Adesso noi assistiamo invece ad un sistema caratteristico della capitale
d’Italia in cui la criminalità organizzata, che comprende addirittura la banda
della Magliana, aveva in mano settori della destra e della sinistra. Cosa sono
diventati oggi i partiti politici ? Perché è possibile trascendere da qualsiasi
riferimento etico, da qualsiasi motivazione di finanziamento alla politica e si
ruba e ci sia chi di fa corrompere addirittura da settori del crimine
organizzato ?
EMANUELE PECHEUX, giornalista
Veltroni, il contrappasso dell'ipocrisia
Tre giorni. Tanto ha atteso il romano Walter Veltroni, già
vicepresidente del consiglio, già segretario dei Ds, già sindaco della
Capitale, fondatore e primo segretario del Pd, per dire la sua a proposito
dell’inchiesta che ha scoperchiato il verminaio che giornalmente si arricchisce
di nuovi protagonisti.
Neanche a dirlo, ha trovato ospitalità su Repubblica, testata che vent’anni fa liquidò sprezzantemente il Psi definendolo con l’agghiacciante titolo, “La banda del buco”, e oggi offre ampio spazio a uno dei protagonisti, non è ancora dato sapere con se attivo o passivo, della pestilenziale vicenda capitolina, della politica nazionale e, con i suoi proconsoli, anche di quella romana.
Si sa. I tempi cambiano. Ma anche l’ipocrisia ha il suo contrappasso. Già dall’incipit della lettera si capisce quale saranno le parole chiave: il solito impasto per l’appunto di ipocrisia, doppiezza, cinismo, infingardaggine.
Neanche a dirlo, ha trovato ospitalità su Repubblica, testata che vent’anni fa liquidò sprezzantemente il Psi definendolo con l’agghiacciante titolo, “La banda del buco”, e oggi offre ampio spazio a uno dei protagonisti, non è ancora dato sapere con se attivo o passivo, della pestilenziale vicenda capitolina, della politica nazionale e, con i suoi proconsoli, anche di quella romana.
Si sa. I tempi cambiano. Ma anche l’ipocrisia ha il suo contrappasso. Già dall’incipit della lettera si capisce quale saranno le parole chiave: il solito impasto per l’appunto di ipocrisia, doppiezza, cinismo, infingardaggine.
PETER GOMES, Direttore de Il FattoQuotidiano.Net
A poco a poco, anche per chi non la voleva vedere, la verità sta venendo a galla. I casi di decine e decine di amministratori pubblici coinvolti in tutta Italia in inchieste contro la pubblica amministrazione non rappresentato episodi isolati, ma sono tasselli di un sistema. La seconda repubblica, esattamente come la prima, agonizza ferita a morte da tangenti e ricatti. Nei partiti si fa carriera se si ruba o almeno si accetta il gioco. Nei posti chiave finiscono quasi esclusivamente esponenti politici che il sistema ritiene affidabili: gente che ha il guinzaglio corto per quello che ha fatto o che per quello che ha dimostrato di non voler dire e fare.
La frase chiave per capire che accade in Italia l’ha pronunciata a Roma Salvatore Buzzi, l’ex carcerato presidente della Cooperativa rossa 29 giugno, ritenuto il braccio destro del boss di mafia Capitale, l’ex Nar Massimo Carminati: “Lo sai perché Massimo è intoccabile? Perché era lui che portava i soldi di Finmeccanica. Bustoni di soldi a tutto il parlamento. Quattro milioni dentro le buste. Massimo mi ha detto “È sicuro che li ho portati a tutti”. Pure a Rifondazione”.
Nelle prossime settimane capiremo quanto c’è di dimostrabile in questa affermazione.
Nessun commento:
Posta un commento