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venerdì 11 febbraio 2011

Berlusconti - Fini - Napolitano - Magistratura: scontro fra le istituzioni

150° dell'Unità d'Italia: anno dello scontro istituzionale senza fine. Probabilmente alla resa dei conti non ci saranno nè vinti nè vincitori.
Non è più una questione di donne o di donnine. Fosse solo il disfacimento morale della classe dirigente (che, comunque, più o meno discretamente, si è sempre trovata i suoi fornici), siamo allo sfilacciarsi penoso delle reti di protezione legalitaria.
Quando verrà (perché verrà) il momento di tirare le somme, ogni italiano onesto, di buon senso, di buon gusto, di mente sgombra di pregiudizi di sorta non vedrà nè vincitori, né vinti, in questa battaglia tra poteri fuori controllo.
Siamo certamente allo squallido tramonto del berlusconismo che ha infettato i gangli del sistema-Paese. Chiunque oggi non accetterebbe dal nostro primo ministro neppure un caffè, nemmeno coloro che si sono abbuffati dei suoi favori e si sono arricchiti alla sua ombra. E' già accaduto con Tangentopoli, quando tutti, tranne Craxi, Forlani e pochi altri rimasero col cerino in mano: il resto, il resto della classe dirigente, sembrò allora, che fosse composto da puritani. Accadrà ancora col dopo Mignottopoli, quando nessuno riconoscerà di avere mai votato Berlusconi.
Italiani, strana gente !

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