Secondo il governo di Kiev, la Russia
avrebbe deportato 210mila bambini
La Russia ha deportato 210.000 bambini dall’Ucraina. A sostenerlo è la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino, Lyudmyla Denisova, parlando alla televisione nazionale. Denisova ha affermato che ci sono più di 210.000 bambini tra gli 1,2 milioni di ucraini portati via dal Paese, contro la loro volontà.
Alcune delle località che i tg in questi giorni ci ripetono non risuonano nuove alle orecchie di alcuni "contessioti", figli di soldati italiani deportati negli anni quaranta del Novecento nelle aree oggi teatro delle operazioni militari volute da Putin. Risentire dai telegiornali i nomi di alcune località un tempo dell'Unione Sovietica, oggi in parte ucraini ed in parte polacchi e storicamente "Prussia Orientale", richiama i racconti di decenni fa, quando nelle nostre case, pre-terremoto '68, le serate invernali si trascorrevano attorno al braciere e si stava in assoluto silenzio ad ascoltare gli incredibili racconti di chi in quelle zone fu "deportato" da prigioniero di guerra. Della decina di contessioti che in quelle regioni furono "internati" -per quanto ci è noto- solamente due contessioti sono tornati a guerra finita. Entrambi portavano il nome "Pietro". Degli altri mai nulla si è saputo.
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