Il racconto sui primi 16 anni della sua vita è una elencazione di lavori umilianti di pastore di mucche, di pecore, di maiali, fino al passaggio a bracciante agricolo in obbedienza
a padroni non solo autoritari ma legati anche alla malavita fino
alla sua < liberazione > ottenuta con la < partenza > per Milano
e poi per la Germania.
Anche la terza giornata
ha visto protagonista un altro siciliano: Antonio Sbirzola, vincitore
del Pieve 2006 e invitato a presentare
il suo libro: < Povero, onesto e
gentiluomo > edito da Il Mulino, nato a Butera 70 anni fa, emigrato a 16 anni a Genova e poi a Sydney, ha vinto nel 2006 il Pieve con una memoria che riguardava la seconda parte della sua vita di emigrante, la parte della sua esistenza < migliore > come ferroviere in Australia . .
E’ una
istituzione nata nel 1984
su iniziativa di alcuni privati cittadini convinti che la Storia d’Italia
poteva essere raccontata dalla vita di
persone umili.
La cittadina ospita infatti nella sede del Municipio
un archivio pubblico, che raccoglie
scritti di gente comune in cui si
riflette, in varie forme, la vita di
tutti.
Dicono a Pieve che è la vera Storia d’Italia scritta
dai più umili su diari, epistolari, memorie autobiografiche
da gente appartenente ad ogni categoria
sociale.
L’Archivio ideato e
fondato da Saverio Tutino,
serve non solo a conservare, come un
museo, brani di memoria popolare
genuina, ma vuole far fruttare in vario modo
la ricchezza in esso contenuto premiando
e promuovendo ogni anno i migliori Diari e facendoli entrare successivamente nei circuiti editoriali.
Per avviare la raccolta in tutta Italia dei Diari, racconta Tutino, sono bastate alcune pubblicità
stampate su quotidiani nazionali e
pian piano si è rovesciata sul Comune
una gran mole di diari, per questo abbiamo pensato al Concorso nazionale, al Premio Pieve Santo Stefano che caratterizzasse maggiormente i partecipanti. Oggi l’Archivio Nazionale conserva almeno diecimila
diari e per organizzare al meglio la mole di lavoro
occorrente al Premio l’Amministrazione
Comunale ha promosso la costituzione di una Fondazione Archivio
Diaristico Nazionale, divenuta ONLUS
nel 2000 e iscritta tra i Beni
Culturali dello Stato.
NG
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