Le vicende italiane, e il caso Ruby in particolare, «preoccupano» la Santa Sede: il Cardinale Bertone, colui che in altre circostanze nelle quali Berlusconi si era trovato in difficoltà accorreva nelle cene notturne in casa Vespa, adesso piglia pure lui le distanze.
Nulla sappiamo invece di Mons. Fisichella che forse sta elaborando una tesi di sostegno ai comportamenti del premier, come già fatto per la "comunione al divorziato" e la "bestemia che in bocca a Berlusconi non è bestemia".

«La Chiesa - spiega il cardinale - spinge e invita tutti, soprattutto coloro che hanno una responsabilità pubblica in qualunque settore amministrativo, politico e giudiziario, ad avere e ad assumere l'impegno di una più robusta moralità, di un senso di giustizia e di legalità». Bertone chiarisce che la Santa Sede «ha i suoi canali e le sue modalità di intervento» per giustificare, in questo modo, il ritardo nel qualificare i comportamenti del 'papi' nazionale.
Come dice un nostro caro amico: "Tardanza nun è mancanza".
Come dice un nostro caro amico: "Tardanza nun è mancanza".
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