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martedì 8 febbraio 2022

Una foto alla settimana: la trebiatura nei primi anni cinquanta del Novecento (2)

Ai nostri giorni una grande mietitrebbia arriva sul campo di grano e in poche ore il cereale è tutto mietuto, trebbiato, e trasportato nei magazzini, e  tutto ciò costituisce una sola operazione interna al comparto agricolo. 

Non era cosi fino agli anni cinquanta-sessanta del Novecento. 

Avevano ragione i tantissimi "contadini" conosciuti nel periodo pre-terremoto Belice del 1968 quando, in campagna, in tanti seduti per terra, attorno ad una tovaglia, mangiavano un tozzo di pane e formaggio e dicevano che quello era frutto del loro sudore. Sudore alla lettera.

La foto qui sopra riportata ricoda la trebbia, forse la prima a Contessa Entellina, generalmente posizionata in contrada Fuisa e di proprietà di "don Cocò LoIacono". Quella macchina costituì un gran passo avanti rispetto alla trebiatura sull'aia che, da millenni (da Omero), si conduceva nei campi dell'intero Mediterraneo facendo girare sotto il sole cocente due muli appaiati (vedi pigiando qui).

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