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mercoledì 8 giugno 2022

Piccoli flash di Storia siciliana (5)

Quadri storici superati

Ancora sui "Riveli"

Ferdinando III di Sicilia e Maria Carolina
durante il periodo napoleonico
risiedettero in Sicilia.

Ferdinando fu ospite per un breve periodo nel
Monastero di Santa Maria del Bosco e pare
che svolse un breve giro con incontri
ufficiosi a Contessa, incontrandosi con
i maggiorenti del luogo.
= = = 

In Sicilia disponiamo, a decorrere
da
gli inizi del
Cinquecento, di una serie di censimenti
(i cosiddetti riveli di beni e anime)
in grado di fornire, in maniera unitaria
e in un determinato momento, i
dati “ufficiali” della popolazione del regno
congiuntamente al quadro socio-economico
dei nuclei familiari. 

Sono stati frequentemente usati
come fonte di tesi di laurea da
più persone di Contessa E.

  Stando ai dati e agli studi condotti dall'Università di Palermo il censimento (rivelo) più datato è quello del 1505. Allora Kuntisa sul piano formale non era una comunità costituita ed ancor meno istituita. Quel rivelo del 1505 fu il primo nel senso che possedette tutte le modalità e la sistematicità sia ufficiali che pratiche per fotografare l'intero territorio dell'Isola, o meglio del Regno di Sicilia.

  E' ovvio che prima del 1505 venivano curate registrazioni  e rilevazioni sia su iniziativa locale da parte dei baroni o del Vice-re, finalizzate a conservare l'integrità del patrimonio, che oggi definiremmo pubblico.

  Quel primo "rivelo" ufficiale del 1505 costituì quindi il primo "censimento di anime e di beni" e fu seguito con periodicità più o meno regolare da altri fino al 1861. Gli archivi pubblici conservano  preziosi dati, per chi ama la vicenda storica della Sicilia,  di ben 18 censimenti, di cui cinque effettuati nel corso del Cinquecento. 

Per Kuntisa i "riveli" cinquecenteschi non sono cinque;  abbiamo infatti evidenziato che per alcuni decenni dalla istituzione dell'Università locale (1520) si è goduto -allora- di una sorta di franchigia fiscale.

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