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sabato 2 luglio 2022

Riflessioni da terzo millennio ... come in democrazia si affrontano i problemi

  Pare che milioni di esseri umani, nel corso della Storia e soprattutto in tempi non lontani da noi, persino uomini (e donne) del secolo trascorso (il Novecento), sono morte a causa di pestilenze e malattie infettive. 


Tra il 1348 ed il 1351
un terzo della popolazione europea
venne sterminata.

 Ci interroghiamo, alla luce della ancora vivace pandemia da Covid dei nostri giorni, sul perché non si riesca a bloccare questo nemico dell'umanità rappresentato dalle pestilenze e dalle malattie infettive.

 Storicamente, lo leggiamo su tanti testi che risalgono al Medio Evo, erano i centri urbani su cui insistevano grandi flussi continui di mercanti, pellegrini (ossia figure umane portatori di civilizzazione) i luoghi ideali per gli agenti patogeni.

 Sembrerebbe -ancora- che tutti gli uomini dell'antichità che abitassero nella storica Atene o nella Firenze dei Medici erano perfettamente consapevoli di potersi ammalare e morire nel giro due/tre giorni a causa delle non infrequenti epidemie. Si poteva morire, insieme alla propria famiglia,  all'improvviso, per l'esplodere, in un solo colpo, di una epidemia.

 Nei libri scolastici ci è sempre -o quasi- stata ricordata la cosiddetta Morte Nera (temporalmente datata attorno al 1330) che originata in un'area dell'Asia centrale, con i morsi delle pulci, fu in condizione di infettare l'intera Europa. Qui attraverso pulci e topi -portatori- nell'arco di un ventennio pare che siano morti fra 75 e 200  milioni di persone, fra Asia, Europa ed Africa.

 Allora le Autorità erano completamente impreparate a fronteggiare simili calamità. Si pensava fosse buona e meritoria opera cristiana, almeno in Europa, di organizzare preghiere e processioni religiose; che ovviamente diffondevano i contagi, piuttosto che rallentarli.  Anche in epoca più moderna, ancora in assenza di ricerca scientifica, veniva accusata l'aria malsana, i demoni malvagi, e magari la divinità irata per la scarsa fede dei credenti.

 E la "morte nera" non fu né l'ultima né la più devastante delle pestilenze.

 Ne tratteremo ancora.

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