Per Ernesto Galli della Loggia:
le contraddizioni in cui si trova il Pd
... Nella seconda Repubblica il Pd si è così ritrovato promosso di fatto al nobile ruolo di partito serio e onesto «a prescindere», di garante per vocazione delle istituzioni, si direbbe un vero e proprio partito dello Stato in servizio permanente effettivo sul quale, ad esempio, il Quirinale poteva, e ha potuto, sempre contare.
Sicuramente un ruolo non privo di vantaggi (ad esempio nel favorire l’accesso dei suoi iscritti e simpatizzanti a centinaia di incarichi di rilievo pubblico), ma con un’inevitabile conseguenza negativa. Vale a dire che diventava ogni giorno più difficile che un tale partito potesse essere un vero partito di sinistra, anzi il partito della sinistra, i Carabinieri, come è noto, non essendo certo i più adatti a fare la rivoluzione.
Per Danilo Taino
All'Italia non servono scelte di campo
... Il mondo è nel caos. In Europa, l’aggressione all’Ucraina. Nel lontano Est, i giochi di guerra nello Stretto di Taiwan. In Medio Oriente, l’Iran che si avvicina alla bomba nucleare, Israele e palestinesi di nuovo in conflitto, la Turchia che gioca tra Nato e Russia. In Sudamerica, vaste tendenze anti-Usa che già creano tensioni. In Asia, rivolte e repressioni. Soprattutto, la Cina sempre più coercitiva nei confronti dei Paesi che hanno posizioni politiche a lei sgradite, con l’obiettivo di affermare la propria egemonia nel Pacifico e, in collaborazione con Mosca, nel supercontinente eurasiatico. E così stravolgere democrazia, economia, regole internazionali. Oggi, come in altri momenti del passato, dalla collocazione a Occidente dipende il futuro degli italiani. Tema forse poco estivo, ma di una certa rilevanza per la campagna elettorale.
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