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sabato 3 ottobre 2020

Motivi per riflettere. Noi gente del XXI secolo

Fatti e detti vari

Donald Trump è ricoverato, è in high spirits come dicevano di Boris Johnson, è protagonista del più pazzesco contrappasso del pazzesco 2020. Ma ancora ieri sera c’era chi non ci credeva, al negazionista in capo col Covid. Maria Leura Rodotà, giornalista

Carlo Cottarelli, economista

Basta polemiche. La salute e l'economia non sono contrapposte: se la pandemia è fuori controllo, non può esserci ripresa. Misure semplici (mascherine, distanziamento, pulizia) fanno bene alla salute e aiutano l'economia. Chiaro?

Milena Gabanelli, giornalista, autrice televisiva e conduttrice televisiva

I contagi di Covid-19 sono tornati a salire vertiginosamente. Ecco perché è importante continuare ad osservare i comportamenti corretti, come indossare la mascherina.

Pier Paolo Baretta, sottosegretario all'economia

Una giornata che attendavamo da anni. Venezia è protetta. Il Mose funziona. Finalmente è un fatto realee. Ci sono voluti anni, ma la volontà di difendere la città e la laguna dagli eccessi di marea è stata più forte dei ritardi, degli errori, degli scandali.

Riccardo Ruggieri, giornalista

Come cattolico quando il Papa (intendo Francesco) parla di temi legati alla fede e al Vangelo lo ascolto e lo seguo con totale devozione, sono, mi considero, un cattolico non adulto. Quando, come in questo caso, si parla di immobili e di quattrini sottratti all’Obolo, siamo nella baraggia del vivere comune, qua la fede non c’entra, semmai è parte lesa, quindi se ne può parlare con laica serenità. In questi casi, il Vaticano assume le vesti organizzative di una multinazionale, quindi, nella mia visione operativa della vita, Papa Bergoglio è costretto a fare il President and Chief Executive Officier (CEO). Anche se si capisce che non lo fa volentieri, forse non ci è neppure portato.

Annalisa Chirico, giornalista, scrittrice

"Sarebbe il momento di raccogliersi attorno al tavolo con persone esperte, allontanando i professorini, e chiedersi il perché di questa lenta burocrazia che non garantisce una giustizia giusta”, Franco Coppi

“Il primo grosso problema della giustizia è la durata dei processi. Il quadro è sconfortante: pensate che lunedì porterò in aula un caso del 2003”, l’avvocato e professore Franco Coppi

"Il sistema processuale, fatto di tre gradi di giudizio, rallenta la burocrazia italiana. È un sistema ipergarantista e ci sono aspetti positivi, ma è una scelta che si paga in termini di tempo”, l’ex procuratore della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone.

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