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martedì 31 maggio 2022

Riflessioni da terzo millennio ... come in democrazia si affrontano i problemi

 Una guerra vera in terra europea

 Un 2022, anno quello che stiamo attraversando, davvero stupefacente. Noi europei, dal Portogallo agli Urali, dalla conclusione della seconda guerra mondiale siamo sempre riusciti a tenere sotto controllo carestie, pestilenze e guerre. Siamo usciti peraltro da poche settimane dalla pandemia! 

 Ovviamente siamo ben consapevoli che i problemi a rischio che da sempre assillano l'umanità non hanno trovato, e forse non troveranno mai, una soluzione definitiva. Siamo però, noi europei, noi occidentali più che convinti che tutte le incomprensibili e incontrollabili forze della natura costituiscono delle "s f i d e" poste sui sentieri della nostra vita proprio con l'unico intento di essere affrontate.

  Nessuno in Occidente intende escludere che siano mancati i fallimenti. Carestie, epidemie e conflitti sono infatti frequentemente sfuggiti al controllo e però scatta nell'opinione pubblica dei paesi democratici  la sensazione che da qualche parte del mondo produttivo, scientifico o politico deve essere capitato un errore di valutazione. Si apre in questi casi un periodo di riflessione, di ricerca e di dibattito.

  La cultura e la politica europea hanno dal secondo dopoguerra saputo -almeno in terra europea- finora gestito i vecchi problemi come le carestie, le pestilenze e le guerre. Molte urgenze attendono tuttavia ancora risposte nel e dal  mondo occidentale (europeo ed americano). Mah ecco che arriva con il 2022 una guerra nel cuore del vecchio continente, in Ucraina.

Le guerre, le leggi della giungla

  Eravamo convinti dopo le guerre conseguenti allo sfascio della ex Jugoslavia che in Europa non sarebbero più comparse situazioni belliche. Ed invece dobbiamo prendere atto che la pace, anche in terra europea come altrove, è una condizione temporanea e precaria. Le relazioni internazionali continuano -a quanto constatiamo- ad essere governate dalla legge della giungla.

 (Segue)

Caccia agli evasori. Un algoritmo scandaglierà pure i conti correnti

 I giornali riferiscono che si attende solamente il parere del Garante della Privacy. Non appena arriva l'assenso l'algoritmo potrà essere attivato e iniziare a scandagliare le banche dati: dai conti correnti alle carte di credito, dalle spese sanitarie (dove però sussiste la perplessità del Garante) ai registri immobiliari e mobiliari fino alle spese in farmacia. Pare che verranno create due liste di contribuenti: nella prima i contribuenti ad alto rischio evasione, nella seconda quelli che presentano uno o più rischi fiscali.

I nomi saranno celati da uno pseudonimo e rivelati solo al momento in cui scatterà la notifica di accertamento o l’invito a saldare il debito. 

 Questo più penetrante sistema antievasori lo si sta mettendo in atto in osservanza del Pnrr, che ha l’obiettivo ambizioso di ridurre del 5% nel 2023 e del 15% nel 2024 la propensione all’evasione registrata nell'anno fiscale 2019.  Esiste, quindi, un impegno nei confronti dell’Europa e si prevede un incremento del 15% di invii di lettere di compliance ai contribuenti, per spingerli spontaneamente agli adempimenti fiscali.  Dalla lettura dei giornali si prevede che entro fine anno sono previste 2,5 milioni di lettere inviate ai contribuenti dal Fisco. Il Fisco contesterà quanto non versato e inviterà a saldare il debito, evitando così l’accertamento formale.

Politica ed Economia. Se volgiamo lo sguardo agli ultimi Cinquanta/Sessant'anni il primato è passato all'Economia

 Se si guarda alle vicende del mondo dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi si può notare un processo, un movimento storico che conduce a far pensare che non sono più gli ideali, le mete radiose a guidare il mondo bensì gli interessi, i benefici dell'immediato o bene che vada quelli in prospettiva. 

  Nell'oggi delle vicende che scorrono sotto i nostri occhi, guerra in Ucraina inclusa, ciò che conta  è che in nessuna parte del pianeta  si sono raggiunti i livelli di benessere (o di relativo benessere) come in Occidente. Quando in Occidente ci si riferisce a Sinistra, nessuno pensa come accadeva sessanta anni fa al comunismo. Allo stesso modo quando ci si riferisce alla Destra nessuno sta pensando al Nazi-Fascismo.

  Ciò che tutti ormai conosciamo bene è che col crollo del muro di Berlino, decenni fa, sotto quelle macerie sono rimaste le "ideologie". Sembrerà strano quanto stiamo per sostenere, ma è verità ormai assodata dalla cultura universale: Nazi-Fascismo e Comunismo pur senza essere identificate in relazione al tempo e ai luoghi, sono stati fratelli e gemelli-siamesi nella misura in cui entrambi, per raggiungere i differenti obiettivi  politici, si basavano sull'eliminazione fisica dell'avversario. Entrambi i sistemi dove ebbero possibilità di raggiungere il potere non accettarono alcuna "opposizione" che controllasse l'operato. 

