Già molti sindaci si sono mossi ed hanno fatto deliberare dalla loro giunta municipale la disapplicazione delle sanzioni a quei contribuenti che, non riuscendo a provvedere al pagamento dell'Imu sui terreni agricoli per l'anno 2014, entro la scadenza del 10 febbraio scorso, provvederanno a sanare la propria posizione tributaria entro il 25 marzo, ovvero entro sessanta giorni dall'entrata in vigore del d.l. 24 gennaio 2015, n. 4.
Non è certo quanto i produttori agricoli si attendono. E continueranno ad attendere dalle sedi parlamentari preposte alla conversione del decreto renziano.
Il provvedimento deliberativo di questi comuni -sensibili al disaggio che si avverte nei paesi dell'interno della Sicilia- va comunque letto in aderenza a quanto sancisce il Codice del Contribuente nei principi di collaborazione e correttezza tra contribuente e amministrazioni pubbliche.
Lo Statuto del contribuente prevede infatti la possibilità di ritardare il pagamento di sessanta giorni rispetto alla scadenza fissata nei casi in cui il legislatore manifesta scarsa linearità e repentine retromarce.
Nessun commento:
Posta un commento