I BORGHI ERAS NEL TERRITORIO DI CONTESSA ENTELLINA (3)
di Vincenzo Cilluffo
Nel 1952 e negli anni successivi, in attuazione delle leggi sulla riforma agraria, nel territorio di Contessa Entellina, furono espropriati dei feudi (per un totale di 780 ettari), che furono divisi in piccoli lotti (mediamente 4 ettari), assegnati a sorteggio a braccianti sia di Contessa che dei paesi limitrofi.
In contrada Piano Cavaliere furono assegnati 53 lotti, in contrada Gorgo 10, in contrada Carruba 1, in contrada Carrubbelle 10, in contrada Roccella 20, in contrada Castagnola 24, in contrada Petraro 14, in contrada Portone 8, in contrada Costiere 4, in contrada Sommacco 1, in contrada Chiappetta 1, in contrada Mazzaporro1.
Dopo il 1952 furono costruiti inoltre degli edifici da destinare ad abitazione degli assegnatari ERAS, raggruppati in piccoli borghi rurali, che prendono il nome della località in cuoi sono sorti:
- Castagnola (Kastanjolla);
- Cozzo Finocchio (Rahji i Mbërajit);
- Piano Cavaliere (Fusha Kavalerit);
- Pizzillo (Pucili);
- Roccella (Rriçelja).
I cinque borghi però non tutti comprendono abitazioni ed edifici di uso comune:
- a Piano Cavaliere ci sono 40 abitazioni unifamiliari degli assegnatari, chiesa con casa canonica, edificio scolastico con annessi locali per gli insegnanti, due abbeveratoi ed una stalla sociale;
- a Roccella ci sono 20 abitazioni per gli assegnatari ed un edificio scolastico;
-a Pizzillo c’è una chiesa con annessi gli edifici di uso comune;
- a Cozzo Finocchio ci sono 14 abitazioni per gli assegnatari ed un abbeveratoio;
- a Castagnola ci sono 3 edifici di servizio e una chiesa.
La costruzione di tutti gli edifici fu completata nel 1954 e il primo agosto dello stesso anno, con solenne cerimonia presieduta da Mons. Perniciaro, vescovo di Piana degli Albanesi, furono formalmente consegnati agli aventi diritto.
Dopo questo excursus generale cerchiamo di analizzare singolarmente i vari casi. Ci soffermeremo principalmente sul borgo Piano Cavaliere e Castagnola. Questa scelta deriva non soltanto dal fatto che i suddetti rappresentino il caso più studiato e quello meno, ma anche dal fatto che la tipologia abitativa che riscontriamo a Piano Cavaliere è identica a quella di Roccella e Cozzo Finocchio, mentre a Pizzillo e Castagnola non abbiamo tipologie abitative ma di servizi.
Dati identificativi
Comune e Provincia: Contessa Entellina (Pa)
Ubicazione: contrada Castagnola
Denominazione originaria: Borgo Castagnola
Denominazione attuale: Borgo Castagnola
Denominazione locale: Kastanjolla
Data di Costruzione: in un resoconto dell’ERAS aggiornato al 31/11/1956 il borgo risulta in costruzione (vedi allegato C)
Data di sorteggio dei lotti: 19 ottobre 1952 (vedi gli articoli allegati, tratti dalla rivista “Sala d’Ercole”anno quinto-n°11-fascicolo di novembre 1952 e dal giornale “Sicilia del Popolo” quotidiano della democrazia cristiana del 21/10/1952)
I.G.M.: 2583se
Dati Catastali: foglio 44 part. 50
Proprietà del latifondo: Inglese Letizia
Estensione del latifondo: 92 ettari 36 are 57 centare
Passaggi di Proprietà: i tre edifici, allineati lungo la strada, sono consegnati dall’ERAS al comune di Contessa Entellina (vedi allegato 6);
1.l’ambulatori medico è stato ceduto, in comodato d’uso alla Regione Siciliana Assessorato Agricoltura e Foreste, il quale lo ha adibito come postazione estiva della Soab (servizio operativo antincendio boschivo);
