1923 – Putsch di Monaco: Adolf Hitler guida il partito nazista in un tentativo fallito di rovesciare il governo tedesco.
L'obiettivo era di prendere il potere a Monaco, in Baviera. Circa duemila nazisti marciarono verso la loggia della Feldherrnhalle, nel centro della città, è furono affrontati da un cordone di polizia. Nello scontro 16 membri del partito nazista e quattro agenti di polizia persero la vita. Lo stesso Hitler rimase ferito e fu portato in salvo nelle campagne. Dopo due giorni, venne arrestato e accusato di tradimento.
Con quell'iniziativa Hitler balzo" all’attenzione della nazione tedesca ed i titoli in prima pagina sui giornali gli suscitatono proprio quell'attenzione che egli cercava. Hitler fu riconosciuto colpevole di tradimento e condannato a cinque anni nella prigione di Landsberg, dove ebbe modo di scrivere il Mein Kampf , saggio politico con cui esponeva il programma e la visione della società da realizzare. Il 20 dicembre 1924, dopo aver scontato solo nove mesi in carcere, fu rilasciato ed imposto' la conquista del potere per vie e mezzi legali nel lungo termine e affinando la propaganda nazista. Propaganda così concepita "...non ha il compito di individuare verità oggettive, quando queste favoriscono il nemico, e poi offrirle alle masse con onestà accademica; il suo compito è di servire il nostro obiettivo, sempre e comunque, senza esitazioni".
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Cosa si proponeva di fare Hitler quel 8 Novembre 1923? Imitare quanto in Italia Benito Mussolini aveva compiuto con la cosiddetta "Marcia su Roma" il 28 Ottobre 1922. A Mussolini gli andò bene perché ci fu in qualche modo l'avallo della monarchia dei Savoia, mentre nel 1923 in Germania Hitler non trovò sostegni nei vertici della Repubblica di Weimar. Comunque egli con la sua iniziativa contava di muoversi, nella prima fase, nel solo land della Baviera.
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