Nella gara elettorale a chi la spara piu' grossa continua a vincere ancora Silvio Berlusconi, con le conseguenze che
-chi puo' porta i capitali all'estero
-ed il nostro paese spicca per "inaffidabilita'".
Il crollo della Borsa di Milano di ieri sta a testimoniarlo.
Ieri Berlusconi ha tirato una ulteriore "trovata" dal cilindro che danneggia il paese ma favorisce lui nel raccattare qualche voto. Ha parlato di "condono". Parlare di condono tombale è sbagliato dal punto di vista economico. Un condono generalizzato, oltre a essere incompatibile con le regole europee, danneggia i conti dello Stato, perché genera disaffezione fiscale e alla lunga incide negativamente sulle entrate. La gente si convince che e' preferibile non pagare i tributi, tanto ogni 5/7 anni arriva un "condono" che premia chi non ha assolto al proprio dovere nei confronti della societa'. Cosa diversa e', ovviamente, pensare a un intervento limitato alle sanzioni e agli interessi di Equitalia, il cui livello di applicazione ha abbastanza di "usura".
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