"Quando un popolo non ha più senso vitale del suo passato si spegne. La vitalità creatrice è fatta di una riserva di passato. Si diventa creatori anche noi, quando si ha un passato. La giovinezza dei popoli è una ricca vecchiaia".
Cesare Pavese
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Da una opera di storia di Santi Correnti, piuttosto datata, estrapolo alcuni giudizi che scrittori e figure illustri hanno dato della Sicilia, giudizi non proprio positivi. Nel corso delle successive pagine che dedicheremo alla Sicilia proveremo a capire se c'è motivo o meno di orgoglio ad essere siciliani.
Chi sono i siciliani ?
-Danis Mack Smith, storico inglese: Fino all'Ottocento sarebbero stati antropofagi.
-Leonardo Sciascia, scrittore: la classe dirigente non sarebbe che "un'accozzaglias di sciacalli".
-Gesualdo Bufalino, scrittore e lo storico Michele Pantaleone: i siciliani "sarebbero mafiosi dal primo all'ultimo".
Giuseppe Tomasi di Lampedusa, scrittore: "i siciliani amano solamente il sonno". I siciliani Salvatore Onufrio ed Emanuele Scuderi, in quest'ultima espressione leggono: "una voce di richiamo e un motivo di speranza".
Santi Correnti, autore del libro da cui abbiamo estrapolato i giudizi, dissente dalle ricordate non apprezzabili valutazioni, e nella sua Storia della Sicilia fa un lunghissimo elenco di grandi personaggi che -proprio da quest'isola- hanno contribuito alla crescita dell'Umanità intera. Avremo modo in seguito di tornare sui giudizi positivi. Per adesso teniamoci quelli aspri -seppure un poco datati- e riflettiamoci.
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