Svolgimento,
ai sensi dell’art. 159, comma 3, del Regolamento interno, di interrogazioni
della
rubrica “Beni culturali e identità siciliana”
PRESIDENTE. Si
passa al IV punto dell’ordine del giorno: Svolgimento, ai sensi dell’art. 159,
comma 3, del Regolamento interno, di interrogazioni della rubrica “Beni
culturali e identità siciliana”.
Si procede con
lo svolgimento della interrogazione numero 64 “Notizie circa il futuro della gestione
dei siti museali e dei lavoratori delle società concessionarie dei servizi
aggiuntivi”, degli onorevoli Milazzo e Cirone.
Ne do lettura:
«Al Presidente della Regione e
all'Assessore per i beni culturali e l'identità siciliana,
premesso che:
da notizie
diffuse dalla stampa, si apprende che l'Assessorato regionale dei beni
culturali avrebbe dichiarato la decadenza delle concessioni alle società cui,
con gara, sono stati affidati i c.d. servizi aggiuntivi dei siti museali;
contestualmente,
è stato loro intimato di procedere alla formale riconsegna dei siti gestiti in concessione;
ciò in conseguenza del procedimento giudiziario a carico dell'amministratore pro tempore di una delle suddette società;
rilevato che
tali disposizioni, inevitabilmente, coinvolgono i lavoratori utilizzati dalle
predette società: a partire dal 21 dicembre, gli addetti dovranno abbandonare
il posto di lavoro senza ulteriori chiarimenti circa la loro futura collocazione;
considerato che:
la gestione dei
siti, finora affidata in concessione a terzi a seguito di gara pubblica,
dovrebbe, pertanto, tornare alla gestione diretta da parte della Regione
siciliana;
il Presidente
della Regione ha affermato di volere utilizzare per l'espletamento dei servizi
finora dati in concessione personale in forze nelle Soprintendenze ai beni
culturali;
per sapere se:
ritengano di
dovere adottare provvedimenti a tutela dei lavoratori delle società
concessionarie;
ritengano che
l'espletamento dei servizi da parte del personale precario possa assicurare il miglior
livello di valorizzazione come richiesto dall'articolo 115, comma 4, del Codice
dei Beni culturali ai fini della scelta tra gestione diretta e indiretta dei
siti museali».
E’ chiaro che la
presenza dell’assessore, del professore Zichichi, dà una spinta in più a tutte
le Istituzioni, al Governo e direi anche al Parlamento siciliano. Invito,
quindi, il professore Zichichi a fornire in questa sede la risposta all’interrogazione
n. 64 sopra richiamata.
Signor
Presidente, lei ha detto una cosa che è di grande rilievo culturale per noi
siciliani, quindi prima di rispondere all’interrogazione, vorrei cogliere
questa occasione per dimostrare quanto sia corretto ciò che ha detto il
Presidente.
Se non lo
diciamo noi che la Sicilia è terra di Archimede, loro pensano che lo dicano gli
inglesi o i francesi o i tedeschi? Nessuno lo dice. Quello che ha fatto
Archimede è incredibile.
Archimede è l’unico
uomo al mondo che - dall’alba della civiltà fino al 1500 d.C., quindi nel corso
di più di 10 mila anni - abbia saputo capire cose che noi non avevamo capito
fino al 1929, come dire ieri l’altro! Esempio: “Datemi un punto fisso e vi
solleverò il mondo”.
Fino al 1929
nessuna persona, incluso, per esempio, Einstein, che non è l’ultimo degli
arrivati, aveva capito che nel mondo tutto si muove. E nella sua famosa
equazione dell’Universo, introdusse il parametro “Landa”, che
è l’energia del vuoto, per bloccare l’Universo, perché era convinto che le stelle fisse fossero fisse, fossero
immobili Albert Einstein - e non sto dicendo l’ultimo arrivato - nel 1929 Hubble scopre l’espansione
dell’Universo.
Oggi noi
sappiamo che nel mondo ci sono cento miliardi di galassie, tutte in movimento;
ogni galassia è fatta con cento miliardi di stelle. Tutto in movimento. Con che
velocità? Con una velocità di un milione di chilometri l’ora! Come dire andare
da Palermo a New York in meno di un minuto!
