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lunedì 5 ottobre 2020

Un Paese responsabile? A leggere le cronache giornaliere "a volte si e a volte no".

Coronavirus e tutela della salute pubblica, Vittone: "È un dovere morale"

Gaetano Vittone, docente universitario catanese di Filosofia e

 Bioetica, sul nodo Coronavirus ed etica pubblica, 

nasce il dovere di una limitazione volontaria, e la stessa 

libertà si pone come un dovere. Siamo di fronte ad un 

esercizio di responsabilità"


Contro il coronavirus, in più località del Paese, si vanno diffondendo i  mini-lockdown. Nell'impossibilità di bloccare l'intero Paese per più settimane, o addirittura per mesi, come accaduto nel primo periodo della pandemia, vanno prosperando appunto i mini-lockdown in singole località: si potrà lasciare la propria abitazione  "solo in caso di comprovata, vera e propria, necessità".

 Per quanto riguarda le feste private saranno ammesse solo per pochi partecipanti.  Battesimi e matrimoni si svolgeranno a numero chiuso, accompagnate da verifiche costanti delle forze dell'ordine. Altro che attivare zone della movida! 

Le nuove restrizioni sono allo studio del governo.

Resta ineludibile l’obbligo di mascherine all’aperto.

L'Italia -in buona sostanza- non può permettersi un nuovo lockdown generale e negli stadi si sta immaginando la possibilità di aumentare la soglia massima di mille tifosi per le partite di serie A e, di fronte al moltiplicarsi dei contagi nelle scuole, assicura il ministro della salute Speranza: «vogliamo tenere le scuole aperte nonostante ci saranno ulteriori contagi».

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