  Ai nostri giorni, senza voler giudicare quale dei due sistemi assoluti ed autoritari abbia creato più danni all'umanità, è facile osservare che lo scontro politico ha cambiato registro. La "politica" ha oggi ridimensionato le sue attese, non esistono più messaggi millenaristici e gli orizzonti additati (e verosimilmente mai raggiunti) sono quelli alla portata di un quinquennio di attività. Nelle realtà mature, nei paesi di più lunga esperienza democratica, di consolidato spirito democratico, è ovunque accolto e perseguito un alto  livello di tolleranza nei confronti degli avversari ed esiste il riconoscimento reciproco. L'essere minoranza non significa essere demonizzati o esclusi dai circuiti decisionali.

  Tutto ciò non sta a significare che la politica sia oggi acqua passata.  Oggi è importante saper realizzare, indipendentemente dall'orientamento valutativo che ciascuno dovrebbe comunque possedere. Se il cuore batte a destra, ciò avviene nello spirito liberal-democratico, e se il cuore batte a sinistra, ciò avviene nei presupposti social-democratici.

  Quanto sostenuto non intende disconoscere che esistono ritardi culturali che evocano passati che dovrebbero oggi essere archiviati. Nella "Politica" vera questi ricordati sono gli schemi del gioco democratico. Esistono ovviamente, al di fuori, schemi di autocrazia, di teocrazia e di fanatismi vari. Ma restando al mondo occidentale proveremo a mettere in evidenza che la bussola non è più quella dei "fanatismi" ma quella per perseguire il benessere. E' questo obiettivo implicherà di dover cogliere il ruolo dell' "Economia" rispetto alla "Politica" ed i diversi approcci che liberaldemocrazia e socialdemocrazia hanno su queste leve di vita sociale.

(Segue)

Era il 31 Maggio

1962

Il criminale nazista Adolf Eichmann viene giustiziato in una prigione a Ramla, in Israele.

2018

In Italia Giuseppe Conte ottiene l'incarico di formare un nuovo governo da Sergio Mattarella e propone la lista dei ministri il giorno stesso al presidente della Repubblica. L'asse del governo si regge col sostegno della Lega.

Il governo rimase in carica dal 1º giugno 2018 al 5 settembre 2019, per un totale di 461 giorni, ovvero 1 anno, 3 mesi e 4 giorni. È stato un governo di coalizione nato da un accordo tra Movimento 5 Stelle e Lega dopo le elezioni politiche del 4 marzo 2018.

Piccola, grande Riflessione

 La giustizia

Ma perché il controllo di legalità sia ben funzionante, a concreto ed effettivo vantaggio di tutti i cittadini, non basta la divisione dei poteri. Occorre anche che il sistema giustizia sia efficiente. Qui invece casca l'asino. Mediamente, in Italia la durata dei processi (civili e penali) è di oltre dieci anni. Un disastro. ...

Gian Carlo Caselli era Settembre 2002

Magistrato e saggista

Nt. 9 Maggio 1939

lunedì 30 maggio 2022

Russia - Ucraina. Una guerra per l'egemonia

 Riflessioni

La guerra dei russi in Ucraina è in un certo senso il rovesciamento del teorema su cui puntava Putin. Doveva essere breve, chirurgica e quasi indolore ed invece si sta rivelando più lunga del previsto, spietata e disumana al pari di tutte le guerre. Doveva unificare in fratellanza due popoli slavi ed invece l'imprevista resistenza ucraina, dell'esercito ucraino al grande fratellone vicino ha trascinato, finora, in una situazione imprevista e rischiosa l'armata potente "russa".

 I russi avevano immaginato che il sistema politico e difensivo ucraino sarebbe crollato in poche ore ed invece si sta rivelando un azzardo strategico che non faciliterà nel lungo termine i rapporti fra i due popoli slavi. 

 Verosimilmente la Russia di Putin dovrà rivedere da cima a fondo tutte le teorie che presupponevano un cedimento quasi immediato dell'Ucraina nei confronti del gigante limitrofo. Oggi la Russia di Putin non deve più confrontarsi solamente con gli ucraini, essa ha consumato uno strappo con l'Onu, ha travolto i diritti ed i principi fondamentali del diritto internazionale ed ha sfidato l'opinione pubblica mondiale. E' divenuto un problema persino per i potenziali "amici". La Cina non è per nulla entusiasta per il vicolo cieco in cui si è infilato, da se stesso, Putin.

Russia - Ucraina. Una Storia intrecciata nei secoli e adesso di non facile ... separazione

Il punto di vista di Giannelli
sul Corriere della Sera di oggi. 

 Da oltre tre mesi assistiamo all’assurdo conflitto armato tra Russia e Ucraina. Due paesi segnati dalla civiltà europea.

  In Occidente la guerra è vista -è presentata- come l’attacco tra il cattivo Putin ed il buon Zelensky. In effetti l’attacco russo è da considerare una deprecabile invasione dello stato ucraino. E' indubbio che sia giusto solidarizzare con la popolazione ucraina che soffre e muore in questa pazza guerra cui non avremmo pensato di assistere ai nostri tempi, nel terzo millennio. 