E come mai le
stelle sembrano ferme nel cielo? Sembrano fisse perché sono lontanissime, non perché
sono ferme! Nel mondo tutto si muove. Non l’aveva capito nessuno dall’alba
della civiltà fino al 1929; nessuno - eccetto che Archimede. E quando uno dice
una cosa, ed è vera, vuol dire che lui ha capito un sacco di cose.
Di Archimede noi
sappiamo quello che è rimasto, ma molte cose sono ancora da capire; quello che è
rimasto, però, è sufficiente per dimostrare che Archimede - unico al mondo per
intelligenza - e noi stiamo zitti.
Un altro
esempio. Nessuna civiltà, in nessuna epoca, aveva capito perché le navi
galleggiano.
Facevano le navi
senza sapere perché galleggiavano; ecco che arriva Archimede e scopre il perché
galleggiano le navi. Nessuna civiltà aveva mai capito le leggi della “leva”.
In quella famosa battuta “Datemi un punto fisso e vi solleverò il mondo”,
ci sono in sostanza due concetti: che tutto si muove nel mondo - e l’ho già
detto -, e che la leva è quella cosa, quello strumento in base al quale con un piccolissimo
sforzo possiamo sollevare una enorme quantità di cose. La legge della leva non
l’aveva scoperta nessuno. Ma come se non bastasse Archimede riuscì a calcolare
il famoso “pi greco”, cioè il rapporto tra la circonferenza di un
cerchio e il suo diametro, con metodi che hanno dentro il calcolo
infinitesimale e il calcolo integrale. Per scoprire il calcolo infinitesimale e
il calcolo integrale dobbiamo aspettare più di due mila anni!
Newton e Leibniz litigarono in
una famosa problematica relativa a chi ha scoperto che cosa.Newton diceva: “ Il calcolo infinitesimale l’ho scoperto io”, e Leibniz diceva: “No, l’ho scoperto io”. Invece l’aveva scoperto Archimede!
Se non siamo noi Siciliani a dire
queste cose non le dice nessuno!
Come mai il
mondo riconosce all’Inghilterra, al Regno Unito, di essere la patria di Newton?
Perché gli inglesi si sono battuti per questo. E perché chiamano Newton “Newton”
e non “Isacco”? Perché dicono che l’era moderna, l’era della scienza nasce con “Newton”?
Sbagliato, nasce con Galilei! L’era moderna, che loro chiamano “Galileo”, e io
invece chiamo “Galilei”, perché il cognome viene come apertura del nuovo mondo!
Gli inglesi sono bravi in queste cose, non le dico solo in questa Assemblea; l’ho
detto anche alla presenza del Presidente dell’Accademia inglese reale,
asserendo che l’Enciclopedia britannica attribuisce a Newton le prime tre leggi
del mondo che sono di Galilei e, in effetti, una di queste è di Archimede.
Io ringrazio il
Presidente Ardizzone per avere richiamato alla mia attenzione questi grandi problemi
che riguardano l’identità culturale della nostra Sicilia; all’Assemblea
regionale la responsabilità di far capire a tutti che la Sicilia non è terra di
mafia, è terra di Archimede, ma – ripeto - bisogna far capire che cosa ha fatto
Archimede e bisogna farlo capire a tutti.
Per motivi
scientifici ho fatto il giro del mondo e vi assicuro che nel mondo Archimede è considerato
greco. Quando, invece, dico che è nato a Siracusa quasi non ci credono:
Archimede è siciliano, non è greco! Archimede ha capito una tale quantità di
cose che, se fosse stato di origini diverse da quelle siciliane, lo saprebbero
tutti nel mondo.
Ecco per quale
motivo rinnovo la mia gratitudine al Presidente per avermi dato l’occasione di parlare
di questo grande problema, affinché l’immagine della Sicilia nel mondo sia
associata ad un intelletto che nel corso di più di diecimila anni è riuscito a
capire cose che nessuno aveva mai capito.
I moderni
storici stanno adesso studiando - mentre noi parliamo - come mai Archimede
venne dimenticato, come mai cadde nell’oblìo per duemila anni e non per un
giorno. La cultura di quel tempo non era in grado di capire cosa avesse fatto
Archimede.
