Per i giovani sembrano aprirsi nuove prospettive.
Tra le principali novità contenute nel testo del decreto salva-Italia approvato domenica 4 dicembre 2011 dal Consiglio dei Ministri dal Governo Monti (D.L. 201/11), c'è previsto lo sgravio Irap per le imprese che assumono a tempo indeterminato giovani sotto i 35 anni di età

Sostanzialmente le imprese vedranno aumentare le deduzioni Irap del 130% per le lavoratrici e per i giovani sotto ai 35 anni di età che siano assunti con contratti a tempo indeterminato.
Lo sconto, oggi fissato in 4.600 euro su base annua e per ogni lavoratore, aumenterà fino a 10.600 euro per le donne e i giovani impiegati in azienda. Come però prevede la “legge Irap”, la deduzione in questione non si applica alle aziende che operano in concessione e a tariffa nei seguenti settori: dell’energia, dell’acqua, dei trasporti, delle infrastrutture, delle poste, delle telecomunicazioni, della raccolta e depurazione delle acque di scarico, della raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Il taglio del cuneo fiscale (il beneficio) aumenterà ulteriormente (a 15.200) per donne e giovani che lavorano in imprese del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). In questo caso l’esclusione comprende anche: banche, finanziarie, imprese di assicurazioni.
Lo sconto complessivo genererà una riduzione del carico fiscale sulle imprese per circa un miliardo di euro annui, a partire dal 2012. È anche previsto che le aziende potranno dedursi interamente l’Irap pagata sul costo del lavoro dall’Ires e dall’Irpef. Con un incremento che va dall’attuale 10% al 100% le imprese godranno di uno sgravio stimato in 1,5 miliardi annui per il triennio 2012-2014.
Il tasso di disoccupazione giovanile in ottobre si è attestato al 29,2%, in diminuzione di 0,1 punti rispetto a settembre, ma in aumento, rispetto a ottobre 2010, di 1,5 punti.
In Sicilia sono oltre ai 248mila i disoccupati ufficiali, ce ne sono altri 326 mila nascosti. La realtà dell’occupazione, infatti, è molto più complicata di quanto farebbero intendere i dati ufficiali: nel 2010, se consideriamo anche coloro che “pur non facendo azioni dirette di ricerca di occupazione sono disponibili a lavorare”, il tasso di disoccupazione corretto dell’isola sarebbe più che raddoppiato, passano dal 14,7% ufficiale al 28,9%. In questo modo in valori assoluti i disoccupati siciliani schizzerebbero a 582mila. Sempre a livello regionale, deve far riflettere che l’occupazione standard interessa soltanto poco più di una persona su 4 in età da lavoro (27,4%).
In questo contesto, la situazione giovanile e femminile assume connotati tragici: nel 2010 il tasso di occupazione di giovani (età 15-34 anni) è sceso nel Mezzogiorno al 39,9%, in Sicilia al 38,8%.
In questo contesto, la situazione giovanile e femminile assume connotati tragici: nel 2010 il tasso di occupazione di giovani (età 15-34 anni) è sceso nel Mezzogiorno al 39,9%, in Sicilia al 38,8%.
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