StatCounter

domenica 4 dicembre 2022

Il Ventennio. 100 anni fa la manipolazione della nazione

 Minimo compendio sulla Dittatura e 

sue propagini fino ai nostri giorni

 sfogliando il libro di Enzo Golino: 

Parola di Duce-Come si manipola una nazione

001) 

La parola di Mussolini (Il fascistese), al pari della parola di Hitler, era equivalente ad una legge di Stato, asse della ideologia fascista, diktat propagandistico nella vita dei cittadini.

002)

La tolleranza repressiva fu durante il ventennio una realtà scottante che si manifestò intrecciata ai tanti decisionismi praticati a colpi di editti personali, dai livelli alti romani fino ai podestà di periferia. Avremo modo di riferire qualcosa anche su episodi locali.

003)

Se ai nostri giorni restringiamo l'ambito dal Paese ai paesi di periferia probabilmente a nessuno sfuggiranno i tanti "particulare" che vengono curati sia da certi presunti potenti che da tanta gente comune. Il Fascismo fu -secondo taluni- una sorta di inclinazione nazionale che già Guicciardini (1483-1540) coglieva a proposito del comportamento dei politici del suo tempo.

004)

In verità ancora ai nostri giorni il "particulare" dei politici lo cogliamo nelle tante iniziative "ad personam" e "ad interim" che addirittura vengono presentate nella veste del "piacere di servire"; iniziative che ovviamente indignano il vivere quotidiano dei tanti che assistono al tramonto dell'etica pubblica, che purtroppo non sempre osano additarlo.

005)

Il regime fascista seppe per un ventennio manipolare le idee e le parole e reprimere con la violenza ammantata di effetti plateali tutte le indignazioni e la volontà dei non inquadrati.

006)

Esistono correttivi verso l'arroganza e la violenza? Esistette l'opposizione al Fascismo lungo tutto il ventennio e tanti "democratici" pagarono con gli arresti e addirittura con la vita l'avversione verso l'arroganza e la violenza. In politica il motore per fare opposizione all'arroganza è anzitutto la buona formazione scolastica. Per Calamandrei la democrazia si difende mediante "l'istruzione". Per Tullio De Mauro, quando la parola e il linguaggio con i loro contenuti pedagogici vengono soppressi -per consentire solamente l'indottrinamento di regime-  si è in presenza di atti criminosi e proprio di questi -nel Novecento- si sono macchiati il fascismo, il nazismo, il franchismo e lo stalinismo.

Nessun commento:

Posta un commento