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mercoledì 11 febbraio 2015

Tre convegni sul recupero di S. Maria del Bosco (6) ... ... di Calgero Rviotta

Parole e opere di relatori, politici, amministratori ed istituzioni presenti

Interrotto nel 1961 il plurisecolare pellegrinaggio che,  ogni anno il 28 agosto, richiamava a questo antico luogo di culto e di cultura le popolazioni dei comuni di tutta  la vallata e progredendo rovinosamente il degrado di S. Maria  del Bosco, per i crolli verificatisi dal 1970, provocati dall'incuria e dalle intemperie, sembrava che fosse stata già definitivamente segnata la triste sorte della chiesa: "un cumulo di macerie, profanato da sciacalli di ogni genere" (Cav.G. Inglese, convegno del 1985).
Questa inaccettabile prospettiva è stata in parte allontanata dal movimento d'opinione e  dall'interesse emerso nel corso dei tre convegni organizzati dall'Associazione Culturale "Nicolò Chetta": 1985, "Significato di un recupero", 1986 "Verso il Recupero",  1988 "Recupero e valorizzazione".
Queste tre manifestazioni culturali pubbliche, svoltesi con la partecipazione di parecchie centinaia di persone, hanno infatti stimolato l'intervento degli enti interessati al recupero e alla ricostruzione di S. Maria del Bosco. Al riguardo però molte sono state le parole e poche le opere, come sinteticamente di seguito evidenziato.
Sono stati effettuati due interventi sulle strutture di proprietà pubblica: restauro dei locali annessi alla chiesa (lato Est del primo chiostro) ed opere di sostegno delle strutture, che hanno evitato finora il crollo di quanto rimasto della chiesa  (campanile, facciata e cappelle lato Nord).

Primo convegno: " Significato di un recupero"
Si è svolto nel primo chiostro il 6 settembre 1985, promosso e organizzato dall'Associazione Culturale "Nicolò Chetta" col contributo e la collaborazione delle Amministrazioni comunali di Bisacquino, Contessa Entellina, Chiusa Sclafani, Giuliana e Sambuca di Sicilia.
Il convegno-proposta è stato organizzato per richiamare l'attenzione delle istituzioni pubbliche e private sul recupero della storica, monumentale e importante abbazia, definita dal giornalista Giuseppe Quatriglio "Documento assai interessante dell'arte siciliana e nello stesso tempo testimonianza tra le più nobili della civiltà monastica che si espresse nell'Isola" (Giornale di Sicilia del 10 febbraio 1977).
Numerosa e significativa la partecipazione di autorità religiose (vescovi di Monreale e di Piana degli Albanesi) e civili (deputati, senatori, consiglieri, sindaci, assessori e consiglieri regionali, provinciali e comunali, funzionari di varie Amministrazioni operanti nel campo della ricostruzione dopo il terremoto del 1968, rappresentanti di varie istituzioni sociali e culturali). Di seguito è riportata una selezione delle frasi più significative estratte dalle relazioni e dagli interventi.
Dott. Giuseppe Musacchia, sindaco di Contessa Entellina.
Determinati monumenti sono la testimonianza delle nostre radici e in questi monumenti rivive la nostra storia. A Santa Maria del Bosco si gioca la partita del recupero non solo strutturale ma soprattutto morale, economica e sociale di tutta la zona.
Dott. Salvatore Mangano, assessore dell'Amministrazione provinciale di Palermo.
Santa Maria del Bosco è il simbolo di una vasta area di grossi interessi ecologici, artistici, religiosi e storici. Ciascuno faccia la sua parte per il recupero di S. Maria del Bosco.
Dott. Calogero Raviotta, presidente dell'Associazione Culturale "Nicolò Chetta".
Il recupero di S. Maria del Bosco ha in sintesi questo significato: restituire restaurata al pubblico l'Abbazia, dallo storico Atanasio Schirò definita "Un edificio sacro che onora la religione e l'Italia".
Prof. Antonino Orlando, sindaco di Bisacquino.
Questo convegno è un primo miracolo, un messaggio per le nostre popolazioni che hanno diritto di entrare, come una volta,  liberamente in questa Abbazia: ciò che  appartiene al pubblico è doveroso restituirlo al pubblico.

