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sabato 14 maggio 2022

Territori polacchi-ucraini. Contessioti deportati nel corso della II guerra mondiale: solamente due di essi tornarono dai campi di concentramento.

 Secondo il governo di Kiev, la Russia 

avrebbe deportato 210mila bambini

La Russia ha deportato 210.000 bambini dall’Ucraina. A sostenerlo è la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino, Lyudmyla Denisova, parlando alla televisione nazionale. Denisova ha affermato che ci sono più di 210.000 bambini tra gli 1,2 milioni di ucraini portati via dal Paese, contro la loro volontà.

 In questa guerra si stanno usando termini e definizioni che finora ritenevamo tramontati con la Seconda Guerra Mondiale, ed invece ...  risuonano termini come ... "deportati" che avevamo ascoltato, decenni fa, dai nostri genitori che -fatti prigionieri in territorio italiano dai tedeschi- furono "deportati", alcuni, in territori dell'Unione Sovietica di allora ed oggi territori ucraini, per eseguirvi lavori forzati. 

 Alcune delle località che i tg in questi giorni ci ripetono non risuonano nuove alle orecchie di alcuni "contessioti", figli di soldati italiani deportati negli anni quaranta del Novecento nelle aree oggi teatro delle operazioni militari volute da Putin. Risentire dai telegiornali i nomi di alcune località un tempo dell'Unione Sovietica, oggi in parte ucraini ed in parte polacchi e storicamente "Prussia Orientale", richiama i racconti di decenni fa, quando nelle nostre case, pre-terremoto '68, le serate invernali si trascorrevano attorno al braciere e si stava in assoluto silenzio ad ascoltare gli incredibili racconti di chi in quelle zone fu "deportato" da prigioniero di guerra.   Della decina di contessioti che in quelle regioni furono "internati" -per quanto ci è noto- solamente due contessioti sono tornati a guerra finita. Entrambi portavano il nome "Pietro". Degli altri mai nulla si è saputo.

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