Leggere come fatto positivo l’atto di forza imposto da Matteo Renzi,
ossia l’esigere la fiducia sulla legge elettorale, è segno di mancata
conoscenza delle regole della democrazia.
Nei sistemi democratici di tutto il mondo scrivere le “regole” di
funzionamento del sistema non competono all’esecutivo, al governo, bensì al
Parlamento.
Inoltre le “regole” di funzionamento del sistema non si scrivono a cura
della maggioranza parlamentare, ma col concorso di tutte le correnti culturali
presenti nelle Assemblee. Le minoranze se non vengono assecondate nel grande
disegno generale, devono d-e-v-o-n-o essere accontentate negli accorgimenti secondari.
Le istituzioni non appartengono alla maggioranza, in esse devono potersi
riconoscere tutti.
Renzi ?
Fa bene a voler modificare il paese. Se lo fa con disprezzo di chi la
pensa diversamente è chiaro che sta perseguendo un disegno tutto suo. Questo non
è democratico.
Se la maggioranza desidera vincere le elezioni, senza vincerle perché non
raggiunge il 51% dei consensi deve consentire alle minoranze di provare a
vincerle loro, consentendo il premio di maggioranza non solo ad una lista ma
alle alleanze di liste. Questa è democrazia; l’atto di forza renziano non
sappiamo come definirlo.
Certo Renzi, fa il Renzi perché di fronte ha … pochezze, gli scarti della
seconda repubblica.
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