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giovedì 10 marzo 2011

Flash sulla nostra Storia

Nei sette decreti relativi alla città di Entella sono citate nove città della Sicilia centrale e occidentale, alcune delle quali identificate, altre di ubicazione incerta o ignota. Nei decreti A2, A3, C1, C2, C3 compaiono rispettivamente Enna, Segesta,Assoro, Herbita, Gela, che offrono a Entella aiuti di diverso genere, mentre neldecreto A1 sono menzionate insieme, forse a sottolineare anche una vicinanza geografica, Petra, Kytattara, Schera e Makella, che forniscono tutte, in diversa quantità, contributi in grano e orzo. Le nove città erano ancora vitali in età romana, dal momento che tutte sono ricordate da Plinio: Segesta come città di diritto latino, le altre come stipendiarie.

Tavola IV (traduzione curata dalla Scuola Normale di Pisa)
Sotto gli arconti Kipos figlio di Soios e Theodoros figlio di Mamos, il trenta del mese di Eumenideios. Fu deciso dal consiglio: poiché Tiberio Claudio figlio di Gaio, anziate, posto come soprintendente alla nostra città, ha offerto molti grandi servigi alla comunità e in ogni occasione ha prestato efficacemente la propria opera per il sinecismo della città, si approvi che lui e i suoi figli siano prosseni del popolo degli Entellini, affinché anche gli altri sappiano che il nostro popolo sa rendere adeguati ringraziamenti ai benefattori. Questo decreto gli arconti pongano nel bouleuterion dopo averlo fatto incidere su tavola di bronzo. Fu deciso dall’assemblea il quattro del mese di Euerneios.

bouleuterion: edificio sede della boule o “consiglio”. Compare come luogo di pubblicazione, mediante affissione, nei decreti che recano gli arconti come magistratura eponima.

prosseno: rappresentante scelto da una comunità politica all’interno di un’altra per curarvi i propri interessi.

sinecismo: termine che definisce fenomeni diversi fra loro per cause e modalità, ma tutti ugualmente inerenti alla costituzione o ricostituzione di una polis; si intende, spesso, come atto di fondazione di una città sorta dalla riduzione di una pluralità di centri abitati ad un’unica unità o come assorbimento, da parte di una polis, di una o più poleis, con conseguente annullamento dell’autonomia politico-istituzionale di questa/e. Nel caso dei decreti di Entella il termine indica la rifondazione della città, intesa come ripopolamento, ricostruzione e riorganizzazione politico-istituzionale.

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