In Sicilia la Guardia di Finanza
intensifica i controlli sui gangli cruciali attraverso cui passa il denaro
pubblico e si scopre che “finti poveri”, falsi invalidi” e “disoccupati di
professione” hanno procurato “danno erariale” per quasi otto milioni di euro.
La categoria dei furbetti negli ultimi anni, grazie ad una maggiore sensibilizzazione di opinione pubblica ed istituzioni, e a sistemi di controllo sempre più efficienti e capillari, comincia ad essere smascherata.
La cosa che ci frusta è che in Sicilia
esiste un vero e proprio “esercito” di bugiardi, di imbroglioni ed affaristi che
soltanto nel 2012, ha causato un danno erariale ingente che supera i 35 milioni
di euro.
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