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sabato 2 agosto 2014

La Sicilia di Rosario Crocetta

Erano altri tempi. 
All'Università i professori di economia aziendale, quelli di tecnica bancaria, quelli di politica economica insegnavano che il ricorso all'indebitamento era fattibile -tenendo conto del ciclo economico- solo per "spese di investimento", per spese in "conto capitale".
Si, erano altri tempi. 
La Scuola era cosa seria, la politica non era contaminata dai politicanti che si preoccupano degli affari propri, l'Italia aveva ritmi di crescita che oggi possiede solamente la Cina.

Ieri mattina, alle 5,30, il governo di Rosario Crocetta si è visto approvata la terza manovra finanziaria in sette mesi. 
L'intero provvedimento serve per pagare gli stipendi, distribuire contributi a enti e associazioni carnevalesche, il tutto facendo pure ricorso ad un mutuo.
Come sappiamo Rosario Crocetta ha un curriculum (glorificato solamente da lui, e da lui soltanto) di rivoluzionario, progressista, innovatore e irreprensibile. Le sue capacità di amministratore sono incredibili. Per pagare gli stipendi ricorre, infatti, ai mutui.
I professori dei miei anni lo avrebbero bandito dalla società. 
Egli nella Sicilia del terzo millennio fa invece il Presidente della Regione.

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