Papa Francesco ha -da parte sua- condannato la guerra in sé, attraverso parole dure ed inequivocabili.

  La narrazione degli eventi attraverso i media è, generalmente, osservata in Occidente da un solo punto di vista.
  Si dimentica di rievocare le vere e lontane origini del conflitto. Da una parte si evidenziano le caratteristiche indubitabilmente oligarchiche dello Stato russo, le elezioni di Putin con un popolo sotto pressione e l’eliminazione dei dissidenti interni. Tutte cose vere.
 D’altra parte, se osserviamo l’Ucraina di Zelensky, non sarebbe cosa impossibile cogliere caratteristiche più o meno analoghe: repressione di dissidenti, oligarchi al potere, elezione del Presidente con sostegni finanziari da parte americana e occidentale. 

  E' giusto solidarizzare con un paese invaso e che si vorrebbe sostanzialmente colonizzare. E' pure giusto tuttavia capire la Storia secolare Russia-Ucraina intrecciata e divenuta di non facile e consensuale separazione. Proveremo a ricostruire un poco di Storia (Segue).

Piccoli flash di Storia siciliana (2)

Quadri storici superati

  Con l'arrivo in Sicilia dei Normanni e poi col successivo dominio degli Svevi inizia lo scardinamento della presenza araba in Sicilia, ed in simultanea ha inizio una grave crisi demografica, soprattutto nelle aree interne dell'Isola. Il tutto avviene con la fuga dalle campagne e la modifica delle strutture socio-economica su cui fino ad allora si era retta ed aveva operato la presenza araba in Sicilia. 

  Volendo restare vicino a noi e soffermarci sul territorio dell'attuale Contessa Entellina, siamo oggi, alla luce della più che convalidata ricerca storica, in condizione di affermare che con la distruzione di Entella ha avuto inizio un nuovo periodo storico secondo cui al frazionamento della campagna introdotto dagli arabi subentrò una incerta e confusa situazione nella ridefinizione degli insediamenti rurali.

  Maurice Aymard (storico e accademico francese, esperto in storia economica e sociale) spiega che la trasformazione iniziata dai normanni e portata a termine dagli Svevi consistette nell'eliminazione dell' "habitat" contadino tipicamente arabo, quello disperso in molti casali, e nella conseguente concentrazione, forzata, in una rete di borghi rurali.  Indispensabile premessa, quella scelta, per l'introduzione dell'ordinamento feudale, di cui appunto prima i Normanni e poi gli Svevi furono i portatori nell'Isola.. 

  Tutto ciò chiarisce che con l'avvenuta distruzione di Entella (1446?) e con la deportazione delle residue popolazioni arabe in Puglia,  in Sicilia Occidentale si è dispiegata nella massima pienezza l'ordinamento feudale. 

  Conclusione: Se gli arbëreshe arrivano in Sicilia nella seconda metà del XV secolo non trovano nessun casale preesistente. Il tempo dei casali era cessato da oltre due secoli con la deportazione degli ultimi mussulmani e con l'infeudamento delle campagne. 

  A Lucera (Puglia) su precisa volontà di Federico II furono deportati circa 20.000 sudditi musulmani sopravvissuti in Sicilia.

Era il 30 Maggio

1431 

Giovanna d’Arco viene arsa al rogo a Rouen all’età di soli diciannove anni.

1913 

Prima guerra balcanica: A Londra viene firmato un trattato di pace che mette fine alla guerra. L’Albania diventa una nazione indipendente.

1924 

Giacomo Matteotti denuncia in Parlamento le violenze dei Fascisti durante le elezioni politiche di aprile.

  Quando dopo la marcia su Roma, Mussolini conquista il potere, il giovane deputato socialista compila una sorta di "libro bianco" in cui dimostra, dati alla mano, che i provvedimenti economici del nuovo governo da un lato sono iniqui e dall'altro rivelano un'incompetenza assoluta, e soprattutto raccoglie le "parole dei Capi" e le "cronache dei fatti": dichiarazioni incendiarie sui giornali fascisti e una catena infinita di brutalità.

  Quelle verità diffuse con quel "Libro bianco" gli costeranno da lì a pochi giorni la vita.

   

Piccola, grande Riflessione

Verso quale Mondo?

  Chi si accorge, se non le persone interessate alla quotidiana, normale, armoniosa crescita di un bambino, che quella creatura ha smesso di ridere?

  Ci sono questioni che attraversano la nostra vita senza che se ne conosca bene il senso e la gravità: partendo dal piccolo, misterioso segnale di un bimbo fino ai problemi universali come la demografia o la geriatria -con tutte le tagliole, disseminate lungo la vita- un'efficace risposta sta nelle armi di un'antropologia capace di rovesciare l'anima del mondo, sempre più sottomessa alla cultura della negazione, dell'aggressività, dell'egoismo. I più giovani, di fronte a questa violenza, hanno riferimenti sempre meno saldi nella famiglia, nella scuola e, in genere, nella comunità, dove sono i più esposti all'insicurezza.

