Contessa Entellina è a rischio idrogeologico ?
Il Presidente Napolitano nella giornata di ieri, intrattenendo alcuni studenti, si è soffermato sul comportamento sconsiderato dei politicanti sui problemi che riguardano l'AMBIENTE.
La terra si sposta a valle e porta con se l'arredo infrastrutturale (sullo sfondo Rocca Entella) |
In Campania, una regione a forte rischio idrogeologico e nei decenni
passati ne abbiamo conosciuti i vari disastri, manca il “Piano di Protezione
civile”, nell’ambito del quale successivamente va elaborato il “Piano di
emergenza” per le zone a rischio R4 delle Autorità di bacino.
Si parla di aree “a rischio molto elevato di frane e/o alluvioni”, tali da
mettere a repentaglio l’incolumità delle persone.
Se la Campania è molto indietro nella redazione, la Sicilia non è da meno. E’
Legambiente ha ricordarlo a chi deve occuparsene ma finora si è girato dall’altro
lato: la Regione..
In Campania almeno il 90% dei Comuni non ha alcun Piano di emergenza. Nel resto
d’Italia la situazione non cambia gran chè.
In Sicilia le aree più soggette al rischio risultano impreparate, stando a quanto è dato leggere sul dossier Ecosistema
Rischio 2011 Sicilia.
![]() |
In località Biveri l'Amministrazione Comunale attende che oltre alla strada vada giù qualcosa di più eclatante. E' da due anni che esiste questo rischio affrontato finora con palliativi |
Risultato questo estremamente preoccupante se si pensa che disporre di piani vecchi costituisce un grave limite in caso di necessità.
Nel 53% dei comuni intervistati – si legge nel dossier - è attiva una struttura
di protezione civile operativa in modalità h24. Da rilevare anche che nel 56%
dei comuni campione è stato recepito il sistema di allertamento regionale e che
nel 37% dei casi sono presenti anche a livello territoriale sistemi di
monitoraggio finalizzati all’allerta della popolazione in caso di pericolo.
Manca in buona sostanza l’informazione e la sensibilizzazione per essere
preparati al peggio.
Solamente il 30% dei comuni realizza attività di informazione rivolte ai
cittadini ed 16% dei comuni organizza
esercitazioni-simulazioni.
Eppure in Sicilia il numero medio di cittadini che vivono e lavorano
quotidianamente in aree esposte a rischio idrogeologico è notevole. Sarebbero 130.000
i cittadini siciliani che risiedono in zone esposte a rischio idrogeologico.
La mitigazione del rischio, secondo Legambiente, in Sicilia è deludente al
punto di interessare solamente il 16% del potenziale rischio idrogeologico.
Nessun commento:
Posta un commento