2.la chiesa è passata dall’Eras all’Eparchia di Piana degli Albanesi e da quest’ultima alla Parrocchia SS. Annunziata e S. Nicolò di Contessa Entellina (vedi allegato 4)
Proprietà attuale: i tre edifici, allineati lungo la strada, appartengono al comune di Contessa Entellina;
la chiesa alla Parrocchia SS. Annunziata e S. Nicolò di Contessa Entellina
Estensione dei lotti: circa 4 ettari
Numero di lotti assegnati: 20
Numero di edifici di servizio costruiti: 3 (edifico ecclesiastico,edificio scolastico,ambulatorio medico)
Numero di abitazioni costruite: 1 (alloggio custode)
Progettista: ing. Antonio Imburgia
Come arrivare:
-Da Palermo:
in automobile: percorrere la SS 624 ( Palermo-Sciacca) fino all’uscita Sambuca di Sicilia, proseguire sulla ss 188, arrivando all’entrata del paese, svoltare a sinistra, seguendo le indicazioni per Contessa Entellina
-Da Agrigento:
in automobile: percorrere la E91 fino a Sciacca e poi proseguire sulla SS 624 (Palermo-Sciacca) fino all’uscita Sambuca di Sicilia, proseguire sulla ss 188, arrivando all’entrata del paese, svoltare a sinistra, seguendo le indicazioni per Contessa Entellina
-Da Trapani
In automobile: percorrere la A29dir Palermo-Trapani fino allo svincolo di Castelvetrano, poi proseguire sulla ss115 fino all’uscita di Menfi e seguire le indicazioni per Sambuca di Sicilia una volta arrivati all’entrata del paese, svoltare a sinistra, seguendo le indicazioni per Contessa Entellina
Destinazione d’uso
-Originaria: borgo di tipo C (vedi allegato A)
-Utilizzazione nel tempo: la chiesa, per lungo tempo, è stata adibita a fienile e, solo, intorno agli anni 80 è stata riaperta al culto, per poi essere richiusa definitivamente negli anni 90;
i tre edifici sono stati usati come luogo di supporto alle varie attività dell’agricoltura e dell’allevamento.
L’edificio scolastico è stato adibito a caserma dei carabiniei
Attuale: stato di abbandono.
L’ ambulatori medico come postazione estiva della Soab (servizio operativo antincendio boschivo)
Prevista: servizi
Tipo di colture: oliveti
Allevamenti: bovino
Produzione: olio
Locali annessi
Zona: n. 5 de Corleonese (vedi allegato B)
Cabina per l’erogazione elettrica
Dal punto di vista della pianificazione urbana, il piccolo borgo risulta assai frammentato; infatti, non è percettibile nessun filo di continuità se non quello linguistico, che unisce le varie costruzioni, le quali rimangono degli interventi puntuali allineati su un lato di una stradina. Potremmo dire che questa particolare disposizione degli edifici e della chiesa costituisce una struttura a pettine su una via.
Osservando il territorio limitrofo, ci si rende conto dell’assoluta mancanza di case coloniche risalenti a quel periodo e il centro abitato più vicino (Contessa Entellina) dista circa 8 km.
Da ciò si può dedurre che il borgo era pensato come un nucleo di servizi che doveva fare capo ad una serie di case coloniche, che non vennero mai realizzate.
Tale tesi può essere confermata dalla tabella degli assegnatari dei lotti, nella quale troviamo ben 20 assegnatari.
Il motivo della mancata realizzazione delle varie case coloniche è del tutto ignoto e si potrebbe addurre a dei motivi di natura economica.
Altra caratteristica, che lo contraddistingue dagli altri borghi del territorio comunale, è la presenza dei tetti a falda
Annotazioni varie
La popolazione di Contessa Entellina e i vari storici locali hanno sempre considerato queste 3 costruzioni come delle normali case.
