Lasciate che i bambini vengano a me … purtroppo questo detto
Evangelico è stato fatto proprio
dalle nostre TV commerciali …. e
non sempre con buoni risultati
per la vita dei piccoli
vip, in assenza della funzione
educativa della famiglia .
Mi ponevo questo
interrogativo l’altra sera, mentre assistevo
con i miei ad un programma
televisivo del genere: < ti lascio
una canzone > mi pare ….
Ebbene riflettevo
con me stesso per la lunga esperienza
diretta di docente … che ai bambini è giusto lasciargli vivere la loro parte di
fanciullezza nel loro mondo e non
invaderlo con le esigenze dei grandi, da un lato dei signori
genitori che si sentono appagati
da una carriera per cui loro stessi si
sentivano portati e dall’altro dal mondo delle Tv che scoprono
un nuovo target di riferimento,
cui destinare attenzioni, pubblicità e
quant’altro.
Tra la RAI
e Canale 5 c’è poi la solita
rincorsa e i programmi si duplicano per i bambini, ma sinceramente penso che
l’atmosfera innocente e gioiosa dello Zecchino d’oro e quindi dell’Antoniano di Bologna sia impossibile da riprodurre anche
se il modello alla lontana per
gli autori rimane sempre quello.
Allo Zecchino
d’oro si andava semplicemente per passare una domenica
insieme e ascoltare belle canzoni
cantate da ragazzi .. non c’erano giurie tecniche, non
c’erano televoti e alla fine vinceva
solo la canzone finalista, ma il tutto
veniva condito dalla bonomia dei presentatori che
in coppia riflettevano nel gioco il modello paterno e materno
e non c’era nemmeno l’ombra dello stress
che certamente a questa età non può far bene.
I bambini dice lo
storico autore di Rai Uno, Ivano Balduini hanno dai 7 ai 15 anni
e sono vestiti da bambini e aggiungo io è meglio lasciargli fare i
bambini anche nel gioco canoro .. e invece da quello che si apprende dallo stesso
Balduini hanno un modello di settimana diversa dai propri
pari, perché vanno a scuola fino al giovedì per
gli spostamenti e a mio parere i signori genitori contribuiscono a farli sentire diversi
perché li separano già da piccoli
dal < gruppo dei pari > che
magari continuerà a vedersi il Venerdi a scuola
e il Sabato e la domenica fuori . …
in modo da garantirsi una crescita armoniosa insieme e tra compagni di classe, determinante per una
buona uscita dal periodo dell’infanzia
e un buon ingresso in quello dell’adolescenza. Periodi
essenziali della vita
perché possono lasciare, in
presenza di problemi, traumi
indelebili e non
più sanabili nel corso dei successivi periodi dell’esistenza.
NG
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