La Sicilia
E' saltato il fitto del ramo d'azienda dell'ex Ato Palermo 2 alla società
di scopo "Belice impiantì Sri", unica soluzione individuata da tutte
le parti in campo, per salvare i dipendenti della fallita Alto Belice ambiente.
Ben undici comuni, dei 17 che facevano parte dell'ex Ato, hanno deciso di non
trasmettere l'elenco nominativo dei dipendenti, come richiesto dalla curatela.
Ai primi otto, Bisacquino, Campofiorito, Frizzi, Palazzo Adriano, Giuliana,
Camporeale. Chiusa Sclafani e Contessa Entellina, si sono aggiunti anche
Corleone, San Cipirello e Roccamena. L'ampliarsi del fronte del "no"
ha indotto la curatela a sospendere le procedure per il fitto e a valutare un
nuovo passaggio con i sindacati. Per uscire dall'impasse, che ha gettato nello
sconforto i lavoratori, anche quelli dei comuni che hanno adempito alle
richieste dal curatore Cristina Bonomonte, il commissario Giuseppe Taverna ha
convocato un incontro per oggi pomeriggio. Vi prenderanno parte i sindaci, i
sindacati, la curatela e la Srr. L'awio della cessione, da cui dipende il
ritomo al lavoro degli ex dipendenti Ato, fermi da oltre due mesi, sarebbe
dovuta awenire entro il 20 aprile. Sabato scorso, però, durante un incontro
presso la sede della Srr, a Monreale, presidiato dai Carabinieri e dalla Digos,
gli ultimi tré comuni hanno palesato la loro defezione. La curatela ha deciso
di sospendere l'iter, ma di non avviare le procedure di licenziamento per i
dipendenti di cui non è stato trasmesso il nome, prima di avere incontrato i
sindacati. Si dovrà capire anche che cosa accadrà ai lavoratori dei comuni che
hanno comunicato l'elenco nominativo, cioè se i sindacati daranno il via libera
al transito almeno per loro, A Monreale si concentra il nucleo più numeroso di
ex dipendenti, 69 operatori e 7 amministrativi, di cui già l'amministrazione
comunale ha avanzato richiesta alla curatela. Al momento, gli ex dipendenti Ato
non percepiscono nemmeno ammortizzatori sociali, poiché si trovano in
quiescenza. Il licenziamento ne avrebbe impedito il transito futuro in
qualsiasi altra società chiamata a gestire il servizio rifiuti, II rifiuto dei
primi otto comuni, appartenenti alla cosiddetta fascia "Â", a trasmettere l'elenco era stato motivato da un profilo di illegittimità rilevato
nella scelta nominativa, cioè l'obbligo di indicare un lavoratore piuttosto che
un altro. I primi cittadini hanno addirittura dato mandato all'avvocato
amministrativista Giuseppe Ribaudo.
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