Considerando la vicinanza agli accessi principali e secondari alla Riserva Naturale Orientata Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco, l’insediamento ben si appresta a poter ospitare delle possibili strutture di supporto a tale area e al nascente Parco Regionale dei Monti Sicani.
Recentemente alle spalle dell’edificio ecclesiastico è stato aperto un agriturismo con annesso un mini zoo.
Tipologia: edificio scolastico con annessa abitazione dell’insegnante
Livelli fuori terra: uno
Interrati: nessuno
Strutture sotterranee: nessuna
Pozzi e sorgenti: nessuna
Area d’impianto: mq 180,36
Superficie coperta: mq 126,27
Superficie totale: mq 90,38
aula scolastic: mq 22,54
ingresso scuola mq 16,03
wc u mq 5,40
wc d mq 4,77
Ripostiglio mq 2,29
superficie totale scuola: mq 51,03
Letto mq 5,03
Wc mq 3,05
cucina mq 3,89
corridoio mq 5,34
soggiorno mq 8,68
ingresso abitazione mq 6,82
totale abitazione insegnante mq 32,81
portico mq 6,54
pavimentazione esterna mq 51,52
Stato di conservazione: Rudere □ – Pessimo □ – Mediocre X – Discreto □ – Buono □ – Ottimo □ – Ristrutturato □
Descrizione storico-architettonica
L’edificio, planimetricamente, è costituito da due rettangoli sfalsati; il primo, dalle dimensioni più piccole, doveva accogliere l’aula scolastica, l’altro, di notevole dimensione risulta diviso in due e doveva sostituire la parte riservata all’alloggio per l’insegnante.
L’edificio è edificato su di un basamento rivestito e sollevato da terra; la struttura è composta in modo misto: muratura portante e i solai del tetto in calcestruzzo armato e laterizi.
Molto probabilmente l’entrata, principale alla scuola era quella posta lateralmente, mentre quella che si trova nel portico potrebbe rappresentare una sorta di entrata riservata all’insegnante.
Il perimetro, nelle immediate vicinanze, è pavimentato con basole di pietra.
Annotazioni varie
A differenza degli edifici scolastici presenti negli altri borghi del territorio comunale, esso non ha mai assolto la funzione per cui è stato progettato e costruito.
Livelli fuori terra: uno
Interrati: nessuno
Strutture sotterranee: nessuna
Pozzi e sorgenti: nessuna
Area d’impianto: mq 165,55
Superficie coperta: mq 110,66
Superficie totale: mq 91,44
ambulatorio medico mq 33,71
Letto mq 13,29
Wc mq 3,88
disimpegno mq 2,59
Ingresso-cucina-soggiorno mq 14,34
stanza mq 4,51
Ripostiglio mq 2,76
superficie totale ambulatorio mq 49,55
portico mq 8,18
pavimentazione esterna mq 50,96
Stato di conservazione: Rudere □ – Pessimo □ – Mediocre X – Discreto □ – Buono □ – Ottimo □ – Ristrutturato □
Descrizione storico-architettonica
Volumetricamente l’ambulatorio medico si presenta come un monoblocco, il suo prospetto principale è ripartito in 3 parti pressochè uguali e costituisce all’incirca un terzo dell’intera superficie; i restanti due terzi sono destinati come alloggio dell’infermiere, che ha le caratteristiche tipiche di un nucleo abitativo unifamiliare.
L’edificio è edificato su di un basamento rivestito e sollevato da terra; la struttura è composta in modo misto: muratura portante e i solai del tetto in calcestruzzo armato e laterizi. L’ambulatorio vero e proprio e l’alloggio dell’infermiere non sono collegati internamente e hanno degli ingressi indipendenti, posti rispettivamente sul lato sinistro dell’edificio e sul prospetto principale.
