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mercoledì 10 ottobre 2012

Antonio Di Pietro. Nel Lazio il suo uomo rubava e Scilipodi lo aveva selezionato pure lui

Destra e Sinistra avevano fino a qualche tempo fa' un significato, rappresentavano valori che riuscivano a mobilitare milioni e milioni di persone. Oggi rappresentano semplicemente delle sigle che aggruppano bande di uomini privi di valore, privi di senso dell'umano e magari bande di ladroni. Ormai non passa giorno che non arrivi notizia con l'ultima bravata dei ladroni, che ormai tutti identificano nei politicanti. Il protagonista dell’ennesima puntata della campagna di pulizia portata avanti dalla Guardia di Finanza, è il Capogruppo dell’Idv-Italia dei Valori (il Partito dell'intransigente Antonio Di Pietro) alla Regione Lazio, che assolve pure al ruolo di coordinatore regionale del partito, Vincenzo Maruccio, indagato dalla procura di Roma per peculato.  Per i magistrati della procura di Roma, il Capogruppo Idv, si sarebbe appropriato di 200mila euro in contanti prelevati nell’ultimo anno da due conti correnti regionali dell’Idv oltre ai 500mila euro incassati tramite bonifici. L'inchiesta sul Capogruppo Idv, quindi riguarda in totale 700mila euro sottratti alle casse del partito negli ultimi due anni. Soldi del partito che pero' sono soldi della gente che paga l'irpef, l'iva e tutto il resto. Sono soldi pubblici, perche' non risulta che i Partiti lavorino e producano.  E sono stati proprio i prelievi compiuti in contanti a far partire le segnalazioni da parte della Banca d'Italia. Il Lazio-gate si estende e continuera' ad estendersi a macchia d’olio, mentre ad Antonio di Pietro non resta che leccarsi le ferite: “E’ una giornata campale per la credibilità della politica, e dell'Italia dei Valori nella politica".

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