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sabato 3 novembre 2012

Contessa Entellina. No, non possiamo crederci. Ci viene detto che Sindaco e Vice-Sindaco intendono ricandidarsi.

Ma a Contessa Entellina c'è una Amministrazione Comunale ?
Il dubbio ci appare più che legittimo perchè girando tutt'attorno non rileviamo altro che degrado. Si, il degrado avanza e non risparmia, ne abbiamo scritto due giorni fà, neanche i morti, o meglio il luogo in cui riposano (i loculi di proprietà del Comune).
A Contessa -a voler dire la verità- è da parecchi anni che la gente è abituata a vivere in condizioni di diffuso disagio.
L'abbandono del centro abitato lo si coglie senza sosta e ne fanno le spese i cittadini ed anche quel che di bello, di culturale, di nostalgico è rimasto come patrimonio del nostro pasesino.
Certo col terremoto del 1968 (o in conseguenza di esso) è andata via la memoria di una certa Contessa Entellina, però dal terremoto era venuta alla luce una nuova Contessa Entellina ed un nuovo modo di vivere e di sperare. Da alcuni anni, da quando al Comune regna l'inconcludenza e l'aspirazione massima è una gita pagata da cappiddazzu a Vilnius, anche la nuova Contessa Entellina precipita nell'abbandono.
Negli ultimi anni, da quando Sergio Parrino svolse pure il ruolo di assessore ai lavori pubblici (ammesso che l'abbia mai svolto e non si sia limitarto a riscuotere l'indennità) pure gli edifici pubblici post-terremoto sono privi di cure e quindi inutilizzabili.
Esattamente due anni fà in mezzo al caos decisionale Sergio Parrino nel breve volgere di tre settimane fece adottare tre deliberazioni di Giunta una diversa dall'altra,  perchè a distanza di qualche decennio si era  accorto che l'intenzione di voler  realizzare una nuova Chiesa nel nuovo centro abitato era "non fattibile" stante in Sicilia le chiese con le volte di un certo tipo erano suscettibili di crolli (capitò a Gibellina). Sergio Parrino e la sua Giunta decisero dopo un lungo zig-zag  mediante le ricordate tre delibere di destinazione in solo tre settimane di restaurare con quei soldi gli edifici pubblici che versavano in degrado. Ricordiamo a memoria un elenco parziale: il centro commerciale, l'auditorium, il centro civico ...
Nulla finora abbiamo visto avviato.
Eppure egli assicurava che quei soldi, quelli della Chiesa mai realizzata, erano lì, e attendevano di essere spesi, se non in nuovi edifici .... almeno in manutenzione.
Evidentemente, ci viene da pensare che così come non ha saputo fare l'assessore ai lavori pubblici Sergio Parrino non ha saputo e non sa fare il sindaco.
Il degrado del centro abitato lo si coglie nelle erbacce che invadono le strade, nella disoccupazione diffusa fra la gente, nell'inerzia assoluta in termini di idee, iniziative e sforzi per percepire, interpretare il futuro di questa terra.
Sul cimitero abbiamo riferito più volte, come pure sull'immondizia nell'adiacente "villa comunale, sull'incuria dei loculi comunali adiacenti alla Cappella Comunale (pure questa trascuratissima e ...).
Chi va a visitare i propri defunti  è spesso assalito dal fetore dei sacchi di immondizia, dalle foglie marce, dalle api che albergano all'interno dei "loculi comunali" a ridosso delle bare. Lo abbiamo ricordato: a nulla servono le segnalazioni, ormai divenute proteste, dei familiari dei defunti.
Andare al cimitero per i parenti dei defunti capitati nei loculi di proprietà del Comune non dà senso di pace ma di sconforto.
Eppure qualcuno ci dice che Sergio Parrino vorrebbe ricandidarsi. Roba da restare allibiti ! Ha avuto il 36% dei consensi nella scorsa volta ed è divenuto sindaco grazie alla mancanza di intelligenza "utile" degli oppositori. Come potrà divenire, come potrà aspirare a divenire sindaco lasciando nel degrado il paese ?
Da uomo berlusconiano che è forse non si accorge che ormai in quelle sponde, in quei versanti da lui frequentati, si piglia un terzo dei voti rispetto al 2008, ossia da 36% dei consensi si passa al 12%; pertanto anche se dovesse mancare l'intelligenza "utile" dei suoi oppositori chiunque delle parti in gioco riuscirà a superare i voti di Sergio Parrino e del suo Vice.
Il paese è al lastrico certamente per la crisi generale dell'Italia che fu berlusconiana e della Regione che fu cuffariano-lombardiana col pd a tenere la candela, però l'inconcludenza delle amministrazioni locali di Sicilia ci aggiunge del proprio.
Contessa Entellina nell'animo dei contessioti residenti e lontani, emigrati ed impegnati altrove è un bellissimo paese, ma è tenuta proprio male, malissimo !!

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