  Il bambino che ha smesso di ridere, a ben vedere, non è solo metafora.

Sergio Zavoli 

Giornalista, scrittore, politico e conduttore televisivo i

1923 - 2020

domenica 29 maggio 2022

Russia - Ucraina. L'ostinazione a distruggere piuttosto che a costruire un mondo migliore

 

La guerra in Ucraina si protrae da  95 giorni: la Russia continua la sua avanzata, lenta ma costante, nel Donbass.
• Mosca tiene a far conoscere le conquiste: (Lyman,  Severodonetsk) e le ritirate strategiche degli ucraini.

• Ieri, sabato, i leader di Francia e Germania, Macron e Scholz, hanno parlato con Putin per 90 minuti: gli hanno chiesto di avviare negoziati «seri» con Zelensky, di cessare il fuoco e di permettere al grano ucraino di lasciare i porti. Putin ha risposto di essere pronto a sbloccare il grano per evitare una crisi umanitaria globale, ma a fronte della revoca delle sanzioni occidentali.

• In Italia è bufera politico/mediatica sull'ipotesi che Matteo Salvini possa compiere una visita a Mosca. Tra le critiche c'è anche quella di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia: «Non bisogna rompere il fronte occidentale, sull'Ucraina non si può fare cassa elettorale».

• «A Mariupol i russi buttano cadaveri di civili ucraini in un supermercato. Li ammassano come in una discarica»: l’accusa del consigliere del sindaco.

Nella regione di Donetsk, 115 minatori sono rimasti bloccati sottoterra a causa di un blackout nell’oblast. Diverse città della regione sono senza elettricità a causa di una linea interrotta. 

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha dichiarato che la Turchia continuerà a perseguire la strada del dialogo e della diplomazia per giungere alla fine del conflitto in Ucraina, ma, avverte, la situazione diventa sempre più difficile. «Noi desideriamo che questa guerra finisca il prima possibile con la pace tra Russia e Ucraina, ma la situazione prende una piega negativa man mano che i giorni passano. 

Noi gente del XXI secolo. Motivi per riflettere

Detti e Fatti
 (ANSA) - PARTANNA, 29 MAG - Un nuovo percorso immersivo che abbina la storia ai racconti, per immagini e audio, con schermi digitali.

È il nuovo allestimento del Castello Grifeo di Partanna, inaugurato ieri sera alla presenza, tra gli altri, del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dell'Assessore dei beni culturali Alberto Samonà e del Principe Giuseppe Grifeo.

Quattro sezioni ridisegnate del Direttore del Parco Bernardo Agrò, a partire da quella archeologico-preistorica che accoglie i reperti di età compresa fra il Paleolitico e il Neolitico provenienti, in larga parte, dall'area archeologica di Contrada Stretto Partanna e da alcune necropoli del territorio belicino.
    Per scelta ambienti in penombra e teche illuminate a led che danno risalto e valore ai reperti in mostra, compreso il cranio trapanato, con un ampio foro occipitale praticato mentre il soggetto era in vita. Secondo ricerche storiche consisteva in una primordiale pratica magico-chirurgica probabilmente utilizzata per curare malattie mentali.
    La sezione di arte medievale e moderna accoglie dipinti e affreschi: tra questi il portale d'ingresso della 'Sala del Trono', sormontato da un bassorilievo marmoreo opera di Francesco Laurana che ebbe bottega a Partanna nel 1468. C'è anche la sezione casa-museo dove sono presenti gli arredi della famiglia Adragna che testimoniano la vita nel Castello tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento, comprese le antiche scuderie dove si trovano botti monumentali e antichi palmenti per la produzione del vino, realizzata in collaborazione con Iter Vitis, l'itinerario internazionale riconosciuto dal Consiglio d'Europa.
    Una quarta sezione accoglie una raccolta di oggetti di carattere etno-antropologico che testimoniano momenti di vita e ritualità della comunità nel tempo. Quest'ultimo spazio è stato allestito con la collaborazione di alcune associazioni culturali. (ANSA).

Tommaso Monacelli, economista
La spesa pubblica nella sanità è stata 100 lo scorso anno. Supponiamo sia 90 quest’anno. - Maestra: inaccettabile! È diminuita la spesa in sanità! - Pierino: ottimo! La sanità ci costa 10 in meno quest’ anno. L’adulto medio 🇮🇹 non sa se abbia ragione Pierino o la Maestra.

Biagio Marzo, politico, già parlamentare
- C’è il richiamo della foresta (Urss - Russia) per gli ex comunisti che si scoprono pacifisti.

- Non bastava la fusione a freddo fra Margherita e Ds ora la fusione a tarallucci ( pugliesi) e vino fra 5S.

Marianna Aprile, giornalista
Salvini ora a Radii1, a proposito del possibile viaggio in Russia: “Non vado a nome del governo, evidentemente. Ma a nome di milioni di italiani”. Mi gira la testa.

Carlo Cottarelli, economista
L'idea che Salvini stia anche solo considerando un viaggio a Mosca mi sembra proprio assurda. Dice che andrà solo se serve. Ecco, non serve. Proprio come non è servito a nulla il viaggio in Polonia (tranne a fargli perdere consensi).

