Il Segretario generale della CGIL così commenta l'assalto alla sede della Confederazione, a Roma, ad opera di gente dell'estrema destra neo-fascista: "Quella di ieri è una ferita democratica, un atto di offesa alla Costituzione nata dalla Resistenza, un atto che ha violentato il mondo del lavoro e i suoi diritti". Sono queste le parole di Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, che ha aperto l'assemblea generale del sindacato. La Cgil, il giorno dopo l’assalto alla sede di Roma a margine di una manifestazione contro il green pass, ha deciso di rispondere a neofascisti e no-vax con l'apertura di tutte le sedi e un presidio davanti alla Cgil nazionale. Inoltre, Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato una manifestazione il 16 ottobre nella Capitale. Intanto, fonti di polizia hanno fatto sapere che nella notte sono state arrestate 12 persone coinvolte negli scontri a Roma: fra loro anche Roberto Fiore e Giuliano Castellino.
"Deve essere chiaro che se qualcuno ha pensato di intimidirci, di metterci paura, di farci stare zitti, deve sapere che la Cgil e il movimento dei lavoratori sono quelli che hanno sconfitto il fascismo in questo Paese e riconquistato la democrazia. Non ci intimidiscono, non ci fanno paura", ha detto Landini nel suo discorso. Quello di ieri - ha aggiunto - è stato un "disegno preordinato e coordinato. È stata un'azione squadrista e fascista, non ci sono altre definizioni, la scelta di colpire la Cgil e il mondo del lavoro è un atto inaccettabile. Tutte quelle formazioni che si richiamano al fascismo vanno sciolte e questo è il momento di dirlo con chiarezza".
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