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lunedì 10 settembre 2012

14 Settembre. Fede, tradizione ed eventi storici si ritrovano nell'Esaltazione della Santa Croce

Una delle dodici feste dell’anno liturgico nel rito bizantino, la seconda nell’ordine di inizio dell’anno liturgico dopo quella della Natività di Maria, è quella dell’esaltazione della Santa Croce.
Chi ama la Storia non può sottrarsi dal seguire –per poi meglio capire- i riti liturgici che la Chiesa bizantina segue durante le giornate che precedono e seguono la festività del 14 settembre.
In questa festività la Chiesa non fa altro che rievocare una serie di eventi storici connessi col ritrovamento del legno su cui fu crocifisso il Cristo; ritrovamento avvenuto su impulso di sant’Elena, madre dell’Imperatore romano Costantino.
Il ritrovamento del “legno” avvenne nei pressi del Golgota, a Gerusalemme, e l’identificazione fra altri legni potè essere accertato  grazie ad una guarigione miracolosa avvenuta al contatto con esso.
La voce del ritrovamento si diffusa nella città e la Croce fu esposta ai fedeli dal Patriarca Macario; quando il prelato la innalzò in alto alla vista del popolo questo gridò più volte “Cristo pietà” (Kirie eleison). Da qui la liturgia bizantina dell’Esaltazione della Santa Croce attinge i frequenti “Kirie eleison”.
Resti di quella Santa Croce sono ancora oggi conservati nella basilica gerusalemitana della Risurrezione (che i latini però chiamano del Santo Sepolcro).
Nel 614 Gerusalemme fu saccheggiata dai persiani e la liberazione, ad opera dell’Imperatore Eraclio, avvenne quattordici anni dopo. L’Imperatore vincitore sui persiani sottrasse loro il sacro legno e molte altre reliquie portate via e al seguito di un sfarzoso corteo lo volle ricondurre a Gerusalemme. Il cavallo su cui la croce era caricata però non volle superare la porta della città santa. Il patriarca Zaccaria suggerì pertanto all’Imperatore di caricarsi lui la Croce, in quanto Gesù aveva attraversato la città per raggiungere il Golgota sotto il peso del legno. Eraclio si spogliò dei vestiti imperiali e scalzo si carico la Croce che portò sino al monte Golgota.
Da questi episodi a sfondo storico traggono origine molti degli inni cantati nei Vespri del 13 settembre: la Croce come strumento di salvezza e di vittoria dei cristiani. Non mancano allusioni alla visione di Costantino prima dello scontro col rivale Massenzio nel 312.
Riferimenti storici si colgono anche al 13 settembre del 335, giorno di inaugurazione della Chiesa del Sacro Sepolcro (per i latini) o della Resurrezione per i greco-bizantini.
Il celebrante nel rito dell'Esaltazione benedice i quattro punti cardinali  perché la salvezza della Croce  abbraccia l’universalità del creato.
Vedremo -in appresso- altri spunti che ci possano aiutare a meglio interpretare i contenuti dei riti liturgici.

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