24 Febbraio
A Roma
muore il 24 febbraio 1990 Sandro Pertini, Presidente della Repubblica Italiana
dal 1978 al 1985.
In quel
1978 un libro della giornalista Camilla Cederna, intitolato la Carriera di un
presidente, diede il colpo di grazia all'immagine pubblica di Giovanni Leone.
Il presidente Leone era già stato messo a dura prova durante la pubblica gogna
in cui si era trasformato lo scandalo Lockheed.
Leone
nel Giugno del 1978 fu costretto a dimettersi quando ancora mancavano pochi
mesi prima della scadenza del mandato.
Al suo
posto venne eletto il socialista Alessandro Pertini, ottantaduenne ex capo
partigiano.
Nel clima socio-politico del periodo attraversato dal
paese la figura rassicurante del nuovo Presidente divenne l'unico punto fermo
attorno al quale si radunarono gli italiani.
Durante
il suo mandato il paese dovette affrontare momenti molto difficili (crack del
Banco Ambrosiano, omicidio di Vittorio Bachelet, strage alla stazione di
Bologna).
Iscritto
al Psi dal 1918, Pertini fu tra gli organizzatori della fuga di Filippo Turati
in Francia; a capo di una rete antifascista clandestina fu scoperto e
condannato al carcere. Durante la seconda guerra mondiale, partecipò alla
resistenza e alla lotta partigiana. Rappresentante del Partito Socialista al
consiglio di liberazione nazionale, fu presente in plitica fin dai tempi della
Costituente, ricoprendo via via le cariche di segretario nazionale del partito,
deputato, senatore, e presidente della camera.
Profondo
conoscitore dell'Italia e degli italiani si distinse per uno stile comunicativo
semplice e amichevole, in grado di parlare alla gente con il calore e la
schiettezza richiesta dal momento cruciale che la nazione stava attraversando.
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I giornali di oggi riportano la notizia, diffusa dal segretario
del Psi Riccardo Nencini, secondo cui la casa dell'ex Presidente, sita nel
comune di Stella San Giovanni (Sv), pur essendo ancora oggi meta di visitatori
che non hanno dimenticato il Presidente di tutti gli italiani versa in stato
di precarietà strutturale.
Nencini segnala la precarietà dell’edificio a Sergio Mattarella
perchè intervenga e ponga fine alla trascuratezza delle istituzioni nei
confronti del rischio di crollo della casa natale di Pertini.
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