Riprendiamo dal Giornale di Sicilia e pubblichiamo sotto. La foto di sopra è nostra; è con sommo piacere che mostriamo il portone della Chiesa della Madonna della Favara aperto. Possediamo purtroppo altro 200 foto di agosto col portone sempre chiuso.
Il Contessioto
Giornale di Sicilia
2 settembre 2009
Chiesa. Decisivo l’intervento di mediazione del monsignor Sotir Ferrara in vista della Maria Santissima di Favara CONTESSA ENTELLINA, PACE TRA LA COMUNITA’ GRECA E QUELLA LATINA
Confermati i tradizionali riti in occasione delle festività
Polemiche iniziate ad agosto quando i fedeli di rito greco trovarono le porte della chiesa della Madonna chiuse e non fu possibile intonare la Paraklisis in onore della Vergine Maria. Cosmo Di Carlo
La cittadinanza celebrerà in armonia la festività di Maria Santissima della Favara nei giorni sette ed otto settembre. A rasserenare la comunità Greca e quella Latina è arrivata il giorno 27 agosto un decreto del vescovo dell’Eparchia di Piana degli Albanesi monsignor Sotir Ferrara indirizzato ai due parroci Don Mario Bellanca di rito latino e Papas Nicola Cuccia di rito greco. Nella sua lettera monsignor Sotir Ferrara, confermava i riti tradizionali del clero greco e concede la messa vespertina che sarà celebrata dal sacerdote di rito latino Don Mario Bellanca ul giorno otto settembre prossimo. Le polemiche, come si ricorderà, erano iniziziate il primo agosto quando, i fedeli di rito greco trovarono le porte della Chiesa della Madonna della Favara chiuse e non fu loro possibile intonare la Paraklisis in onore della Vergine Santa, così come vveniva dal lontano 1698 dal primo di agosto di ogni anno. Ma i fedeli di rito greco non si sono scoraggiati ed hanno intonato le odi in onore della Madonna sul sagrato antistante la Chiesa. Nei giorni successivi Don Mario Bellanca aveva spiegato le sue ragioni in una lettera inviata al sindaco di Contessa Entellina: Sergio Parrino ed al presidente del consiglio comunale Enzo Spera. Papas Nicola Cuccia, parroco della Parrocchia dell’Annunziata e San Nicolò, aveva dal canto suo, per conto della comunità di rito greco scritto tramite l’avvocato Nicola Schirò (nella foto Di Carlo) al prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali cardinale Leonardo Sandri, al Visitatore Apostolico dell’Eparchia monsignore Pio Tamburino arcivescovo di Foggia, a Monsignor Sotir Ferrara vescovo dell’Eparchia di Piana deglib Albanesi. “Valore fondante di una comunità è il rispetto delle tradizioni –spiega l’avvocato Nicola Schirò- l’edificio della Chiesa Latina è proprietà della parrocchia greca, questa sin dal 1698 ha ceduto l’uso della chiesa della Madonna della Favara alla parrocchia latina mantenendone la proprietà e riservandosi alcuni diritti. Tra quesi l’accesso alla chiesa nel giorno di Pasqua per l’annuncio della Resurrezione, la celebrazione della Paraklisis dall’1 al 15 agosto, ed i festeggiamenti del sette e otto settembre. Questa tradizione è sempre stata e continua ad essere conforme alle norme del dirirro canonico vigente; e rientra nel novero di quelle consuetudini ultra “centenarie o immemorabili e che non sono mai state revocate dal legislatore canonico”. La missiva di sua eccellenza Sotir Ferrara sembra aver portato serenità nella piccola comunità greco-albanese che nel tempo, pur avendo vissuto analoghi motivi di frizione, li ha sempre superati rispettando le indicazioni provenienti dalle superiori Autorità Ecclesiastiche. (CODI)
Giornale di Sicilia
2 settembre 2009
Chiesa. Decisivo l’intervento di mediazione del monsignor Sotir Ferrara in vista della Maria Santissima di Favara CONTESSA ENTELLINA, PACE TRA LA COMUNITA’ GRECA E QUELLA LATINA
Confermati i tradizionali riti in occasione delle festività
Polemiche iniziate ad agosto quando i fedeli di rito greco trovarono le porte della chiesa della Madonna chiuse e non fu possibile intonare la Paraklisis in onore della Vergine Maria. Cosmo Di Carlo
La cittadinanza celebrerà in armonia la festività di Maria Santissima della Favara nei giorni sette ed otto settembre. A rasserenare la comunità Greca e quella Latina è arrivata il giorno 27 agosto un decreto del vescovo dell’Eparchia di Piana degli Albanesi monsignor Sotir Ferrara indirizzato ai due parroci Don Mario Bellanca di rito latino e Papas Nicola Cuccia di rito greco. Nella sua lettera monsignor Sotir Ferrara, confermava i riti tradizionali del clero greco e concede la messa vespertina che sarà celebrata dal sacerdote di rito latino Don Mario Bellanca ul giorno otto settembre prossimo. Le polemiche, come si ricorderà, erano iniziziate il primo agosto quando, i fedeli di rito greco trovarono le porte della Chiesa della Madonna della Favara chiuse e non fu loro possibile intonare la Paraklisis in onore della Vergine Santa, così come vveniva dal lontano 1698 dal primo di agosto di ogni anno. Ma i fedeli di rito greco non si sono scoraggiati ed hanno intonato le odi in onore della Madonna sul sagrato antistante la Chiesa. Nei giorni successivi Don Mario Bellanca aveva spiegato le sue ragioni in una lettera inviata al sindaco di Contessa Entellina: Sergio Parrino ed al presidente del consiglio comunale Enzo Spera. Papas Nicola Cuccia, parroco della Parrocchia dell’Annunziata e San Nicolò, aveva dal canto suo, per conto della comunità di rito greco scritto tramite l’avvocato Nicola Schirò (nella foto Di Carlo) al prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali cardinale Leonardo Sandri, al Visitatore Apostolico dell’Eparchia monsignore Pio Tamburino arcivescovo di Foggia, a Monsignor Sotir Ferrara vescovo dell’Eparchia di Piana deglib Albanesi. “Valore fondante di una comunità è il rispetto delle tradizioni –spiega l’avvocato Nicola Schirò- l’edificio della Chiesa Latina è proprietà della parrocchia greca, questa sin dal 1698 ha ceduto l’uso della chiesa della Madonna della Favara alla parrocchia latina mantenendone la proprietà e riservandosi alcuni diritti. Tra quesi l’accesso alla chiesa nel giorno di Pasqua per l’annuncio della Resurrezione, la celebrazione della Paraklisis dall’1 al 15 agosto, ed i festeggiamenti del sette e otto settembre. Questa tradizione è sempre stata e continua ad essere conforme alle norme del dirirro canonico vigente; e rientra nel novero di quelle consuetudini ultra “centenarie o immemorabili e che non sono mai state revocate dal legislatore canonico”. La missiva di sua eccellenza Sotir Ferrara sembra aver portato serenità nella piccola comunità greco-albanese che nel tempo, pur avendo vissuto analoghi motivi di frizione, li ha sempre superati rispettando le indicazioni provenienti dalle superiori Autorità Ecclesiastiche. (CODI)
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