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giovedì 7 luglio 2022

La Turchia di Erdogan. Fa da mediatrice fra Occidente e Putin

 Draghi è stato in Turchia! Alla fine la necessità ha prevalso sui principi! 

 L'ultima volta che il premier italiano si era occupato di Erdogan era per denunciare l'assoluta estraneità di costui ai valori occidentali, l'estraneità del "caudillo" del Medio Oriente rispetto ai valori euro-americani, quando lo accusò di non avere rispetto delle donne, e nella specie di  Ursula von der Leyen, a cui in un incontro ufficiale non le fu offerta nemmeno una sedia che rispettasse il rango di rappresentante dell'U.E.

La politica ha le sue esigenze e l'Occidente non esita a chiudere gli occhi quando all'orizzonte di "caudilli" peggiori di Erdogan si intravedono i Putin e, andando più in là, certe figure cinesi che di Hong Kong puntano a farne una caserma.

 Effettivamente la forza del complesso militare-industriale della Turchia, e il disimpegno degli americani dal Medio Oriente, hanno fatto della Turchia il pilastro, o il presunto pilastro, dell'Occidente in Medio Oriente. Il ritiro da quell'area degli americani soddisfa le ambizioni geopolitiche di Erdogan in Iraq, Libia e Siria, e permette sia l’estensione delle operazioni navali nel Mediterraneo, sia l’istallazione di basi turche in Qatar e Somalia. 

 Nonostante la Turchia sia parte dell’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord (Nato), il Cremlino è stato finora per Erdogan il referente per ogni intervento su scala internazionale e ha definito i limiti del dispiegamento della sua zona di influenza. Erdogan e Putin si intendono e gli Americani di Biden cominciano a coltivare, al contrario di Trump, più di qualche dubbio  sul personaggio.

 Erdogani, in piena autonomia si erge a campione dell’islamismo moderno, ed esempio della capacità di attrazione sia nel mondo mussulmano che in quello dei dittatori alla Putin, in un clima di crescente sospetto per i partner della Nato, da cui rivendica autonomia strategica, mettendo in questione (o addirittura, ignorando) i valori dell’occidente.

 La verità è che la posizione geografica della Turchia è strategica, è quella che fu -a suo tempo- l'area avanzata dell'Impero Romano d'Oriente. Impero che mai esitò ad esercitare un ruolo tutto suo, rispetto a Roma.

 Cercheremo nelle prossime pagine di cogliere come i "romani d'Oriente" si comportavano rispetto ai "Romani d'Occidente".

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