All'inizio del XX secolo, New Orleans era una realtà etnica composita. Da questo crogiolo di diverse culture nacque una musica del tutto particolare: il Jazz.
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La città era composta di una variopinta mescolanza di genti provenienti dalle più disparate origini: francesi, spagnoli, inglesi, italiani, tedeschi, svedesi, slavi. Una forte percentuale della popolazione era composta da neri africani, discendenti dagli antichi schiavi, che un tempo lavoravano nelle piantagioni e dove già dagli anni quaranta dell'Ottocento vi erano -a lavorare- pure numerosi contessioti.
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Nelle Chiese ogni comunità innalzava i canti sacri peculiari del gruppo etnico di appartenenza.
Nella tradizione musicale della città, ad inizio Novecento, restavano vivi i canti di lavoro delle piantagioni e i blues dei villaggi di campagna. Inizialmente, i nuovi stili che predominavano soprattutto nella musica nera, restavano confinati in ambiti "minori" o poco edificanti come le bettole e i bordelli, a causa del razzismo imperante negli Stati Uniti.
Da un incrocio fra la musica nera (il ragtime) e altri stili potè nascere il Jazz: intorno al 1900, a New Orleans, suonavano circa trenta delle orchestre jazz più note del Paese.
Le grandi sale da ballo ospitavano la musica delle orchestre dirette da Jelly Roll Morton o dal jazzista bianco "Papa" Jack Laine.
Vi erano bande musicali che giravano per le strade della città, e quando si incontravano, organizzavano le cosiddette "battles", veri e propri duelli musicali nei quali la vittoria era decisa non solo dalla qualità dell'esecuzione, ma anche dal volume e dal ritmo. Grazie a questi duelli si diffuse il prestigio della "Banda Contessa Entellina".
La composizione classica delle orchestre di New Orleans Jazz comprendeva tre strumenti melodici:
-la cornetta
-il clarinetto
-il trombone
a cui si aggiungeva un gruppo ritmico formato da tuba, banjo e tamburo.
Solo in seguito vennero introdotti il pianoforte e il contrabasso. All'inizio le prime orchestre, dal punto di vista del ritmo, erano fortemente influenzate dalle marce delle bande.
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Molte orchestre si trasferirono a Chicago e qui crebbero i band-leader, fra cui Louis Armstrong.
Il Jazz che era nato nel profondo Sud degli Stati Uniti, quello rurale delle piantagioni, si è evoluto principalmente a Chicago, la città industriale del Nord.
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