Livelli fuori terra: uno
Interrati: nessuno
Strutture sotterranee: nessuna
Pozzi e sorgenti: nessuna
Area d’impianto: mq 127,80
Superficie coperta: mq 59,82
Superficie totale: mq 44,77
ingresso soggiorno mq 19,48
Wc mq 1,73
Letto mq 7,48
cucina mq 9,82
superficie totale alloggio
mq 38,51
portico mq 6,26
pavimentazione esterna mq 67,49
Stato di conservazione: Rudere □ – Pessimo □ – Mediocre X – Discreto □ – Buono □ – Ottimo □ – Ristrutturato □
Descrizione storico-architettonica
L’alloggio del custode si presenta in maniera abbastanza semplice ed essenziale. Infatti, è composto da un soggiorno, una camera da letto, una cucina e servizi.
Livelli fuori terra: uno
Interrati: nessuno
Strutture sotterranee: nessuna
Pozzi e sorgenti: nessuna
Area d’impianto: mq 206,37
Superficie coperta: mq 145,42
Superficie totale: mq 107,87
sacrestia mq 8,52
Wc mq 3,00
ripostiglio mq 2,74
totale sacrestia mq 14,26
vima mq 20,87
parte dedicata ai fedeli mq 54,43
totale superficie chiesa mq 75,30
portico mq 18,31
Pavimentazione esterna mq 48,66
Stato di conservazione: Rudere □ – Pessimo □ – Mediocre X – Discreto □ – Buono □ – Ottimo □ – Ristrutturato □
La chiesa è dedicata a S. Antonio Abate.
L’edificio ha una pianta di forma rettangolare con piccole dimensioni:6 m. di larghezza per 13 m. di lunghezza, due pilastri sporgenti che separano la parte dell’assemblea da quella dell’altare.
Da quest’ultimo si accede direttamente alla piccola sacrestia, costituita da un vano più servizi.
La facciata a capanna, semplicemente intonacata, ha una sola apertura formata dalla porta d’ingresso, protetta da un modesto portico antistante, appoggiato su tre gradini.
La struttura della sacrestia va a disturbare l’apparente simmetria dell’insieme; infatti,ostruisce una delle 3 finestre della parete laterale sinistra. Troviamo anche 5 piccole finestre lievemente strombate,che portano luce solo nella parte dell’assemblea.
L’interno ad aula coperta, con solaio piano, presenta un solo altare, trovasi in alto una icone di S.Giovanni Crisostomo,nella parte sottostante si scorge un volume di forma cubico sormontato dal ciborio,il tutto risulta occluso dall’iconostasi.
Annotazioni varie
Per svariati anni l’edificio non viene adibito a chiesa e diventa in deposito di foraggio
Negli anni 80, per interessamento di alcuni privati, viene sgombrata ed aperta al pubblico. Nel 1988 essa diventa meta di pellegrinaggio, in quanto il capo della statua della Madonna di Fatima, custodita al suo interno, dà l’illusione agli osservatori, che compia delle leggere oscillazioni.
Negli anni novanta, per vari motivi, la chiesa viene chiusa definitivamente. Solo da un paio d’anni a questa parte l’edificio viene aperto al culto il 17 gennaio per la festa di S. Antonio Abate.
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INFORMAZIONE SUPPLEMENTARE, non facente parte dello studio di Vincenzo Cilluffo.
Nel borgo Castagnola è operante L’Agriturismo Rocche del Pomo dal 3 Luglio 2009. Esso nel periodo estivo è aperto tutti i giorni, a pranzo e a cena, con pizzeria e ristorazione. Si possono assaggiare i piatti di cucina tipica siciliana o gustare un’ottima pizza, anche all’aperto godendo del piacevole clima e del meraviglioso paesaggio.
LA RIFORMA AGRARIA A CONTESSA ENTELLINA
Nel 1952 e negli anni successivi, in attuazione delle leggi sulla riforma agraria, nel territorio di Contessa Entellina, furono espropriati dei feudi (per un totale di 780 ettari), che furono divisi in piccoli lotti (mediamente 4 ettari), assegnati a sorteggio a braccianti sia di Contessa che dei paesi limitrofi.