Guido Bodrato, politico, già parlamentare
Dovrebbe essere chiaro, a trent'anni dal tempo dei Referendum, del maggioritario e del declino della centralita' della Dc, che il bipolarismo mette insieme chi e' "contro" lo stesso avversario, non chi ha in comune un progetto politico. Di qui il tramonto della 2^ Repubblica.

Francesco Ramella, sociologo
Altro assalto all'Università pubblica da parte di repubblica. Descritta ancora una volta come un' associazione a delinquere. Si tratta di una stampa non solo populista ma anche illiberale. Mai una voce fuori dal coro in questi articoli. Mai un docente che la pensi diversamente.

Curiosità ... sulla confusione

 = = = Seguendo i programmi televisivi sulla guerra in Ucraina capita di imbattersi in personaggi dello spettacolo, del giornalismo e della cultura in genere -ormai con i capelli bianchi- che abbiamo conosciuti nei decenni passati come comunisti irriducibili. Alcuni erano comunisti e basta, sia nel periodo stalinista che -poi- fino a Garbaciov. Altri erano e si presentavano come comunisti, ma occidentali, come dire ... alla Berlinguer.

Democrazia verso autocrazia
= = = Abbiamo sempre rispettato le opinioni altrui e quindi abbiamo in queste settimane ascoltato i loro giudizi sulla guerra in Ucraina, anche quelli di coloro che provano con giri di parole a giustificare l'aggressione ad un paese indipendente che ha scelto, attraverso il segreto dell'urna in libere elezioni, un governo filo occidentale. Come, però, non  segnalare lo stridore di sentimento di quei nostalgici del comunismo che provano a giustificare l'aggressione putiniana ai danni di un paese libero ed indipendente?

= = = Da oltre trent'anni in Russia non esiste più il comunismo. Lo evidenziano tutti i media, di destra e di sinistra, e dovrebbe essere assodato da ogni sponda politica che in Russia adesso vige un governo "autocratico" (=Potere assoluto, dove il capo trae il suo potere da se stesso). Un potere che sta quindi all'antitesi della democrazia, o, comunque definibile di "conservatorismo tradizionale con tendenze reazionarie". Eppure un simile governo che sopprime le libertà e invade paesi limitrofi continua a raccogliere comprensioni in tanta parte sia del centro-destra italiano che in tante frange del disciolto partito comunista italiano, e fra i tanti anti-americani ad ogni costo. Per tutti costoro un autocrate che promuove guerre di occupazione territoriale in pieno terzo millennio è più apprezzabile di un sistema democratico, alla occidentale, che vige in Ucraina, sia pure con le sue ovvie ed inevitabili tantissime pecche.

Alle radici del Cristianesimo

Appunti e riflessioni ripresi dalla bozza predisposta  

dalla Commissione intereparchiale in vista del Sinodo (2003)

Le nostre attese


3. La salvezza ricevuta

Proprio nella ricerca della felicità, l'uomo tocca con mano, la propria incapacità di dare compimento a quella ricerca; scopre che la felicità non può essere conquistata, ma solo ricevuta in dono gratuitamente, per essere gratuitamente condivisa (cfr. Mt 20,8). Infine, al cuore umano che ricerca con sincerità viene svelato che la felicità non è qualcosa, ma Qualcuno, l'unico che di sé può dire: "Io sono la Via, la Verità e la Vita" (Gv 14,6) - la Via/Verità come meta e allo stesso tempo la Via per raggiungerla.
Il Kérygma evangelico dell'Amore/Verità che è il Signore risorto, il vincitore di ogni morte, è dunque ciò che, oscuramente ma con nostalgia - che non dà pace finché non venga appagata, -ogni uomo desidera ricevere affinché la sua vita, il mondo, gli esseri tutti si trasfigurino nella Luce che non conosce tramonto.
Quell'annuncio -che passa attraverso le parole e la testimonianza di quanti, riuniti in un Corpo, l'hanno già accolto - è giudizio, qui e ora, sull'esistenza di ognuno (cfr. Gv 5,21,26; 12,31). Ma è un giudizio che è salvezza. Dall'accoglienza del giudizio, della salvezza, scaturisce la necessità interna della sequela vissuta insieme con tutti i fratelli, sempre bisognosa di purificazione, ma pur sempre fedele, l'adesione a Colui che, solo, ha parole di vita eterna (cfr. Gv 6,68).

4. La salvezza condivisa
Una delle principali cause del naufragio delle aspettative degli uomini di oggi è l'individualismo, che comporta indifferenza, quando non addirittura voluto disprezzo e conculcamento, per il bene altrui. 
L'uomo deluso, però, può scoprire che la felicità vera non è mai egoistica: essa è sempre condivisione della gioia tra persone che si accolgono reciprocamente. In ultima analisi, la felicità non è possibile senza l'amore reciproco generoso e disinteressato (cfr. Gv 6,68).

