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sabato 3 gennaio 2015

Hanno detto ... ...

CARLO VIGHI, artista
Si sta diffondendo un'era glaciale, priva di sentimenti, affetti, cortesie e solidarietà. Perduti nel silenzio e nel buio del mare del nulla.
L'assurdo è che trovi più calore umano in un animale che in un essere umano.

GIANNI RIOTTA, giornalista
L'idea che Draghi potesse lasciare Bce per il Quirinale è davvero balzana. Non è mai stata davvero discussa al di fuori delle chiacchiere romane.

CORRADINO MINEO, senatore Pd
“Vigliacchi di stato”, dice il Giornale “i complici sono i sindacati e il governo che ha salvato i dipendenti pubblici dal jobs act”. “Linea dura sugli assenteisti”, annuncia il Corriere e Repubblica, “Statali, ora si cambia, licenziamenti più facili. Inps a caccia dei malati”. “Vigili, la crociata di Renzi”, chiosa il Fatto. La notizia è nota: l’83% dei vigili romani era assente a capodanno. Qualcuno forse era in ferie, i più si sono dati malati o hanno usato, giusto quel giorno, il diritto al congedo previsto per chi dona il sangue.

Come scrive Sergio Rizzo sul Corriere, “questa diserzione di massa, per dirla con il comandante Raffaele Clemente, è l’ennesimo episodio della guerra dichiarata a Ignazio Marino”, il sindaco “marziano” che ha nominato un capo esterno al corpo, ha eliminato alcuni imbroglietti come “l’indennita notturna he partiva alle 16 dei giorni feriali” o “il 4 euro in più per fare il servizio esterno” (cioè per andare in strada), ma soprattutto ha imposto “la rotazione”, togliendo (o meglio mincciando di togliere) a molti vigili la comodità (per gli onesti), l’utilità (per chi prende il pizzo) di essere inaggirabile autorità nel quartiere. Pare che la “rivolta” fosse nell’aria, che Marino - lo dice lui stesso nelle interviste- avesse convocato per il 30 una riunione del Comitato dell’Ordine e la Sicurezza, “i vigili hanno risposto che non potevano perché sarebbero stati in assemblea fino alle 2 del mattino del 31, allora il Prefetto ha cancellato l’assemblea e a quel punto c’è stata la scelta della malattia”. 

GAD LERNER, giornalista
Non mi piace la piega che sta prendendo la campagna contro i vigili di Roma, certamente colpevoli di avere attuato una pseudo-forma di lotta furba e sbagliata, con l’assenteismo certificato di Capodanno; e probabilmente inferociti perchè la rotazione delle mansioni sottrae loro illeciti vantaggi clientelari.
Non mi piace che il tutto si risolva in provvedimenti volti a facilitare il licenziamento dei dipendenti pubblici, quando invece si tende a sorvolare sulla sostanza più imbarazzante del problema: gli uomini in divisa godono in Italia di privilegi e rendite di posizione elargiti dal potere.





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