In contrada Piano Cavaliere furono assegnati 53 lotti, in contrada Gorgo 10, in contrada Carruba 1, in contrada Carrubbelle 10, in contrada Roccella 20, in contrada Castagnola 24, in contrada Petraro 14, in contrada Portone 8, in contrada Costiere 4, in contrada Sommacco 1, in contrada Chiappetta 1, in contrada Mazzaporro1.
Dopo il 1952 furono costruiti inoltre degli edifici da destinare ad abitazione degli assegnatari ERAS, raggruppati in piccoli borghi rurali, che prendono il nome della località in cuoi sono sorti:
- Castagnola (Kastanjolla);
- Cozzo Finocchio (Rahji i Mbërajit);
- Piano Cavaliere (Fusha Kavalerit);
- Pizzillo (Pucili);
- Roccella (Rriçelja).
I cinque borghi però non tutti comprendono abitazioni ed edifici di uso comune:
- a Piano Cavaliere ci sono 40 abitazioni unifamiliari degli assegnatari, chiesa con casa canonica, edificio scolastico con annessi locali per gli insegnanti, due abbeveratoi ed una stalla sociale;
- a Roccella ci sono 20 abitazioni per gli assegnatari ed un edificio scolastico;
-a Pizzillo c’è una chiesa con annessi gli edifici di uso comune;
- a Cozzo Finocchio ci sono 14 abitazioni per gli assegnatari ed un abbeveratoio;
- a Castagnola ci sono 3 edifici di servizio e una chiesa.
La costruzione di tutti gli edifici fu completata nel 1954 e il primo agosto dello stesso anno, con solenne cerimonia presieduta da Mons. Perniciaro, vescovo di Piana degli Albanesi, furono formalmente consegnati agli aventi diritto.
Dopo questo excursus generale cerchiamo di analizzare singolarmente i vari casi. Ci soffermeremo principalmente sul borgo Piano Cavaliere e Castagnola. Questa scelta deriva non soltanto dal fatto che i suddetti rappresentino il caso più studiato e quello meno, ma anche dal fatto che la tipologia abitativa che riscontriamo a Piano Cavaliere è identica a quella di Roccella e Cozzo Finocchio, mentre a Pizzillo e Castagnola non abbiamo tipologie abitative ma di servizi.
BORGO CASTAGNOLA
Dati identificativi
Comune e Provincia: Contessa Entellina (Pa)
Ubicazione: contrada Castagnola
Denominazione originaria: Borgo Castagnola
Denominazione attuale: Borgo Castagnola
Denominazione locale: Kastanjolla
Data di Costruzione: in un resoconto dell’ERAS aggiornato al 31/11/1956 il borgo risulta in costruzione (vedi allegato C)
Data di sorteggio dei lotti: 19 ottobre 1952 (vedi gli articoli allegati, tratti dalla rivista “Sala d’Ercole”anno quinto-n°11-fascicolo di novembre 1952 e dal giornale “Sicilia del Popolo” quotidiano della democrazia cristiana del 21/10/1952)
I.G.M.: 2583se
Dati Catastali: foglio 44 part. 50
Proprietà del latifondo: Inglese Letizia
Estensione del latifondo: 92 ettari 36 are 57 centare
Passaggi di Proprietà: i tre edifici, allineati lungo la strada, sono consegnati dall’ERAS al comune di Contessa Entellina (vedi allegato 6);
1.l’ambulatori medico è stato ceduto, in comodato d’uso alla Regione Siciliana Assessorato Agricoltura e Foreste, il quale lo ha adibito come postazione estiva della Soab (servizio operativo antincendio boschivo);
2.la chiesa è passata dall’Eras all’Eparchia di Piana degli Albanesi e da quest’ultima alla Parrocchia SS. Annunziata e S. Nicolò di Contessa Entellina (vedi allegato 4)
Proprietà attuale: i tre edifici, allineati lungo la strada, appartengono al comune di Contessa Entellina;
la chiesa alla Parrocchia SS. Annunziata e S. Nicolò di Contessa Entellina
Estensione dei lotti: circa 4 ettari
Numero di lotti assegnati: 20
Numero di edifici di servizio costruiti: 3 (edifico ecclesiastico,edificio scolastico,ambulatorio medico)
Numero di abitazioni costruite: 1 (alloggio custode)