5. Rinnovamento morale
La riflessione sinodale verterà sull'analisi della vita cristiana delle comunità, ma porrà anche ai singoli l'esigenza di un esame sulla propria vita personale , sulla risposta concreta che ciascuno dà al dono ricevuto al battesimo. L'ascolto della Parola di Dio e la mediazione sulle situazioni umane che essa illumina e giudica dovrà sollecitare  una profonda metànoia e un vero rinnovamento morale e spirituale individuale e comunitario; esso richiamerà  a tutti l'impegno di conformare se stessi  ad immagine somigliante di Dio nel processo di divinizzazione (théosis).
Dalla rinnovata volontà di un'autentica sequela si verranno a rafforzare i legami di comunione tra le comunità; dall'ascolto attento dell'insegnamento apostolico esse potranno attingere l'orientamento sicuro e la forza spirituale necessari per superare le avversità che incontrano nel vivere e nell'annunciare l'Evangelo del Signore risorto.
(Segue)

Era il 29 Maggio

 1453

Dopo un mese e mezzo d’assedio, la città di Costantinopoli – governata dall’impero bizantino – cade sotto l’assalto delle truppe ottomane guidate dal sultano Maometto II, poco più che ventenne.

 L’imperatore Giovanni VIII Paleologo (1425-48), nel 1438 si reca in Italia a chiedere l’aiuto dei cristiani d’Occidente, offrendo in cambio la sottomissione della Chiesa di Costantinopoli al papa di Roma. Nel 1439, durante il concilio di Firenze, è proclamata l’unione tra la Chiesa di Costantinopoli e quella di Roma. L’evento, tuttavia, non serve a salvare Costantinopoli dai turchi. Le potenze europee, infatti, non  attraversano un momento felice: Francia e Inghilterra sono spossate a causa della guerra dei Cent’anni, l’Italia è divisa, e così pure la Germania. Quanto al papa, la sua autorità non è più quella di una volta.

"Oh e Bukur More". Canzone arbёresh
che in italiano vuole dire
“O Bellissima Morea“.

Canto nostalgico per la
Patria perduta.
Il sultano turco Maometto II (1451-81) attacca Costantinopoli dalla terra e dal mare con un esercito di circa 200.000 uomini. Gli assediati sono quindici volte di meno. L’esercito ottomano dispone di un’artiglieria moderna e potente (tra cui i più grandi cannoni esistenti al mondo a quel tempo), che sbriciola le antiche mura risalenti al V secolo d.C., mentre i bizantini si difendono con armi antiquate. Alla loro disperata richiesta d’aiuto hanno risposto solo 600 veneziani, 700 genovesi guidati dal celebre soldato di ventura Giovanni Giustiniani Longo e una squadra di catalani. Riescono solo a prolungare di qualche giorno la difesa della città.

La mattina del 29 maggio 1453 i turchi ottomani entrano in Costantinopoli. L’ultimo imperatore bizantino, Costantino XI Paleologo, muore combattendo. Gli abitanti sono massacrati. La chiesa di Santa Sofia è trasformata in moschea. Costantinopoli è chiamata Istanbul e diventa la base sulla quale gli ottomani costruiscono la loro potenza marittima.

= = = 

Fino a non molto tempo fa a Contessa la data del 29 maggio era occasione perché gruppi di giovani e non -nei pressi della Chiesa rurale dell'Odigitria- rivolti verso Oriente elevassero l'inno "Oh e Bukur More". Canzone arbёresh che in italiano vuole dire “O Bellissima Morea“. 


Piccola, grande Riflessione

 "L'arte non è una cosa seria"

"La prima conseguenza del ripiegamento dell'arte su se stessa consiste nella sua liberazione da ogni patetismo. Nell'arte carica di "umanità" si rifletteva il carattere serio proprio della vita.  L'arte era una cosa molto seria, quasi ieratica. A volte pretendeva, nientemeno, di salvare la specie umana -in Schopenhauer e in Wagner. Ebbene, se si osserva con attenzione, non può non destare sorpresa il fatto che la nuova ispirazione è sempre, immancabilmente, comica. Tutta l'arte batte su questa sola corda e su questo tono. La comicità potrà essere più o meno violenta e potrà andare dalla aperta "buffonata"  fino al lieve sorriso ironico, però non è mai assente. E non già che sia comico il contenuto dell'opera -in questo caso si ricadrebbe in una categoria o in una maniera dello stile "umano" - ma, quale che sia il contenuto è l'arte stessa che ora diventa burla".

J. Ortega y Gasset (ne La disumanizzazione dell'arte)

Filosofo e sociologo spagnolo

1883 - 1955

sabato 28 maggio 2022

Entella da scoprire. Di cosa si occupa l'Archeologia ?(2)

  Per provare a capire, conoscere, il lungo e difficile sviluppo evolutivo dai primati (mammiferi placentati comprendenti i tarsi, i lemuri e le scimmie) fino ad arrivare all'uomo e l'emergere di forme di vita comunitarie e sociali bisogna, secondo quanto la Scienza oggi asserisce, fare mente locale all'Africa centrale e meridionale. Per le successive epoche di "crescita della specie umana" la scienza (l'Archeologia, almeno quella europea)  allarga il campo di osservazione al bacino mediterraneo, e quindi ha come spazio di studio l'Europa, il Medio Oriente e l'Africa Settentrionale.