Lì entriamo nell’attualità
perché la cultura nostra, la cultura moderna, e con interesse degli storici moderni,
è detta moderna ma è prearistotelica, e non va al passo con le grandi conquiste
della scienza perché se andasse al passo con le grandi conquiste della scienza
tutti saprebbero cosa vuol dire ‘telefonino’:
un oggetto che è alle frontiere delle conoscenze scientifiche. Se non fosse per
quelle cose che noi abbiamo fatto, di notte, nei laboratori ai quali io – dico immodestamente
– ho contribuito, non potremmo avere il telefonino, ma nessuno sa cosa voglia
dire ‘telefonino’. Ripeto, la cultura detta moderna è prearistotelica, ed ecco
per quale motivo viviamo in piena Hiroshima culturale.
A distanza di
duemila anni si ripropone il problema della cultura che non è al passo delle
grandi conquiste scientifiche. Ecco il motivo per cui gli storici moderni
stanno studiando questi problemi, il cui cuore culturale è il nostro Archimede.
Come mai
Archimede è stato dimenticato per duemila anni?
Se non fosse
stato dimenticato per duemila anni, oggi sapremmo quello che i nostri posteri sapranno
nell’anno 4000. Quindi abbiamo perso duemila anni! Da Archimede a Galileo
Galilei.
Galilei è il
primo uomo al mondo che riprende in mano le scoperte di Archimede.
Ho scritto un
libro su Galilei in cui sostengo questi temi, ho scritto un libro su Majorana
in cui dimostro per quale motivo era un genio, detto da Fermi e non da me, ma
non lo sapeva nessuno.
E fu la
discussione che se non fosse stato per le mie battaglie, Ettore Majorana
sarebbe sconosciuto nel mondo pur essendo stato definito da Enrico Fermi -
molto severo con i suoi collaboratori - genio allo stesso livello di Galilei e
Newton.
Signor Presidente,
la ringrazio per avermi dato l’opportunità di richiamare all’attenzione dell’Assemblea
regionale siciliana, la battaglia culturale che dovremmo far partire daquest’Assemblea
affinché tutti possano capire che la Sicilia è terra di Archimede.
PRESIDENTE.
Professore Zichichi, se vuole rispondere alle interrogazioni?
ZICHICHI, assessore per i beni culturali e l’identità
siciliana.
Signor
Presidente, onorevoli deputati, la mia risposta ha tre punti. Il primo riguarda
l’inadempimento alle disposizioni del Presidente del 13 e 14 dicembre.
Il Direttore
Generale dell’Assessorato di cui sono responsabile ha emesso verso ‘Novamusa e
i luoghi dell’Arcadia’ declaratorie di intervenuta decadenza del rapporto
concessorio; motivazione rafforzata per ‘Novamusa’ dalle azioni in corso,
contabili e penali, che fanno da adesso cessare ogni possibile rapporto fiduciario all’interno
di un rapporto già compromesso da reiterate violazioni degli obblighi
contrattuali e di violazioni agli obblighi di legge, oggetto di precisi
addebiti sotto il profilo contabile e penale. Le decadenze sono state
notificate agli interessati ed hanno comportato la restituzione dei siti
detenuti dai terzi il giorno 21 dicembre dello scorso anno. In pari data, gli
uffici hanno provveduto
alla reimmissione nel possesso delle aree alla gestione, senza soluzione di continuità,
dei servizi, con particolare riferimento a quello della biglietteria.
Il secondo punto
riguarda le nuove procedure di gara. Con decreti del 30 giugno 2010 vennero bandite
5 gare per la gestione dei servizi aggiuntivi, integrata con la biglietteria,
nella provincia di Agrigento, Trapani, Messina, Palermo e Siracusa, con
dettagli sui quali sorvolo. Tutte le gare hanno intercettato un
rilevante contenzioso, portato avanti dai “luoghi dell’Arcadia” e da Novamusa, esclusa
da tutte le gare. E’ in ragione dei ricorsi, che le aggiudicazioni hanno subito
tutte un rallentamento; si rileverà che le stesse ricorrenti continuano oggi a
detenere i servizi aggiuntivi in forza dell’applicazione data dal Decreto “milleproroghe”,
che consente loro di permanere fino alle nuove aggiudicazioni.
Il terzo punto
riguarda l’indirizzo politico in ordine all’annullamento, in autotutela, di
queste gare e alla utilizzazione del personale in servizio per le biglietterie.
Come vi è noto, però, ad oggi esso non si è tradotto in una delibera formale.
PRESIDENTE. Ha facoltà di
parlare l’onorevole Cirone per dichiararsi soddisfatto o meno della risposta
dell’assessore.... ... ... ...
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