Progettista: ing. Antonio Imburgia
Come arrivare:
-Da Palermo:
in automobile: percorrere la SS 624 ( Palermo-Sciacca) fino all’uscita Sambuca di Sicilia, proseguire sulla ss 188, arrivando all’entrata del paese, svoltare a sinistra, seguendo le indicazioni per Contessa Entellina
-Da Agrigento:
in automobile: percorrere la E91 fino a Sciacca e poi proseguire sulla SS 624 (Palermo-Sciacca) fino all’uscita Sambuca di Sicilia, proseguire sulla ss 188, arrivando all’entrata del paese, svoltare a sinistra, seguendo le indicazioni per Contessa Entellina
-Da Trapani
In automobile: percorrere la A29dir Palermo-Trapani fino allo svincolo di Castelvetrano, poi proseguire sulla ss115 fino all’uscita di Menfi e seguire le indicazioni per Sambuca di Sicilia una volta arrivati all’entrata del paese, svoltare a sinistra, seguendo le indicazioni per Contessa Entellina
Destinazione d’uso
-Originaria: borgo di tipo C (vedi allegato A)
-Utilizzazione nel tempo: la chiesa, per lungo tempo, è stata adibita a fienile e, solo, intorno agli anni 80 è stata riaperta al culto, per poi essere richiusa definitivamente negli anni 90;
i tre edifici sono stati usati come luogo di supporto alle varie attività dell’agricoltura e dell’allevamento.
L’edificio scolastico è stato adibito a caserma dei carabiniei
Attuale: stato di abbandono.
L’ ambulatori medico come postazione estiva della Soab (servizio operativo antincendio boschivo)
Prevista: servizi
Tipo di colture: oliveti
Allevamenti: bovino
Produzione: olio
Locali annessi
Zona: n. 5 de Corleonese (vedi allegato B)
Cabina per l’erogazione elettrica
Descrizione storico-architettonica
Nel borgo Castagnola la chiesa è isolata ed è posta alla conclusione di una stradina nella quale si allineano 3 costruzioni, che dovevano fungere da servizi (scuola, ambulatorio medico,alloggio del custode). Tutti gli edifici hanno strutture semplici, ad una elevazione, presentano un piccolo portico antistante, sono realizzati con tetto a falda in latero-cemento, i pavimenti interni sono costituiti da piastrelle di cemento e scaglie di marmo, gli intonaci sono di tipo livigni. Inoltre, presentano un linguaggio semplice fatto da volumi puri, in cui prevale il pieno sul vuoto, presentano un basamento, una parte centrale ed un coronamento.
Dal punto di vista della pianificazione urbana, il piccolo borgo risulta assai frammentato; infatti, non è percettibile nessun filo di continuità se non quello linguistico, che unisce le varie costruzioni, le quali rimangono degli interventi puntuali allineati su un lato di una stradina. Potremmo dire che questa particolare disposizione degli edifici e della chiesa costituisce una struttura a pettine su una via.
Osservando il territorio limitrofo, ci si rende conto dell’assoluta mancanza di case coloniche risalenti a quel periodo e il centro abitato più vicino (Contessa Entellina) dista circa 8 km.
Da ciò si può dedurre che il borgo era pensato come un nucleo di servizi che doveva fare capo ad una serie di case coloniche, che non vennero mai realizzate.
Tale tesi può essere confermata dalla tabella degli assegnatari dei lotti, nella quale troviamo ben 20 assegnatari.
Il motivo della mancata realizzazione delle varie case coloniche è del tutto ignoto e si potrebbe addurre a dei motivi di natura economica.
Altra caratteristica, che lo contraddistingue dagli altri borghi del territorio comunale, è la presenza dei tetti a falda
Annotazioni varie
La popolazione di Contessa Entellina e i vari storici locali hanno sempre considerato queste 3 costruzioni come delle normali case.