Intento di queste
pagine è semplicemente
quello di riuscire
ad affrontare in modi
il più possibile semplici
gli immensi campi
della Archeologia.

Sarà un successo
riuscire a meglio
far interpretare
l'importanza del
patrimonio raccolto
nell'Antiquarium G.
Nenci di
Contessa Entellina

 Grande aiuto alla lettura archeologica della vicenda umana arriva intorno al 3000 a.C. (Protostoria= il periodo più recente della Preistoria) e poi con la introduzione della scrittura. E' facile, sin dall'introduzione che stiamo sviluppando in queste prime righe (per poi "conoscere" la vicenda di Entella), che l'introduzione della scrittura contribuisce a più facilmente capire le realtà di vita lontane dai nostri giorni. Ricostruire le fari della pre e della protostoria  avviene dagli "Studiosi" (gli archeologi) sulla base di testimonianze archeologiche, mentre lo studio lo studio delle culture, del modo di vivere in età storica (nel dopo sorgere della scrittura),  si fonda sull'esame ed il confronto di beni archeologici e di testi scritti.

 Avremo modo di capire come i metodi di indagine archeologica, via via sempre più scientifici, si sono continuamente evoluti sino a saper leggere meglio i documenti scritti tramandatici per trarne metodi di studio e di loro stessa analisi.

= = * * * = =

 Sul blog stiamo -ovviamente- provando ad avvicinarci all'archeologia per pura curiosità intellettuale e senza ogni diversa presunzione. Sappiamo che si tratta di una "scienza" in costante aggiornamento e con una bibliografia infinita che interseca settori diversi e frequentemente interconnessi del sapere umano. Il che significa che l'archeologia spesso sembra assumere identità interdisciplinari. In ogni caso va assunta da subito la convinzione che nel "campo" esistono varie scuole di pensiero che comunque convergono nell'archeologia come "studio degli esiti materiali delle azioni umane e delle azioni naturali ad esse connesse nel loro contesto ambientare" come tratteggiato da G. Leonardi (Università di Padova).

Era il 28 Maggio

 1871

La Comune di Parigi viene soppressa nel sangue. L’esperienza di autogoverno inizia il 18 marzo. Il 21 maggio, l’esercito di Versailles, guidato dal Generale Patrice de Mac-Mahon, inizia la riconquista di Parigi, dando il via ala cosiddetta “settimana di sangue”.

1974

Brescia, ore 10: in Piazza della Loggia, durante un comizio antifascista, esplode un chilogrammo di tritolo, nascosto in un cestino della spazzatura, causando la morte di 8 persone e il ferimento di altre 94.

Walter Tobagi
giornalista, scrittore e accademico 

1980

Walter Tobagi, giornalista del “Corriere della Sera”, viene assassinato a poca distanza da casa sua a Milano da un commando di giovani brigatisti, che rivendicheranno l’attentato con la sigla “Brigata 28 marzo”.


Piccola, grande Riflessione

I nostri giorni

  Le maggiori sfide del nostro tempo ruotano intorno al bisogno di identità e alla difficoltà di conciliare la difesa dei principi con le costrizioni della realtà.

Alessandro Barbero

storico, accademico e scrittore

Nt. 30 aprile 1959

venerdì 27 maggio 2022

Luigi Pirandello. Un episodio della sua vita che non conoscevamo

 Lo scrittore stesso ebbe a raccontare al suo biografo, Vittorio Nardelli, un episodio che segnò il suo distacco precoce dal cattolicesimo. La famiglia era di spirito permissivamente laico. La suggestione religiosa della chiesetta e la pratica dei sacramenti gli davano l'idea di quella purezza e di quella pienezza mistica che egli confusamente cercava e continuò a cercare in altre forme, anche dopo, fino alla fine della sua vita.


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In una poesia intitolata Primo rintocco ("La Rivista ligure", febbraio 1902), ricorda i sentimenti di allora:

Una campana ... mi chiamava, quando

andavo anch'io, fanciullo, a messa: arcana

voce profonda ...

 Tremar mi sento in petto quella mia

fede ingenua d'allora accesa ai ceri

 che, nella chiesa buja, una malìa

 diffondevano insiem con gli incensieri

fumanti ...

  Ma un giorno, in occasione del sorteggio fra i fedeli di un'immagine sacra, si accorse che il prete aveva manipolato le polizze della lotteria, in modo che il premio andasse a lui. Da quel momento non volle più entrare in chiesa. Pirandello racconterà questo episodio anche in una novella intitolata La Madonnina ("Corriere della Sera", 7 agosto 1913). Poi, da adulto, le forme della sua religiosità saranno sempre lontane da quelle di una religione confessionale.

Ripreso da 

L'Espresso-Grandi Opere

Federico Motta Editore - Gruppo Editoriale L'Espresso

Piccoli flash di Storia siciliana (1)

 La guerra in Ucraina e la conseguente inflazione che sta inalberando in ogni angolo del pianeta il costo della vita (inflazione) in conseguenza dei costi energetici, dei costi del grano e ... ovviamente della speculazione, ci ha fatto ricordare quando, nei secoli andati, la Sicilia era esportatrice di grano e a speculare sul prezzo -fra le nazioni- erano i baroni.