Dott. Salvatore Pollichino, sindaco di Chiusa Sclafani.
Bisogna recuperare non solo il monumento ma anche i valori culturali, cristiani, sociali ed economici che a Santa Maria del Bosco sono legati.
Dott. Francesco Quartararo, sindaco di Giuliana.
Un convegno voluto per avviare un processo di salvataggio di un bene comune di notevole bellezza e prestigio. Il recupero non può prescindere da una precisa scelta di recupero anche dell'ambiente.
Prof. Alfonso Di Giovanna, sindaco di Sambuca di Sicilia
Principale finalità del convegno è studiare con quali mezzi oggi restaurare l'Abbazia per aprirla alla fruizione pubblica.
Sen. Antonino Riggio.
Se vogliamo recuperare Santa Maria del Bosco non è più tempo di fare accademia o sofismi, ma discorsi concreti riferiti principalmente a tre aspetti: proprietà, risorse finanziarie, utilizzazione del bene recuperato.
On. Paolo Iocolano, Assemblea Regionale Siciliana.
Siamo disponibili come Regione Siciliana a portare avanti concrete proposte per il recupero di Santa Maria del Bosco.
Sen. Giuseppe Montalbano.
Il problema dei beni culturali in Sicilia è un problema politico, che investe tutti.
Ing. Enzo Pace, Ispettorato delle zone terremotate della Sicilia.
Abbiamo due miliardi e con questa somma faremo il restauro conservativo, per evitare che la chiesa finisca di crollare per intero.
Dott. Giovanni Gentile, Assessorato Regionale dei Beni Culturali e Ambientali.
Il problema del recupero, della valorizzazione e della fruizione di un bene culturale sta molto a cuore all'Assessorato Regionale dei Beni Culturali. La legislazione vigente consente un immediato finanziamento da parte dell'Assessorato per il recupero della Chiesa.
On. Ferdinando Russo, Camera dei Deputati - Roma.
Questo monumento è legato alla storia del popolo rurale di queste contrade, al quale popolo ha dato alimento culturale, spirituale, assistenziale e sociale. Recuperare S. Maria del Bosco potrà essere per tutti noi un servizio alla storia, alla cultura, al turismo, allo sviluppo delle nostre comunità.

