1284
Le repubbliche marinare di Pisa e Genova si scontrano nella cosiddetta battaglia della Meloria, lungo la costa livornese del Mar Ligure. Grazie anche alla superiorità numerica (circa 93 unità navali tra galee e galeotte contro 72) la flotta genovese guidata dagli ammiragli Oberto Doria e Benedetto Zaccaria riesce ad avere la meglio su quella pisana, al cui capo vi era il veneziano Alberto Morosini coadiuvato dal conte Ugolino della Gherardesca (protagonista del XXXIII canto dell’Inferno della Divina Commedia dantesca). La conseguenza più importante della sconfitta sarà per Pisa la perdita, dopo due secoli, del controllo della Corsica, la cui amministrazione era stata affidata al vescovo e legato pontificio Landolfo alla fine dell’XI secolo da papa Gregorio VII. Al termine della battaglia 11 mila pisani verranno fatti prigionieri e portati a Genova nella zona che oggi si chiama appositamente Campopisano, nel sestiere del Molo, dove moriranno quasi tutti venendo seppelliti nello stesso luogo.
1945
Gli Stati Uniti lanciano la bomba atomica su Hiroshima.
Le prime reazioni ai lanci su Hiroshima e Nagasaki andarono da manifestazioni di giubilo per la conclusione di un conflitto lungo e sanguinario al raccapriccio per la rapidità e la brutalità delle devastazioni provocate dagli ordigni atomici. A differenza di altri fondamentali cambiamenti nella storia umana, che tendono a verificarsi con lentezza, l’èra atomica fece irruzione bruscamente nella coscienza collettiva.
(Rivista Limes)
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