Perseveranti nell’impegno e nella speranza
All’inizio di questo nuovo anno, Eco della Brigna vuole volgere verso voi tutti il suo sguardo proprio come farebbe il volto di una persona amica. La nostra rivista timidamente si ripresenta a voi, per salutarvi, per stare ancora un nuovo anno insieme a voi, chiedendovi di riscontro un benevolo sguardo di compiacenza.
All’inizio di questo nuovo anno, Eco della Brigna vuole volgere verso voi tutti il suo sguardo proprio come farebbe il volto di una persona amica. La nostra rivista timidamente si ripresenta a voi, per salutarvi, per stare ancora un nuovo anno insieme a voi, chiedendovi di riscontro un benevolo sguardo di compiacenza.
In questo tempo passato, ci siamo sforzati di dialogare con tutti, cercando di ascoltare tutti. L’obiettivo perseguito dalla Redazione nei vari anni è stato principalmente quello di tenere fede alla particolare vocazione
dello spirito che anima questo giornale parrocchiale: aiutare i compaesani lontani a sentirsi vicini e partecipi alla nostra comunità ed aiutare la comunità a raggiungere i suoi figli allontanatisib per svariati motivi. A tale proposito, il giornale si è mostrato sempre aperto ad accogliere le varie opinioni in merito a eventi, circostanze della comunità paesana ed eparchiale. A Mezzojuso, il nostro Eco si è spesso presentato come unica voce per condividere commenti personali o di gruppi su fatti, circostanze che hanno riguardato il paese. Abbiamo sempre gradito e cercato di soddisfare la richiesta di chi ci ha chiesto “un po’ di spazio” nel giornale per divulgare la propria opinione. Abbiamo costantemente informato i compaesani lontani sulla cronaca locale: feste religiose e tradizioni ricorrenti, eventi straordinari e notizie particolari. Molto spesso critiche ricevute puntano il dito sulla ripetitività della cronaca locale da noi riportata, sul “profumo di incenso” delle pagine, dovuto a continui riferimenti a cerimonie religiose, feste patronali, novene, processioni etc. Il nostro intento, lo ripeto, è quello di condividere, con chi ci segue da territori che stanno al di la del bivio di questo piccolo centro collinare, la vita quotidiana, così come essa si presenta, anche se risulta scandita non da eclatanti eventi ma da ripetute e tradizionali ricorrenze. Da anni portiamo avanti il progetto di questo giornale come un strumento di comunicazione di una “famiglia”, di cui alcuni figli vivono ancora nell’alveo paesano, altri invece si sono diramati per le vie del mondo. In questa grande famiglia si annunciano i lieti eventi come i nuovi arrivati, le lauree ed i matrimoni celebrati nella comunità, si condivide la notizia ed il dolore per chi ci ha lasciati. Per lo stesso motivo vi invito, cari lettori, come componenti di questa amorevole famiglia, a scriverci, ad inviare vostre opinioni, notizie ed informazioni che vi fa piacere siano pubblicati e condivisi. Con lo scorso numero avete ricevuto il calendario, un piccolo omaggio, in per osservare insieme particolari di oggetti sacri custoditi nelle nostre chiese; particolari ed oggetti che in ciascun animo rievocano di certo ricordi e sensazioni. Il piacere di un semplice dono ha prevalso sulle difficoltà economiche affrontate
dalla Redazione per le spese di stampa e di spedizione del calendario.
Con questo numero, in sintonia con il clima carnevalesco che già echeggia in paese, abbiamo pensato di egalarvi, in collaborazione con L’Autore, una pubblicazione di Salvatore Bisulca dal titolo “Mastro di Campo
Fumetto”. La pubblicazione è stata presentata a Mezzojuso a giugno del 2010. Le copie che ci sono state fornite dall’autore, Salvatore Bisulca, le abbiamo conservate sino a questo momento per rendervele ora, in questo periodo dell’anno più opportuno all’argomento della pubblicazione stessa. Ed infatti, a noi fa sempre piacere condividere con voi pubblicazioni relative al contesto socio-culturale del nostro paese. Purtroppo tale piacere si scontra da qualche tempo con le oggettive necessità economiche del periodico, il quale deve anch’esso fare i conti con la crisi economica e con i rincari. Con un decreto interministeriale pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 31 Marzo 2010, dal 1 aprile il Governo Italiano ha sospeso le tariffe postali agevolate per l’abbonamento postale a libri, quotidiani e periodici per tutto il 2010, delle quali usufruiva anche il nostro giornale, e, con buona probabilità, tale condizione rimarrà invariata. Infatti, malgrado siano stati stanziati fondi per ripristinare, le agevolazioni, fino ad oggi nulla è stato deciso in merito. Tutto questo ha comportato, negli ultimi mesi, un aumento delle tariffe postali di oltre il 400%. Cari lettori, in questi ultimi tempi, anche la famiglia di Eco incontra difficoltà a conciliare l’ impegno asunto della pubblicazione del periodico e le spese acuite dalla crisi economica. Pertanto non potendo sopperire con le nostre limitate risorse finanziarie, esclusivamente alimentate dalle generose offerte, mi appello alla vostra sensibilità, per continuare a sostenerci e per incoraggiarci a proseguire nell’impegno.
La crisi finanziaria e economica che la nostra Nazione sta attraversando è grave. Ma con la forza che alimenta la vita in una famiglia non dobbiamo indulgere al pessimismo. Anche di questo tempo di crisi facciamone occasione di discernimento e momento di perseveranza nelle progettualità. Mi auguro, dunque che grazie alla costanza del nostro impegno di Redazione e alla munificenza del vostro sostegno morale e materiale possiamo, passo dopo passo, mese dopo mese, cronaca di evento dopo evento festeggiare il n.100 di questa nuova serie di Eco, e guardare sempre oltre. Nel nome del Signore iniziamo questo nuovo anno che di cuore spero sia per tutti voi foriero di giorni di serenità nel cuore, pace nelle famiglie, gioia ed amore nelle comunità. In questo tempo in cui la crisi finanziaria alimenta disagi non solo economici, ma anche sociali, culturali e morali, le vostre azioni siano, nei luoghi dove Cristo vi ha chiamati a testimoniarLo, colme di buoni propositi e di dignitoso impegno, per operare sempre perseguendo la via della solidarietà, della costruzione della pace, del rispetto della amicizia, con l’assunzione di atteggiamenti di legalità e di cittadinanza
attiva e di collaborazione per il bene comune.
A tutti voi auguro di cuore un felice e gioioso 2011.
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