Considerando la vicinanza agli accessi principali e secondari alla Riserva Naturale Orientata Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco, l’insediamento ben si appresta a poter ospitare delle possibili strutture di supporto a tale area e al nascente Parco Regionale dei Monti Sicani.
Recentemente alle spalle dell’edificio ecclesiastico è stato aperto un agriturismo con annesso un mini zoo.
EDIFICIO SCOLASTICO
Tipologia: edificio scolastico con annessa abitazione dell’insegnante
Livelli fuori terra: uno
Interrati: nessuno
Strutture sotterranee: nessuna
Pozzi e sorgenti: nessuna
Area d’impianto: mq 180,36
Superficie coperta: mq 126,27
Superficie totale: mq 90,38
aula scolastic: mq 22,54
ingresso scuola mq 16,03
wc u mq 5,40
wc d mq 4,77
Ripostiglio mq 2,29
superficie totale scuola: mq 51,03
Letto mq 5,03
Wc mq 3,05
cucina mq 3,89
corridoio mq 5,34
soggiorno mq 8,68
ingresso abitazione mq 6,82
totale abitazione insegnante mq 32,81
portico mq 6,54
pavimentazione esterna mq 51,52
Stato di conservazione: Rudere □ – Pessimo □ – Mediocre X – Discreto □ – Buono □ – Ottimo □ – Ristrutturato □
Descrizione storico-architettonica
L’edificio, planimetricamente, è costituito da due rettangoli sfalsati; il primo, dalle dimensioni più piccole, doveva accogliere l’aula scolastica, l’altro, di notevole dimensione risulta diviso in due e doveva sostituire la parte riservata all’alloggio per l’insegnante.
L’edificio è edificato su di un basamento rivestito e sollevato da terra; la struttura è composta in modo misto: muratura portante e i solai del tetto in calcestruzzo armato e laterizi.
Molto probabilmente l’entrata, principale alla scuola era quella posta lateralmente, mentre quella che si trova nel portico potrebbe rappresentare una sorta di entrata riservata all’insegnante.
Il perimetro, nelle immediate vicinanze, è pavimentato con basole di pietra.
Annotazioni varie
A differenza degli edifici scolastici presenti negli altri borghi del territorio comunale, esso non ha mai assolto la funzione per cui è stato progettato e costruito.
AMBULATORIO MEDICO
Tipologia: ambulatorio medico con alloggio per l’infermiereLivelli fuori terra: uno
Interrati: nessuno
Strutture sotterranee: nessuna
Pozzi e sorgenti: nessuna
Area d’impianto: mq 165,55
Superficie coperta: mq 110,66
Superficie totale: mq 91,44
ambulatorio medico mq 33,71
Letto mq 13,29
Wc mq 3,88
disimpegno mq 2,59
Ingresso-cucina-soggiorno mq 14,34
stanza mq 4,51
Ripostiglio mq 2,76
superficie totale ambulatorio mq 49,55
portico mq 8,18
pavimentazione esterna mq 50,96
Stato di conservazione: Rudere □ – Pessimo □ – Mediocre X – Discreto □ – Buono □ – Ottimo □ – Ristrutturato □
Descrizione storico-architettonica
Volumetricamente l’ambulatorio medico si presenta come un monoblocco, il suo prospetto principale è ripartito in 3 parti pressochè uguali e costituisce all’incirca un terzo dell’intera superficie; i restanti due terzi sono destinati come alloggio dell’infermiere, che ha le caratteristiche tipiche di un nucleo abitativo unifamiliare.
L’edificio è edificato su di un basamento rivestito e sollevato da terra; la struttura è composta in modo misto: muratura portante e i solai del tetto in calcestruzzo armato e laterizi. L’ambulatorio vero e proprio e l’alloggio dell’infermiere non sono collegati internamente e hanno degli ingressi indipendenti, posti rispettivamente sul lato sinistro dell’edificio e sul prospetto principale.
