Dispensa n.8
Gjëkojëm e shkruajëm gluhën arbëreshe e Kuntisës
Parliamo e scriviamo la lingua degli Italo- Albanesi di Contessa.
GJ gj si
legge come gh in ghiaia gjak sangue
numeri: 6, gjashtë=sei; 16, gjashtëmbëdhjetë;
600, gjashtëqind=seicento;
Frasi: gjegjem mirë=sento bene; gjëkon mirë
arbëreshin=parla bene l’albanese
Verbi: U gjenj
io trovo U
zgjohem Io mi sveglio
Ti gjen tu trovi Ti
zgjohe Tu ti svegli
Aì gjen egli trova Ai zgjohet Egli
si sveglia
Na gjemi Noi troviamo Na
zgjohemi Noi ci svegliamo
ju
gjeni voi trovate Ju zgjoheni Voi vi svegliate
Atà ghejën Essi
trovano Atà
zgjohen Essi si svegliano
Una poesia arbëreshe
Tata e arra Mio
padre ed il noce
Varrenj vendin, Guardò
colà
Ku arra e madhe Dove
il grande noce
Bëjë shumë hjé, Spargeva
tanta ombra,
Ku rrijta ulur aqë
herë Dove
rimasi seduto più volte
Me tatën e me
miqët, Con
mio padre e gli amici
Kur bëjë shumë
vapë; Quando
c’era tanto caldo;
Ku aqë viet prapa Dove
tanti anni addietro
Tata kopil arrën
mbolli, Mio
padre giovane piantò il noce,
Ndan te gardhi e
te kroi. Vicino alla
sorgente ed alla siepe.
Nanì arra ishtë te
dheu, Ora
il noce giace a terra
Prerë copa, copa. Tagliato
a pezzi.
U tha te viti E’
morto nell’anno in cui
Çë tata na lëri. Mio
padre é andato via per sempre.
(Calogero Raviotta - Contessa Entellina, 1976)
Un
personaggio di Contessa Entellina
Nicolò Genovese - Parroco,
scrittore e poeta
Nato a Contessa il 14 maggio 1856, il canonico Nicolò Genovese seguì gli
studi nel seminario arcivescovile di Monreale, dove si distinse per impegno e
intelligenza.
Ordinato sacerdote nel 1879, svolse il suo ministero nella chiesa latina di
Contessa Entellina, dove fu nominato parroco nel 1895.
Si dedicò all’insegnamento privato e partecipò alla vita sociale del paese
natio come consigliere e assessore comunale.
A 18 anni cominciò a collaborare con giornali e periodici letterari
pubblicando suoi elaborati in versi ed in prosa, suscitando ammirazione e
interesse da parte di molti scrittori e letterati contemporanei, con i quali
tenne una continua corrispondenza epistolare, che documenta la stima e la
notorietà, conquistata nel mondo letterario.
Le ammirevoli doti di scrittore e poeta del Genovese sono state rese note
anche da articoli sulle sue opere, apparsi su vari periodici letterari, o con
testi di presentazione delle sue opere.
La sua vita e le sue opere sono state ricordate nel corso di una giornata
culturale, organizzata a Contessa il sei
settembre 1984 dall’Associazione culturale “N. Chetta”.
Nicolò Genovese è morto a Contessa il 28
febbraio.
Një horë arbëreshe
- Un comune italo-albanese
San Basile (Shën
Vasili), comune albanofono della provincia di Cosenza. Conserva usi, costumi,
tradizioni e lingua albanese e rito bizantino. Conta circa 1.700 abitanti, nel
1500 vi si stabilirono i primi profughi albanesi. La famiglia Bellizzi ha dato
a S. Basile molti personaggi illustri. Vi si trova anche il seminario minore
dell’Eparchia di Lungro. Papas Sepa Schirò di Contessa Entellina, é stato per molti
anni parroco a S. Basile.
Una pubblicazione
Atti di tre convegni sul recupero e la
valorizzazione della Chiesa e del Monastero di
“S. Maria del Bosco”, pubblicati dall’Associazione “Nicolò Chetta”
(1985, 1987,1988).
Parliamo
di.....KUNTISA, HORA E GLUHA JONE
Contessa Entellina, il nostro paese e la
nostra lingua.
Toponomastica urbana
La toponomastica urbana delle colonie
arbëreshë in generale e di Contessa Entellina in particolare fa principalmente
riferimento ai luoghi di provenienza dei profughi albanesi, al nome delle prime
famiglie emigrate ed ai loro eroi.
1. Vie
con denominazione di origine geografica.
Albania, Candia, Croja, Epiro, Grecia, Morea,
Tessaglia.
2. Vie
denominate con cognomi di famiglie residenti.
Aleo, Alessi, Bonura, Bruno, Craparo,
Catalano, Chisesi, Ciaccio, Clesi, Croppa, Cucci, Di Bartolo, Di Betta, Dorsa,
Fedele, Files, Foto, Franco, Gargano, Gassisi, Geraci, Glaviano, Graffato,
Grisaffi, Lala, Liuzza, Lojacono, Lopes, Macaluso, Manfrè, Marsala, Musacchia,
Parrino, Pircopo, Plescia, Rabbito, Ragusa, Restivo, Romano, Sacco, Schilleci,
Schirò, Sciambra, Tamborello, Tardo, Tortorici, Zamandà, Vaccaro.
3. Vie
denominate con nomi di personaggi illustri (poeti, eroi, regnanti, ecc.).
Byron, Kastriota, De Cardona, Peralta, Piazza
Umberto I, Skanderbeg.
4. Vie
con denominazione di origine varia.
Canale, Municipio, Musiche, Palermo, Roma,
Salita Notaro, S. Nicolò, S. Rocco, Spiazzo Greco, Vergine, Ungheria.
La toponomastica della “Zona di
trasferimento”, il nuovo quartiere costruito dopo il terremoto del 1968,
risponde invece a dei criteri diversi e comprende le seguenti vie:
I° Maggio, A. Moro, P. Nenni, G. Merendino, mons. Perniciaro, Scalinata
Fuisa, Buozzi, XXV Aprile, Allende, G. Amendola, Contrada Fuisa, A.
Gramsci, F. Turati, P.S. Mattarella, G.
De Rada, Case Nuove, N. Barbato, F.lli Rosselli, Papa Giovanni XXIII, XX
Settembre, 80 Alloggi, A. De Gasperi, piazza della Repubblica, Matteotti, IV
Novembre.
Concludiamo con un proverbio arbëresh
Atë çë
ke të bësh sot, mos e ruaj për nesër -
Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi
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