Nascono le Università
Nata nel XII secolo questa Istituzione divenne Istituzione giuridica "collettiva", elevata in più realtà come officium cittadino, provvisto del pieno diritto di auto organizzarsi. Maestri e discepoli, uniti in assetti corporativi, godevano del pieno diritto di organizzare in piena autonomia la propria vita ed il proprio ordine di studio. In questo originario contesto organizzativo e di vita è spuntata la dignità ed il prestigio sociale garantito da "diritti e libertà". Rispetto al precedente assetto dominato dai poteri clericali si assistette al rovesciamento dei ruoli. Mano mano che si accresceva il prestigio e la dignità delle figure forgiatesi nelle Università persino le autorità civili ed ecclesiastiche iniziarono sempre più frequentemente a rivolgersi ai consilia dei dotti e alla loro dottrina sia per il governo degli uffici cittadini che delle comunità ecclesiastiche.
Il fenomeno che lentamente aiuterà ad uscire dalla concezione di vita medievale è stato l'accrescersi del numero delle persone che nel dedicarsi all'attività intellettuale prescindevano dal perseguire la "perfezione spirituale". Gli stessi membri del clero nel coltivare l'attività intellettuale iniziarono a preferire dottrine, metodi e conoscenze che aprissero loro l'esercizio di "professioni", ecclesiali o laiche che fossero (teologi, giuristi, medici), ma rilevanti ed importanti per le carriere nella vita civile o nell'ambito della Chiesa.
La Facoltà delle arti, dove era stata più rapida la diffusione delle nuove forme di sapere, acquistò ben presto autonomia organizzativa e didattica; gli studi di medicina e di diritto si plasmarono sulla scorta dei testi di provenienza greco-araba e di strumenti logici parecchio più raffinati. Fu quello un contesto in cui con sorprendente rapidità iniziarono a circolare interpretazioni "radicali" delle dottrine aristoteliche.
Fu inevitabile che prima o dopo nelle corti regie ed in quella pontificia dovessero sorgere reazioni intese a riaffermare la loro egemonia. Si puntò da questi ambienti ad uniformare gli statuti delle Università, articolate generalmente in quattro facoltà: medicina, giurisprudenza, teologia, arti. La Chiesa si adoperò perché nell'ordine del "sapere" la preminenza spettasse alla "scienza sacra".
A mettere ordine nel mondo del "sapere" un poco ovunque furono gli ordini mendicanti, chiamati a fornire nuove risposte su come vivere il messaggio cristiano in una società che quasi prepotentemente tendeva ad allontanarsi dai modi di vivere e dall'assetto sociale dell'Europa alto-medievale.
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