I Comuni siciliani sono in gran parte economicamente dissestati. "Se crolla Messina, crolla la Sicilia", ha detto qualche settimana fà Rosario Crocetta, parlando con i giornalisti sul rischio default che riguarda non pochi comuni siciliani. Quello di Messina, in particolare, ha accumulato un deficit di circa 240 milioni di euro - ha detto ancora il governatore - ed e' sull'orlo del dissesto.
E' di due giorni fà la notizia che i comuni che hanno chiesto il "dissesto" sono, nell'isola, ad oggi ventuno. La Corte dei Conti, sulla scorta del recente ordinamento che affida ad essa la sorveglianza dei conti di tutti gli enti pubblici, in questi giorni ha scritto pure al Comune di Contessa Entellina segnalando dei punti nodali che si sostanziano nel fatto che dal gennaio scorso il 50% dei proventi da multe nella scorrimento veloce Palermo-Sciacca andranno in direzione dello Stato e nel fatto che i trasferimenti ordinari da Stato e Regione si sono ridotti.
Quindi ?
La Corte dei Conti ha raccomandato tagli alle spese correnti per riconseguire al più presto possibile il "riequilibrio". Operazione questa, ovviamente, ottenibile col varo immediato del Bilancio 2013 e precludere, per questa via il sistema di spesa per dodicesimi.
E' bastata questa lettera ed i precedenti allarmi che da mesi arrivano sulla pesantezza dei conti del Comune, fino al punto che in questi giorni si sta tentando il recupero dei "canoni" dell'acquedotto risalenti addirittura ad 11 anni fà ... ! ! !, per indurre i consiglieri della già fu maggioranza e dell'opposizione a presentare una mozione per obbligare il sindaco ad esporre in "analitici dettagli" lo stato effettivo della finanza locale.
La preoccupazione è che se il Comune va in dissesto le già alte tassazioni dei tributi locali dovranno ulteriormente toccare il tetto previsto dalla legge. E ... purtroppo la realtà socio-economica di Contessa Entellina rasenta condizioni ..... di grave disoccupazione non solo nelle fasce di prestatori manuali ma anche e soprattutto intellettuali, dalle cui case e famiglie giornalmente si apprende la determinazione di dovere emigrare, di lasciare il paese.
I consiglieri firmatari della mozione hanno preso spunto dalla decisione di giunta di attivare un asilo nido, che come è noto dopo gli iniziali contributi regionali dovrà reggersi con fondi municipali e l'obbligatoria compartecipazione degli utenti. Utenti che come abbiamo ricordato vivono in una realtà di disoccupazione generalizzata.
TESTO DELLA MOZIONE
Consiglieri Comunali
Contessa Entellina (pa)
Al
Presidente del Consiglio Comunale di Contessa Ent.
Al
Sindaco del Comune di Contessa Entellina
OGGETTO: Mozione
ai sensi dell’art. 23 del Regolamento del Consiglio Comunale inerente il
programma di implementazione del servizio asilo nido.
I sottoscritti consiglieri comunali al fine di esercitare le funzioni di
indirizzo nel contesto amministrativo del Comune chiedono che in occasione
della prossima sessione consiliare venga trattata la seguente Mozione.
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
M O Z I O N E circa
l’avvio delle procedure per l’attuazione
del programma di gestione del servizio asilo nido
PREMESSO che
-gli scriventi ritengono l’asilo nido una istituzione
con finalità educative, culturali e sociali di elevata rilevanza ed importanza
per la crescita e lo sviluppo dei bambini;
-detta struttura assume grande utilità
soprattutto nelle comunità ad alto livello occupazionale, quando le donne
contribuiscono alla produzione di un ulteriore reddito familiare;
-il ruolo degli amministratori pubblici esige di
dover fare i conti con l’attuale crisi della finanza pubblica e con le scarse
risorse a disposizione per fronteggiare
i bisogni della comunità;
- che il Programma straordinario di settore
avviato dalla Regione Sicilia sin dal 2008 esige dagli Enti Locali che ad esso
aderiscono impegni vincolanti e non limitati al solo co-finanziamento. Infatti
oltre alla copertura finanziaria per l’investimento in conto capitale per i
lavori di riadeguamento dei locali di via Palermo che in gran parte ricadono
con fondi europei sulla Regione ed ai fondi di gestione del servizio, che per
il primo triennio graveranno sulla medesima Regione, il Comune è tenuto a
garantire il funzionamento del Servizio di cui si discute almeno per ulteriori
sette anni con risorse proprie.
- i costi gestionali, seppure non contabilizzati
e/o ufficializzati in alcun atto amministrativo dall’Amministrazione Comunale,
sono irrimediabilmente da ritenere non sostenibili dal Comune di Contessa
Entellina.
- che i richiamati costi di gestione appaiono
ulteriormente più gravosi a causa della ridottissima natalità degli ultimi
anni.
Q.S.P.
CONSIDERATO che il progetto di ristrutturazione
dell’asilo nido comunale presentato dal nostro comune nel 2009 al Dipartimento
regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali non ha finalità di
migliorare e restaurare un edificio, bensì di erogare un servizio pubblico
commisurato alla domanda effettiva dell’utenza locale, di cui il Comune non ha
misurato l’entità e che comunque si prefigura non sostenibile sotto il profilo
finanziario da parte delle finanze comunali.
CONSIDERATO inoltre che la strada intrapresa
dalla Giunta Municipale di volere “esternalizzare il servizio” non sopperisce
alla carenza di risorse finanziarie che comunque l’iniziativa esige.
CONSIDERATO che trascorso il primo triennio di
gestione, alimentato dalle risorse regionali, ove il Comune non riesca a
garantire il regolare funzionamento del servizio incorrerà nella revoca dei
contributi percepiti e al recupero, da parte della Regione, di quanto erogato;
CONSIDERATO che non risulta allo stato attuale
alcuna analisi finanziaria elaborata dalla Giunta che dimostri la sostenibilità
dei costi del servizio di cui si discute;
VISTA la Circ. 50339 del 19.12.2012
dell’Assessorato Reg.le Famiglia;
VISTI gli atti di Giunta nn. 18/2009, 35/2010,
8/2013,
Al fine di evitare che l’Amministrazione Comunale
possa ulteriormente elevare la già pesante pressione tributaria locale per
finanziare l’istituzione di servizi che se pure apprezzabili non presentino
caratteri di prima necessità;
IMPEGNA
L’Amministrazione Comunale a presentare in
Consiglio Comunale un articolato piano finanziario- gestionale dell’iniziativa
in argomento, con rappresentazione numerica dei potenziali utenti in relazione
ai flussi di natalità e di emigrazione che, purtroppo, caratterizza il nostro
paese.
In carenza della superiore preliminare
valutazione, che avrebbe dovuto presiedere l’operato dell’Amministrazione sin
dal 2009 quando è stata avviata la pratica, di voler sottrarre la comunità di
Contessa Entellina da disastri finanziari, che purtroppo è dato cogliere in più
luoghi della Sicilia ad opera di amministratori disinvolti.
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