Due
testi sono stati già proposti all'attenzione dei lettori del blog (22 e 25 giugno
2014) con notizie sulla chiesa di S.
Rocco di Contessa, meno nota come chiesa dell'Immacolata Concezione, titolo
originario più volte riportato nei documenti ecclesiastici della diocesi di
Agrigento dall'inizio del secolo XVII. Nella chiesa di S. Rocco è venerata la statua dell'Immacolata Concezione,
scolpita nel 1854 dall’artista palermitano Francesco
Quattrocchi. La statua fu ordinata dal parroco della chiesa greca papas
Spiridione Lo Jacono e pagata 28 onze. Nell’archivio
della parrocchia greca esistono documenti che riguardano la statua
dell’Immacolata, in particolare una autodifesa di Spiridione Lo Iacono sulla
corretta utilizzazione del denaro raccolto per comprare la statua.
Pur
essendo la chiesa più nota col titolo di S. Rocco, a Contessa non sono dedicate
particolari celebrazioni religiose al protettore
contro le malattie infettive, molto noto,
venerato e invocato in tutta l’Europa: molte sono le chiese e le
cappelle dedicate a S. Rocco, molti comuni
lo onorano come patrono il 16 agosto, molte persone portano il suo nome.
La festa dell'Immacolata Concezione (otto dicembre) a Contessa è
invece celebrata solennemente con novena, vespero e Divina Liturgia e raramente
con la processione:
- 30 aprile 1954 la statua
dell’Immacolata é portata in processione dalle giovani nella chiesa Madre e riportata nella chiesa di S. Rocco il 30 maggio a
conclusione del mese mariano
- l’8 dicembre 1956 la
statua dell’Immacolata è portata in processione per le vie del paese con la partecipazione di molti fedeli
e della banda musicale.
Alla festa dell'Immacolata Concezione è legata una antica
tradizione ancora viva oggi a Contessa: la sera della vigilia (7 dicembre),
finita la celebrazione del Vespero, molti fedeli, soprattutto giovani e
ragazzi, si danno appuntamento sul piazzale della chiesa di S. Rocco per
assistere alla morte del diavolo e di
sua moglie, raffigurati in due pupazzi a grandezza naturale, imbottiti
di paglia, carta, stracci e fieno (vengono bruciati).
All'Immacolata è anche intitolata una confraternita, di cui viene riportato di seguito il testo degli
articoli 1 e 2, che precisano data di costituzione e
finalità:
"Art. 1 - Costituzione
Si é costituita nella chiesa di S. Rocco in Contessa Entellina la
congregazione denominata “Congregazione Maria SS. Immacolata” volgarmente detta
“Burgisi” con l’approvazione ecclesiastica nell’anno 1920.
Art. 2 - Scopi
Gli scopi principali che la Congregazione si propone sono:
a) diffondere la devozione a
Maria SS. Immacolata;
b) aiutare il parroco nel suo
apostolato cristiano, promuovendo insieme la cultura cristiana, gli interessi
del sacro culto, il decoro delle funzioni religiose;
c) la conservazione delle
tradizioni religiose esistenti nella comunità;
d) contribuire ad organizzare
convegni e tavole rotonde per la diffusione di una vera coscienza religiosa e
dell’amore fraterno;
e) risvegliare il fervore
della carità fraterna, specie nei soci del sodalizio;
f) difendere sempre il
pensiero cristiano, la famiglia ed i diritti dei minori;
g) combattere contro la
bestemmia e l’immoralità, osservando i comandamenti di Cristo;
h) rispettare i defunti e
dare loro una degna sepoltura;
i) costruire e vigilare
sulla manutenzione delle tombe della Congregazione per essere sempre in
condizione dignitose e poter concedere in qualsiasi momento la sepoltura ai
soci della Congregazione ed ai loro familiari;
l) commemorare i defunti nel
giorno di Pentecoste."
La presenza di più sacerdoti a Contessa fino alla prima metà del
secolo XX ha assicurato la regolare celebrazione quotidiana delle funzioni
religiose anche nelle chiese filiali e quindi anche nelle chiese di S. Rocco e
delle Anime Sante. In tempi più recenti invece la chiesa di S. Rocco è
rimasta solitamente chiusa, salvo nella ricorrenza della festa dell’Immacolata
(novena, vespero alla vigilia e Divina Liturgia). Papas Nino Cuccia è stato
Rettore della chiesa di S. Rocco dal 1961 al 1965. Durante il primo semestre
del 2004 il novello sacerdote papas Sepa
Borzì, vi ha celebrato ogni giorno la
Divina Liturgia, restituendo per pochi mesi la regolare funzione di culto a
questa chiesa.
Infine va ricordato sia Leonardo Mustacchi fondatore della chiesa,
dal medesimo dotata di rendita, come
risulta nel suo testamento, sia il vicario foraneo don Filippo Lojacono, che la
fece ricostruire nel 1744, essendo in parte diroccata.
Antico organo a canne
Nella chiesa di S. Rocco si trova un prezioso organo a canne, con
particolari caratteristiche sonore (flauto dolce), costruito del secolo XVIII,
comprato da Macaluso Giuseppe nel 1870 dal Monastero di S. Maria del Bosco e
donato alla chiesa parrocchiale greca.
Questo piccolo organo risulta trasferito nella chiesa di S. Rocco
quando la chiesa matrice greca viene dotata di un nuovo grande organo a canne.
Questo organo ha l’aspetto di un armadio con doppie ante, che
chiuse nascondono le canne di piombo. Dopo l’accurato restauro effettuato recentemente
dal concittadino Giuseppe Chisesi, é perfettamente funzionante. Costruito nel 1740, é antico e prezioso e
potrebbe far parte di un museo di strumenti musicali.
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