ALLOGGIO CUSTODE
Tipologia: casa unifamiliareLivelli fuori terra: uno
Interrati: nessuno
Strutture sotterranee: nessuna
Pozzi e sorgenti: nessuna
Area d’impianto: mq 127,80
Superficie coperta: mq 59,82
Superficie totale: mq 44,77
ingresso soggiorno mq 19,48
Wc mq 1,73
Letto mq 7,48
cucina mq 9,82
superficie totale alloggio
mq 38,51
portico mq 6,26
pavimentazione esterna mq 67,49
Stato di conservazione: Rudere □ – Pessimo □ – Mediocre X – Discreto □ – Buono □ – Ottimo □ – Ristrutturato □
Descrizione storico-architettonica
L’alloggio del custode si presenta in maniera abbastanza semplice ed essenziale. Infatti, è composto da un soggiorno, una camera da letto, una cucina e servizi.
EDIFICIO ECCLESIASTICO
Tipologia: Chiesa con annessa sacrestia e canonicaLivelli fuori terra: uno
Interrati: nessuno
Strutture sotterranee: nessuna
Pozzi e sorgenti: nessuna
Area d’impianto: mq 206,37
Superficie coperta: mq 145,42
Superficie totale: mq 107,87
sacrestia mq 8,52
Wc mq 3,00
ripostiglio mq 2,74
totale sacrestia mq 14,26
vima mq 20,87
parte dedicata ai fedeli mq 54,43
totale superficie chiesa mq 75,30
portico mq 18,31
Pavimentazione esterna mq 48,66
Stato di conservazione: Rudere □ – Pessimo □ – Mediocre X – Discreto □ – Buono □ – Ottimo □ – Ristrutturato □
La chiesa è dedicata a S. Antonio Abate.
L’edificio ha una pianta di forma rettangolare con piccole dimensioni:6 m. di larghezza per 13 m. di lunghezza, due pilastri sporgenti che separano la parte dell’assemblea da quella dell’altare.
Da quest’ultimo si accede direttamente alla piccola sacrestia, costituita da un vano più servizi.
La facciata a capanna, semplicemente intonacata, ha una sola apertura formata dalla porta d’ingresso, protetta da un modesto portico antistante, appoggiato su tre gradini.
La struttura della sacrestia va a disturbare l’apparente simmetria dell’insieme; infatti,ostruisce una delle 3 finestre della parete laterale sinistra. Troviamo anche 5 piccole finestre lievemente strombate,che portano luce solo nella parte dell’assemblea.
L’interno ad aula coperta, con solaio piano, presenta un solo altare, trovasi in alto una icone di S.Giovanni Crisostomo,nella parte sottostante si scorge un volume di forma cubico sormontato dal ciborio,il tutto risulta occluso dall’iconostasi.
Annotazioni varie
Per svariati anni l’edificio non viene adibito a chiesa e diventa in deposito di foraggio
Negli anni 80, per interessamento di alcuni privati, viene sgombrata ed aperta al pubblico. Nel 1988 essa diventa meta di pellegrinaggio, in quanto il capo della statua della Madonna di Fatima, custodita al suo interno, dà l’illusione agli osservatori, che compia delle leggere oscillazioni.
Negli anni novanta, per vari motivi, la chiesa viene chiusa definitivamente. Solo da un paio d’anni a questa parte l’edificio viene aperto al culto il 17 gennaio per la festa di S. Antonio Abate.
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INFORMAZIONE SUPPLEMENTARE, non facente parte dello studio di Vincenzo Cilluffo.
Nel borgo Castagnola è operante L’Agriturismo Rocche del Pomo dal 3 Luglio 2009. Esso nel periodo estivo è aperto tutti i giorni, a pranzo e a cena, con pizzeria e ristorazione. Si possono assaggiare i piatti di cucina tipica siciliana o gustare un’ottima pizza, anche all’aperto godendo del piacevole clima e del meraviglioso paesaggio.
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