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domenica 2 marzo 2014

Ucraina. Ore di tensione


La Crimea e' terra abitata prevalentemente da russi, la lingua che li' viene parlata e' il russo, eppure dagli anni cinquanta essa (repubblica autonoma) e'  stata federata alla repubblica ucraina, questa a sua volta fino al crollo dell'Unione Sovietica era parte di quest'ultima. 
L'Ucraina vorrebbe adesso aderire all'Unione Europea e rompere l'abbraccio secolare che l'ha sempre tenuta legata al vicino gigante. 
Nessuno e' in grado di conoscere se l'intera popolazione ucraina condivida o meno questa scelta. 
E' certo che nell'Ucraina orientale, come in Crimea, la popolazione e' prevalentemente russa e considera l'adesione all'U.E.  nient'altro che un tradimento alla Madre Russia. 
La volonta' degli ucraini occidentali di volere voltare le spalle al vicino ingombrante sta creando una situazione imbarazzante al punto che Putin minaccia di impadronirsi di tutto il territorio ucraino su cui la popolazione russa sia' prevalente, Crimea in primis, e giustifica cio' con la richiesta di aiuto avanzata dal parlamento autonomo di Crimea. 
L'Europa cosa puo' fare ? Non molto se si pensa che Putin ha la possibilita' di chiudere i rubinetti dei gasdotti che fanno funzionare l'apparato industriale occidentale, oltre che riscaldare le citta'.  
Puo' d'altronde  l'Occidente disconoscere che la Federazione Russa ha cruciali interessi strategici -dai gasdotti agli arsenali militari- sul territorio ucraino, dove peraltro vive una consistente percentuale di popolazione di etnia russa ? 
Puo' di contro l'Occidente ammettere che nel terzo millennio una potenza militare possa invadere il territorio di uno stato terzo ?

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