StatCounter

domenica 4 gennaio 2015

Il Vangelo alla luce dei fatti di ogni giorno

MARCO
1, 1-8
“Viene dietro di me quello più forte di me”
1 Principio del Vangelo di Gesù Cristo Figlio di Dio. 2 Come sta scritto in Isaia profeta: “Ecco, io mando il mio angelo davanti al tuo volto,  che preparerà la tua via.
3 Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, fate diritti i suoi sentieri”, 4 venne Giovanni a battezzare nel deserto e a proclamare un battesimo di conversione  per il perdono dei peccati.
5 E usciva verso di lui tutta la regione giudea, e tutti quelli di Gerusalemme, ed erano battezzati da lui nel fiume Giordano confessando i loro peccati.
6 Giovanni era vestito di peli di cammello, una cinta di pelle ai fianchi, mangiava locuste miele selvatico. 7 E proclamava dicendo:
Viene dietro di me quello più forte di me, del quale io non sono sufficiente a inchinarmi e sciogliere il laccio dei suoi sandali.
8 Io vi battezzai con acqua, ma lui vi battezzerà in Spirito Santo.
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Cosa significa per un uomo del terzo millennio la lettura di questo brano, e dello stesso Vangelo nel suo complesso ? Ha ancora un senso attuale oppure è un brano,  un testo mitologico appartenente ad una cultura diversa da quella greca a cui ci hanno abituati con l'Iliade o l'Odissea ed altri testi ancora fatti studiare a scuola ? Nella specie la cultura diversa sarebbe quella ebraica.

Sicuramente la cultura ebraica c'entra per capire il brano. C'entra la storia del popolo ebraico, che diventa -se si vuole e con un pò di fede- storia dell'uomo. 
Nella storia degli ebrei è sempre stato insito che l'uomo prima o dopo sarebbe stato liberato e avrebbe vissuto in condizioni di giustizia. 
Se libertà e giustizia  sono le coordinate e se si ha solo un pò di fede la lettura del brano e dell'intero Vangelo continua a dare significato anche all'uomo del terzo millennio.

Pare di poter capire che la storia dell'uomo non è abbandonata a se stessa, casualmente ad ogni evento di forza o di potenza. Il Dio cristiano che nessuno ha mai visto e mai vedrà è impegnato, attraverso messaggeri che noi individui del terzo millennio, a causa della distrazione e dell'interesse egoistico, non individuiamo più e che ci richiamano alla giustizia e alla libertà (tale era il Battista). Voci profetiche. Ancora oggi ne esistono, ma vengono considerati a-normali, non conformi ai modelli che tv e media ci additano.
I profeti, come il Battista, sono coloro che "spianano i sentieri"; i loro sentieri però non sono quelli degli uomini della società globalizzata e di capitalismo-finanziario dei nostri giorni. No.

Un amico sacerdote è solito ripetere che il Battista è uno che volta le spalle al passato (nel caso specifico il vecchio modo di vivere dell'antico testamento) e addita in nuovo modo di vivere che sarà meglio annunciato dal Nazareno.  
La strada proposta del Battista non è quella della conservazione ma del cambiamento radicale. 
Sarebbe -in termini odierni- un uomo di sinistra ? un socialista ? un progressista ? No. 
Si tratta di qualcosa di diverso, anche se non opposto.
I politici di sinistra (quelli veri ed introvabili) puntano lo sguardo a ciò che è, al dato e al presente da aggiustare, da cambiare e spesso cadono vittime del potere, della ricchezza e dell'apparire. 
Lo sguardo del Battista, e  del Vangelo che rappresenta la novità "più forte di me", è rivolto al futuro e al nuovo che sta per nascere, anzì è già nato e deve essere semplicemente accolto, basta non distrarsi come purtroppo si lascia distrarre l'uomo del terzo millennio. 
E' quindi una strada di speranza e di certezza fiduciosa nella misura in cui ci si fa accompagnare dalla fede. 
Se si acquisisce questa virtù, poi si capirà molto altro.

Nessun commento:

Posta un commento