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lunedì 8 agosto 2022

Curiosità da campagna elettorale (3)

 Carlo Calenda

«Enrico lo avevo già informato il giorno prima. Sapeva, perché glielo avevo detto, che non sarei stato nell’alleanza se si fosse siglato con Fratoianni, Bonelli e Di Maio un patto che di fatto rendeva la coalizione un’ammucchiata».

«Io penso che lui si sia trovato di fronte a un bivio che il Partito democratico ha affrontato tante volte nella sua storia. Quello tra una scelta riformista o un’alleanza in cui mettere tutto e il contrario di tutto. Alla fine ha scelto questa seconda strada. E questo è stato l’errore di Letta».

«Il Partito democratico, dall’arrivo dei 5 Stelle in poi, ha sempre l’ansia di avere tutto dentro. Il Pd non ha il coraggio di rappresentare i socialdemocratici: deve avere dentro i populisti di sinistra. Una cosa per me inspiegabile. E così facendo in questa legislatura si sono suicidati».

«Il Partito democratico, dall’arrivo dei 5 Stelle in poi, ha sempre l’ansia di avere tutto dentro. Il Pd non ha il coraggio di rappresentare i socialdemocratici: deve avere dentro i populisti di sinistra. Una cosa per me inspiegabile. E così facendo in questa legislatura si sono suicidati».

Enrico Letta 

Calenda può allearsi solo con Calenda. 

«Gli italiani hanno visto benissimo, c'è stato un patto sottoscritto e una parte ha deciso di non onorare la parola data. Secondo me in politica e nella vita è abbastanza grave. Che promesse puoi fare agli italiani se sanno che già con gli alleati rompi la parola data?». 

«Credo che Calenda abbia fatto capire che l'unico alleato con il quale può allearsi è Calenda stesso, se lo accetta»


I sondaggi

«Una compagine con dentro Pd, + Europa, Verdi e Sinistra italiana —secondo Antonio Noto di Noto sondaggi — può ambire al 26% e sarebbe assai lontana dal centrodestra. Difficile la rimonta sul centrodestra con Calenda, figurarsi senza Azione».

Secondo Lorenzo Pregliasco di You Trend: «Premessa: intanto non sappiamo come finirà perché a oggi è tutto più che surreale. Detto questo, si tratta di uno strappo subito dal Pd che segue lo strappo del M5S. Il Nazareno si ritrova con una mini coalizione Pd-Più Europa-Sinistra e Verdi. Non solo l’alleanza è eterogenea, per le note differenze programmatiche, ma ha anche un perimetro ristretto».

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