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Nella Sicilia cinquecentesca le entrate statali (del Regno) erano raggruppabili in due categorie:

-entrate tributarie

-entrate extratributarie

Le prime consistevano nei "donativi" concessi dal Parlamento al sovrano: si trattava di introiti doganali e altri cespiti, fra cui quelli del commercio del grano. 

Spettava però al Secreto del Regno (una sorta di primo ministro)  governare e sovrintendere alle dogane di terra e di mare, imporre le imposte sulle "produzioni" sui trasferimenti di beni e sui consumi. Dal Secreto del Regno dipendevano le secrezie locali (=le amministrazioni locali) che erano tenute a riferire a lui sulla vita sociale ed economica dei vari centri dell'Isola.

Il commercio del grano, in quel secolo XVI costituiva la fortuna del sistema economico dell'Isola. Non era il grano che competeva ai coloni dei vari centri, che nella sostanza costituiva una infima parte della produzione (avremo modo di trattarne), bensì quello che finiva nei magazzini baronali ad interessare alle Casse regie. Questo grano inevitabilmente prendeva la via dell'esportazione attraverso i porti dell'Isola (il grano della baronia di Contessa passava obbligatoriamente dal porto di Sciacca)  ed in ogni porto era il "portolano", nominato direttamente dal Secreto regio, ad autorizzare l'esportazione del frumento, su cui si pagava una speciale imposizione, detta "tratta".

Tutti i portolani dell'Isola avevano il loro riferimento finanziario nel "Tesoriere del Regno" il cui titolato era di fatto la figura che all'interno del Regno costituiva il raccordo di tutte le entrate ed uscite dell'amministrazione regia.

La Monarchia sicula di allora, attraverso la notevole rilevanza economica del grano esportabile dall'Isola, non esitava ad usare la leva dell'esportazione del grano siciliano nel gioco politico e negli equilibri fra lee potenze che si affacciavano nel Mediterranee. Non esistevano ovviamente gli immensi silos che oggi sorgono nel porto di Odessa, in Ucraina, ma la politica di allora -nel Cinquecento- non era inferiore quanto a ricatti e "cattiveria umana" nell'uso del  "potere"  rispetto a quella dei nostri giorni.

 Esiste una vastissima letteratura, che nel tempo potremo -in sintesi- riportare sul blog.

Referendum ed urne. Su tematiche attinenti la "Giustizia" gli italiani il 12 giugno dovranno pronunciarsi

Alle urne anche per 
 

cinque Referendum

Si vota in un solo giorno, il 12 giugno 

con le amministrative in 950 Comuni


I 5 referendum per la giustizia giusta sono stati promossi dal Partito Radicale e dalla Lega. 


Così giustificano l'iniziativa:

5) Equa valutazione dei magistrati 

La valutazione della professionalità e della competenza dei magistrati è operata dal CSM che decide sulla base di valutazioni fatte anche dai Consigli giudiziari, organismi territoriali nei quali, però, decidono solo i componenti appartenenti alla magistratura. Questa sovrapposizione tra “controllore” e “controllato” rende poco attendibili le valutazioni e favorisce la logica corporativa. Con il referendum si vuole estendere anche ai rappresentanti dell’Università e dell’Avvocatura nei Consigli giudiziari la possibilità di avere voce in capitolo nella valutazione.

Consigli giudiziari: chi li compone e come lavorano? Sono organismi territoriali composti da magistrati, ma anche da membri “non togati”: avvocati e professori universitari in materie giuridiche. Questa componente laica, che rappresenta un terzo dell’organismo, è però esclusa dalle discussioni e dalle votazioni che attengono alle competenze dei magistrati, limitata al ruolo di “spettatore”. Solo i magistrati, dunque, hanno oggi il compito di giudicare gli altri magistrati. Una condizione che è addirittura in contrasto con lo spirito della Costituzione, che ha voluto che nel CSM vi fosse una componente non togata con eguali poteri dei componenti magistrati.

Che cosa succede se vince il SI? Con il sì viene riconosciuto anche ai membri “laici”, cioè avvocati e professori, di partecipare attivamente alla valutazione dell’operato dei magistrati.

IL QUESITO «Volete voi che sia abrogato il Decreto Legislativo 27 gennaio 2006, n. 25 (Istituzione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e nuova disciplina dei Consigli giudiziari, a norma dell’articolo 1, comma 1, lettera c) della legge 25 luglio 2005 n. 150), risultante dalle modificazioni e integrazioni successivamente apportate, limitatamente alle seguenti parti: art. 8, comma 1, limitatamente alle parole “esclusivamente” e “relative all’esercizio delle competenze di cui all’articolo 7, comma 1, lettere a)”; art. 16, comma 1, limitatamente alle parole: “esclusivamente” e “relative all’esercizio delle competenze di cui all’articolo 15, comma 1, lettere a), d) ed e)”?».