Le definizioni, e le catalogazioni di appartenenza sono tutte giuste e tutte sbagliate. Fare politica oggi dovrebbe significare: osservare la società, il contesto, il procedere.
Se una parte del paese, l'Italia, è debole economicamente e socialmente (il meridione), verosimilmente le ragioni affondano nel passato, nella Storia, ma non vi è dubbio che su questa debolezza la classe politica odierna continua, come nei decenni passati, a far prosperare raccomandazioni, ricatti morali, clientelismo.
Su tutti noi grava la prepotenza di una classe dirigente che non ha interesse a toglierci di torno il malaffare; in una società "normale" avremmo bisogno di una classe politica "normale" e l'attuale che farebbe ?
Poca gente però, oggi, non si dà per vinta e non concepisce alcun "lasciamo perdere".
La società normale dipende da noi. Non sarà nè Berlusconi nè Bersani a darcela e nemmeno Di Pietro. Noi dobbiamo essere protagonisti, a cominciare dai piccoli gesti di ogni giorno.
E' dura... ma almeno saremo da modello per i nostri figli.
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