressione di dissidenti, oligarchi al potere, elezione del Presidente con sostegni finanziari da parte americana e occidentale.
E' giusto solidarizzare con un paese invaso e che si vorrebbe sostanzialmente colonizzare. E' pure giusto tuttavia capire la Storia secolare Russia-Ucraina intrecciata e divenuta di non facile e consensuale separazione. Proveremo a ricostruire un poco di Storia (Segue).
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