Il secondo  convegno " Verso il  recupero" si è svolto nel primo chiostro il 15 settembre 1985, promosso e organizzato dall'Associazione Culturale "Nicolò Chetta"  con la collaborazione delle Amministrazioni comunali di Bisacquino, Contessa Entellina, Chiusa Sclafani, Giuliana e Sambuca di Sicilia.
Il religioso raccoglimento, che solitamente avvolge l'Abbazia, il 15 settembre 1986 è stato interrotto dalla presenza di circa 300 persone, convenute nel primo chiostro per assistere al secondo convegno "Verso il recupero" e conoscere le eventuali iniziative adottate a seguito di quanto emerso nel primo convegno, che aveva fatto sperare in un primo intervento immediato, per porre fine alla gravissima condizione di degrado della chiesa. Secondo il giornalista G. Quatriglio dal primo convegno è emersa una "sensazione di impotenza e di frustrazione di fronte ad una situazione confusa e ingarbugliata, che stenta ad evolversi nel gioco delle competenze e delle suscettibilità, nella mancanza di chiarezza concettuale sul da farsi" (Giornale di Sicilia del 17 settembre 1986).
Di seguito è riportata una selezione delle frasi più significative estratte dalle relazioni e dagli interventi del secondo convegno.
Dott. Giuseppe Musacchia, sindaco di Contessa Entellina.
Il titolo dell'odierno convegno "Verso il recupero" ha insito il significato di cammino, di strada che si intende percorrere per raggiungere una meta, nonostante le difficoltà che tale cammino può presentare.
Dott. Calogero Raviotta, presidente dell'Associazione Culturale "Nicolò Chetta"
Significativa oggi, come un anno fa, la presenza in questo chiostro di un pubblico numeroso, presenza che conferma l'antico legame religioso e culturale delle comunità della vallata a questo luogo di culto e di cultura.
Prof. Alfonso Di Giovanna, sindaco di Sambuca di Sicilia.
Per smuovere le acque è necessario agire subito e dare corpo alle proposte emerse nell'odierno convegno: costituzione di un consorzio tra i comuni interessati al recupero dell'Abbazia; assunzione della gestione dell'intervento da parte del Comune di Contessa Entellina; acquisizione dei locali del monastero ancora di proprietà privata.
Dott. Epifanio Di Natale, assessore al turismo di Giuliana.
Un monumento di tanta importanza e bellezza merita certamente un grande sforzo unitario e consensuale nella direzione del suo recupero. E' necessario che ognuno faccia fino in fondo il proprio dovere.
Cav. Guglielmo Inglese, proprietario dell'Azienda agricola di S. Maria del Bosco.
Giorno dopo giorno e pietra dopo pietra, quella che era una splendida Basilica è diventata un cumulo di macerie, profanate da sciacalli di ogni genere. La proprietà privata ha un grande vantaggio per la conservazione e la cura dei beni immobili: l'amore e l'interesse per le cose proprie.
Prof. Giuseppe Nenci, docente di Storia greca - Scuola Normale Superiore di Pisa.
Questo monumento insigne sorge al centro di un'area che, per la sua storia antica e meno antica, è di un tale interesse e attrazione culturale, essendo stata storicamente finora poco studiata, da rappresentare il fulcro di tutta una serie di iniziative, alle quali la Scuola Superiore Normale di Pisa è lieta di poter collaborare.
Prof. Girolamo Cannaliato, assessore ai Beni Culturali del Comune di Prizzi.
Questo Monastero restaurato può diventare un centro di attrazione per cui l'Amministrazione comunale di Prizzi è disposta a portare il suo contributo perché questo monumento diventi un luogo di vita comunitaria sociale e politica per tutta la zona.
Il terzo  convegno " Verso il  recupero" si è svolto il 24 aprile del 1988 nell'aula consiliare del Comune di Contessa Entellina con la partecipazione di amministratori comunali e provinciali, tecnici e operatori culturali, rappresentanti di istituzioni pubbliche e private e, come nei precedenti due convegni, di un pubblico numeroso, attento e ansioso di conoscere come e quando l'auspicata ricostruzione della antica Abbazia, bene culturale di inestimabile valore, sarebbe diventata realtà.
All'iniziativa é stata assicurata l'adesione di illustri rappresentanti di istituzioni locali, regionali e nazionali del mondo politico-sociale, scientifico, tecnico e culturale.  
L'importanza dell'incontro é stata sottolineata dagli interventi di numerosi amministratori dei comuni interessati al recupero di S. Maria del Bosco.
Il convegno é stato aperto dal dott. Giuseppe Musacchia, sindaco di Contessa Entellina, con parole di saluto e di benvenuto rivolte ai presenti. Ha quindi illustrato la situazione burocratica della ricostruzione e rilevato l'importanza del recupero e della valorizzazione dell'intero complesso monumentale.
Il Dott. Calogero Raviotta, presidente dell'Associazione Culturale "Nicolò Chetta", ha svolto la relazione sul tema del convegno "S. Maria del Bosco: recupero e valorizzazione".
Il prof. Salvatore Fodale, direttore dell'Istituto di Studi Medievali dell'Università di Palermo, ha parlato di S. Maria del Bosco come grande Monastero della Sicilia.
I proff. Camillo Filangeri e Antonino E. Rizzo hanno illustrato gli interventi previsti per il recupero della Chiesa e dei locali annessi di proprietà pubblica.
Concluse le relazioni ufficiali, previste nel programma del Convegno, alcuni rappresentanti di istituzioni pubbliche e private hanno svolto brevi interventi.
Il Dott. Epifanio Di Natale, assessore al turismo del comune di Giuliana, ha rilevato che il recupero di S.Maria del Bosco andrebbe inserito nel contesto di un progetto più vasto di valorizzazione della zona Corleonese, territorio ricco di beni culturali e ambientali. Ha inoltre auspicato, a tal scopo, una più concreta collaborazione tra i comuni.
Il Sindaco di Bisacquino, per. agr. Giacomo Giangrosso, ha assicurato la disponibilità e l'interesse dell'Amministrazione Comunale rappresentata a collaborare alle iniziative di valorizzazione di S. Maria del Bosco.
L'Assessore alla cultura del comune di Chiusa Sclafani, Dott. Gaetano Cascio, ha confermato la disponibilità dell'Amministrazione comunale rappresentata a collaborare ad un serio progetto di acquisizione e valorizzazione pubblica di S. Maria del Bosco.
Il Sindaco del comune di Campofiorito, rag. Luigi Guadagnino, ha espresso il suo apprezzamento per l'opera svolta dai vari enti interessati ed ha assicurato l'interesse dell'Amministrazione da lui rappresentata a prendere in considerazione proposte di collaborazione finalizzate al recupero e alla pubblica fruizione dell'importante Abbazia.
E' seguito l'intervento del Dott. Francesco Di Martino, presidente della Camera di Commercio di Palermo e consigliere comunale di Contessa Entellina, il quale ha rilevato, tra l'altro, la necessità che vengano attivate iniziative per l'acquisizione pubblica dell'intero complesso monumentale, la cui valorizzazione e fruizione  può essere assicurata dalla collaborazione di tutti i comuni interessati.
Il Sig. Leonardo Alesci ha assicurato l'adesione del WWF- delegazione della Sicilia Occidentale, da lui rappresentato, alle iniziative rivolte alla salvaguardia ambientale di S. Maria del Bosco.
Il dott.  Guido Inglese, in rappresentaza del padre, barone Guglielmo, proprietario dell'azienda agricola  e de Monastero di "S. Maria del Bosco", ha richiamato l'attenzione sui danni provocati principalmente dai ritardi dell'intervento pubblico nella ricostruzione della Chiesa, ha poi  rivendicato il merito di aver evitato la stessa sorte ai locali del Monastero mediante tempestivi interventi di manutenzione, effettuati senza alcun contributo dello Stato, ricordando al riguardo quanto già espresso dal padre nel primo convegno: "La proprietà privata ha un grande vantaggio per la conservazione e la cura dei beni immobili: l'amore e l'interesse per le cose proprie".
L'ultimo intervento è stato svolto della prof.ssa Maria Grazia Ambrosini, assessore alla cultura dell'Amministrazione Provinciale di Palermo, che ha assicurato la collaborazione della Provincia al recupero di S. Maria del Bosco, mediante interventi diretti e indiretti, analogamente a quanto già fatto per altri beni culturali di particolare interesse storico, archeologico e monumentale.
Nota - Quanti sono interessati a conoscere le relazioni e gli interventi dei tre convegni, presso il Centro Culturale Parrocchiale di Contessa Entellina (piazza Umberto I) sono disponibili per la consultazione gli "Atti" dei tre conve

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